Biologia - Lezione 3: Teorie Cellulari

Le cellule sono in grado di riprodursi, creando nuove cellule simili a se stesse.

Le cellule assorbono energia dall'ambiente e la utilizzano per le loro funzioni vitali.

Le cellule sono sede di molte reazioni chimiche che permettono la vita.

Le cellule sono in grado di compiere movimenti e modifiche della loro forma.

Le cellule sono in grado di rispondere agli stimoli esterni, come la luce, il calore o le sostanze chimiche.

Le cellule sono in grado di autoregolarsi, mantenendo il loro equilibrio interno.

Le cellule procariotiche sono più semplici degli eucarioti, ma svolgono molte reazioni metaboliche e possono sopravvivere in condizioni estreme.

La membrana plasmatica racchiude il contenuto cellulare, lo separa dall'ambiente esterno e regola il passaggio di sostanze.

Lo stato del doppio strato lipidico a temperatura fisiologica (37 °C). Si caratterizza per la sua fluidità e mobilità, paragonabile a un liquido.

La temperatura a cui il doppio strato lipidico passa da uno stato fluido a uno stato più rigido, simile a un gel.

La struttura del doppio strato lipidico a basse temperature. Si caratterizza per una consistenza più rigida e una minore fluidità.

La capacità dei lipidi di unirsi tra loro, influenzando la temperatura di transizione.

Strutture lineari o con distorsioni presenti nelle code idrocarburiche dei fosfolipidi.

I fosfolipidi con code idrocarburiche lineari si avvicinano più facilmente, rendendo la membrana più rigida.

I fosfolipidi con code idrocarburiche con distorsioni si impacchettano meno facilmente, rendendo la membrana più fluida e permeabile.

Un legame chimico presente negli acidi grassi saturi. Un doppio legame è presente negli acidi grassi insaturi.

La prima persona a osservare le cellule fu Robert Hooke nel XVII secolo. Osservò sezioni di sughero al microscopio e notò delle piccole strutture a forma di alveare, che chiamò "celle". Questi erano in realtà i resti delle pareti cellulari delle cellule vegetali morte.

La teoria cellulare moderna afferma che le cellule sono le unità fondamentali di tutti gli organismi viventi. Ciò significa che ogni organismo, dalla più piccola alga al più grande albero, è composto da cellule.

La teoria cellulare afferma che le cellule sono le unità funzionali degli organismi viventi. Questo significa che ogni cellula fa parte di un sistema complesso e svolge diverse funzioni per il buon funzionamento dell'organismo.

La teoria cellulare afferma che ogni cellula deriva da un'altra cellula preesistente. Questo processo di divisione cellulare garantisce la continuità della vita e la trasmissione dei caratteri ereditari da una generazione all'altra.

La teoria di Lamark sosteneva che l'uso o il disuso di determinati organi durante la vita di un organismo poteva portare a cambiamenti ereditari. Ad esempio, la giraffa avrebbe sviluppato un collo lungo per raggiungere le foglie più alte degli alberi.

La teoria di Darwin si basa sul concetto di selezione naturale. Le specie che mostrano adattamenti più vantaggiosi all'ambiente hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi, trasmettendo i loro caratteri vantaggiosi alle generazioni successive.

Le cellule sono le unità fondamentali della vita e hanno un programma genetico all'interno del loro DNA che controlla la loro struttura e funzione.

Le cellule sono compartimentate e contengono diverse strutture specializzate chiamate organelli. Ogni organello ha una funzione specifica che contribuisce al corretto funzionamento della cellula.

Il modello a mosaico fluido descrive la membrana cellulare come un mosaico di proteine disperse in un doppio strato lipidico fluido.

Le proteine integrali attraversano completamente il doppio strato lipidico della membrana, mentre le proteine periferiche sono legate alla superficie della membrana.

I fosfolipidi, costituenti principali della membrana cellulare, sono molecole anfipatiche, con una testa polare idrofila e due code apolari idrofobe.

