Attività Motorie e Sviluppo Infanto-Juvenile

Study Notes

La concentrazione di mediatori biochimici (acetilcolina, noradrenalina) potenzia le aree associative e psichiche superiori.
Esperienze motorie imposte sono difficili da interiorizzare, causando distacco, disinteresse e resistenza nei bambini.
Le afferenze sensoriali (uditive, visive) sono interiorizzate e assimilate attraverso l'attività motoria, grazie all'intervento delle aree frontali.
Le azioni antistereotipe e problematiche stimolano le aree associative.
Le esperienze vissute, ripetute, non attivano le aree frontali, ma i circuiti sottocorticali.
L'educatore deve conoscere lo sviluppo cognitivo e socio-affettivo del bambino per scegliere attività adeguate.
Attività casuali, episodiche o eccessivamente difficili possono portare a rifiuto o frustrazione.
Attività troppo semplici possono portare a noia e distrazione.
La simbolizzazione trasforma l'esperienza in gnosie simboliche tramite accompagnamento verbale o iconico (disegno).
Il corpo è il mediatore tra esperienza vissuta e gnosie simboliche.
Descrivere, verbalizzare e illustrare un'azione rende l'esperienza più potente e interiorizzata.

Le esperienze vissute sono trasformate in dati simbolici dalla corteccia parietale.
Il pensiero è azione e viceversa.
L'azione esprime intelligenza, emozioni e affetti.
Le azioni, tramite manipolazione e esplorazione, portano al pensiero simbolico.
La rappresentazione di sé e degli altri è un prodotto del pensiero simbolico.
Il pensiero si sviluppa grazie all'interazione con l'ambiente (gestualità, interazioni, ecc..).
La comprensione del pensiero parte dai processi cognitivi di assimilazione e accomodamento.
Le mediazioni simboliche guidano la formazione di pensiero reversibile.