Basi di Coding: Ricerca e Ordinamento

Un algoritmo progettato per organizzare gli elementi di un insieme secondo una specifica relazione d'ordine, rendendoli crescenti o decrescenti in base al confronto.

Un metodo di ordinamento che posiziona gli elementi in ordine crescente, dal valore più piccolo al più grande.

Un metodo di ordinamento che posiziona gli elementi in ordine decrescente, dal valore più grande al più piccolo.

Una relazione che permette di confrontare sempre due elementi dell'insieme, determinando se uno è maggiore, minore o uguale all'altro.

Un metodo di ordinamento in cui l'intero file da ordinare, o la struttura dati, può essere contenuto nella memoria centrale.

Un metodo di ordinamento usato per file o strutture dati troppo grandi per la memoria centrale, quindi residenti su disco o nastro.

Un metodo di ordinamento che utilizza operazioni di confronto tra elementi e successivi scambi per riordinare la struttura dati.

Un metodo di ordinamento che accede all'informazione in base a gruppi di bit, analizzando le cifre o le posizioni dei bit.

Un algoritmo che adatta la sequenza delle operazioni di confronto e scambio in base ai risultati dei confronti precedenti.

Un algoritmo che esegue sempre le stesse operazioni di confronto e scambio, indipendentemente dai dati di input.

Un metodo di ordinamento si dice stabile se mantiene l'ordine relativo degli elementi con chiavi uguali durante l'ordinamento.

Un algoritmo che non crea una copia dell'input durante l'esecuzione, modificando direttamente i dati di input.

Un algoritmo che crea una copia dei dati di input per evitare di modificarli durante l'ordinamento.

Un algoritmo di ordinamento semplice e intuitivo, ma con una complessità computazionale relativamente alta, che trova il minimo elemento e lo scambia con il primo, ripetendo l'operazione per tutti gli elementi.

Un metodo di ordinamento che confronta coppie adiacenti di elementi e li scambia se non sono in ordine, ripete fino a quando non ci sono più scambi.

Un algoritmo che inserisce un elemento alla volta nella posizione corretta in una parte già ordinata della struttura dati, fino a quando non sono tutti ordinati.

Un algoritmo di ordinamento efficiente che divide ricorsivamente l'input in sotto-liste, le ordina, e poi le fonde in modo ordinato.

Un algoritmo di ordinamento efficiente che divide ricorsivamente l'input in due parti, con gli elementi minori a sinistra e gli elementi maggiori a destra, e poi ordina le due parti.

Un algoritmo di ordinamento che utilizza una struttura dati chiamata 'heap' per ordinare gli elementi, con un tempo di complessità medio di O(n*log n) e un tempo di complessità nel caso peggiore di O(n^2).

Un algoritmo di ordinamento non comparativo che ordina elementi basandosi sulle loro rappresentazioni numeriche, digitandoli in ordine crescente e usando i secchi (bucket) per tenere traccia dei numeri con la stessa cifra.

Un algoritmo di ordinamento non comparativo che usa una serie di buckets per ordinare gli elementi. Le posizioni degli elementi in un bucket possono essere in ordine, o possono essere ordinate prima che tutti gli elementi siano assegnati al loro bucket.

Un modo per quantificare la quantità di risorse computazionali (tempo e memoria) richieste da un algoritmo per completare un compito.

Una notazione usata per esprimere il comportamento asintotico di un algoritmo, ovvero come la complessità computazionale cresce al crescere della dimensione dell'input.

La situazione in cui l'algoritmo richiede il minor tempo di esecuzione possibile, cioè la sua complessità nel caso migliore è bassa.

La situazione in cui l'algoritmo richiede il maggior tempo di esecuzione possibile, cioè la sua complessità nel caso peggiore è alta.

La situazione in cui l'algoritmo richiede un tempo di esecuzione medio, che è la complessità media.

Una struttura dati gerarchica che rappresenta una relazione padre-figlio tra nodi, con un solo nodo radice e ramificazioni che si estendono a partire da esso.

Una struttura dati che rappresenta una serie di nodi collegati da archi, dove ogni arco rappresenta una relazione tra due nodi, che può essere di tipo diretto o indiretto.

Una procedura per visitare tutti i nodi di un grafo in un ordine specifico, con un'esplorazione sistematica del grafo in base ai collegamenti tra i nodi.

Un modello computazionale che descrive uno stato di sistema che cambia in base agli eventi che entrano, comportandosi in modo deterministico con transizioni tra stati predefiniti.