La sfingomielina è un tipo di sfingolipide presente nella membrana cellulare, composta da una coda di acido grasso, sfingosina, gruppo fosfato e colina.

I glicosfingolipidi si trovano principalmente sulla superficie esterna della membrana e sono coinvolti nella segnalazione cellulare e nel riconoscimento.

La fosfatidiletanolammina è un fosfolipide coinvolto nella curvatura della membrana, necessaria per i processi di gemmazione e fusione.

La fosfatidilserina, con una carica netta negativa, è un fosfolipide che può legare proteine positive come la glicoforina A.

Il fosfatidilinositolo, presente nella membrana cellulare, può essere fosforilato e partecipare a numerose reazioni metaboliche.

Il colesterolo è una molecola importante per la fluidità della membrana cellulare. Si inserisce tra i fosfolipidi, stabilizzando la loro disposizione e impedendo che diventino troppo rigidi o troppo fluidi.

I fosfolipidi con doppi legami nelle loro code sono più flessibili rispetto ai fosfolipidi con code lineari. Questa flessibilità è importante per la fluidità della membrana e permette al colesterolo di inserirsi tra loro.

Le zattere lipidiche sono piccole aree della membrana cellulare ricche di colesterolo, sfingolipidi e proteine. Queste zone sono importanti per la concentrazione delle proteine e l'interazione tra le cellule.

Le zattere lipidiche sono importanti per la concentrazione delle proteine. Le proteine concentrate in queste zone possono svolgere funzioni specifiche e interagire con le altre cellule.

Le proteine di ancoraggio, che si trovano nelle zattere lipidiche, aiutano a stabilire i collegamenti tra le cellule.

Le proteine recettrici, che si trovano nelle zattere lipidiche, possono ricevere segnali dall'esterno della cellula e dare una risposta appropriata.

Le zattere lipidiche hanno un ruolo importante nell'interazione tra le cellule. Le proteine concentrate in queste zone possono comunicare messaggi, riconoscere altre cellule e stabilire connessioni.

La diffusione semplice è un processo di trasporto passivo in cui le molecole si muovono attraverso la membrana cellulare seguendo il gradiente di concentrazione, ovvero passando da un'area a concentrazione maggiore a un’area a concentrazione minore. Non richiede energia e avviene spontaneamente.

I canali ionici sono proteine di membrana che formano pori che permettono il passaggio selettivo di ioni attraverso la membrana cellulare. Questi canali possono essere controllati da diversi fattori, come il voltaggio, la legatura di un ligando o forze meccaniche.

I canali voltaggio-dipendenti sono un tipo di canali ionici che si aprono o chiudono in risposta a variazioni del potenziale di membrana. Questo meccanismo è importante per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la contrazione muscolare.

La diffusione facilitata è un processo di trasporto passivo in cui le molecole si muovono attraverso la membrana cellulare con l'aiuto di proteine di trasporto. Queste proteine facilitano il passaggio di molecole che altrimenti avrebbero difficoltà ad attraversare la membrana.

Le proteine di trasporto sono proteine di membrana che si legano alle molecole che devono essere trasportate e le aiutano a attraversare la membrana cellulare. Queste proteine sono altamente specifiche e si legano solo a determinate molecole.

Il trasporto attivo è un processo di trasporto che richiede energia per muovere molecole attraverso la membrana cellulare contro il loro gradiente di concentrazione, ovvero da un'area a concentrazione minore a un'area a concentrazione maggiore. Questo tipo di trasporto è essenziale per mantenere gli equilibri ionici intracellulari.

Il glucosio viene trasportato nella cellula dalla membrana cellulare attraverso un processo di diffusione facilitata. Il trasportatore del glucosio è una proteina di membrana che lega il glucosio e lo trasporta attraverso la membrana. Questo processo è importante per l’energia cellulare.

La fosforilazione è un processo chimico che aggiunge un gruppo fosfato a una molecola. Questo processo è importante per l'attivazione o l'inattivazione di molte proteine ​​e enzimi, tra cui il trasportatore del glucosio.