Algoritmo di Dijkstra - Domande e Risposte
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Questions and Answers

Quale nodo è considerato il predecessore di e nella seconda fase dell'algoritmo?

  • c
  • b (correct)
  • a
  • d
  • Qual è l'obiettivo principale dell'algoritmo descritto?

  • Determinare il percorso di lunghezza minima. (correct)
  • Identificare i nodi isolati nella rete.
  • Trovare il nodo con la distanza massima.
  • Calcolare la somma delle distanze tra i nodi.
  • Dopo il passo 3, quale nodo ha come predecessore e?

  • b
  • c (correct)
  • e
  • d
  • Quale informazione si trova nella riga gialla della tabella?

    <p>La distanza minima verso X e il suo predecessore.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la distanza da A al nodo X indicata nella riga arancio?

    <p>2</p> Signup and view all the answers

    Nell'algoritmo, quale tipo di distanza viene considerata quella migliore?

    <p>La distanza minima.</p> Signup and view all the answers

    In quale passo viene determinato il nodo a minima distanza da a che ha come predecessore b?

    <p>Passo 2</p> Signup and view all the answers

    Cosa rappresenta il gateway nel contesto descritto?

    <p>Il nodo a cui A deve inviare i dati per raggiungere X.</p> Signup and view all the answers

    Qual è il nodo a minima distanza dal nodo 'a' nel passo 1?

    <p>b</p> Signup and view all the answers

    Nel secondo passo dell'algoritmo, quale nodo ha 'b' come predecessore?

    <p>e</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti informazioni viene visualizzata nella riga arancio?

    <p>La distanza da A al nodo X e il gateway per raggiungerlo</p> Signup and view all the answers

    Quale affermazione descrive correttamente le righe grigie scure nella tabella?

    <p>Indicano le distanze ritenute migliori per il calcolo successivo.</p> Signup and view all the answers

    Cosa rappresenta la riga gialla nella soluzione dell'algoritmo?

    <p>La soluzione completa dell'algoritmo.</p> Signup and view all the answers

    Quale nodo viene considerato nel terzo passo con 'e' come predecessore?

    <p>c</p> Signup and view all the answers

    Qual è l'output dell'algoritmo in termini di distanza minima?

    <p>Le distanze non possono essere migliorate nei passi successivi.</p> Signup and view all the answers

    Quale nodo ha la distanza maggiore rispetto alla sorgente 'A' indicata nel riepilogo?

    <p>E</p> Signup and view all the answers

    Cosa succede quando un nodo cambia lo stato della rete prima della convergenza dell’algoritmo?

    <p>Si genera un risultato imprevedibile.</p> Signup and view all the answers

    Qual è una conseguenza del 'bouncing effect'?

    <p>Si creano incongruenze temporanee.</p> Signup and view all the answers

    Quale fenomeno si verifica nel 'count to infinity'?

    <p>Una nuova distanza è calcolata continuamente senza mai stabilizzarsi.</p> Signup and view all the answers

    Che cosa implica la tecnica 'split horizon'?

    <p>Un nodo non comunica le proprie distanze agli altri nodi.</p> Signup and view all the answers

    Qual è l'obiettivo del 'triggered update'?

    <p>Inviare immediatamente informazioni ai nodi vicini dopo un cambiamento.</p> Signup and view all the answers

    Perché non tutti i rimedi proposti risolvono i problemi di convergenza nei protocolli Distance Vector?

    <p>Persistono situazioni patologiche che influenzano la convergenza.</p> Signup and view all the answers

    Cosa significa quando un nodo pone una distanza a infinito?

    <p>Un collegamento è andato offline.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la conseguenza diretta dell'algoritmo di instradamento Distance Vector in situazioni di guasto?

    <p>Si possono formare cicli di comunicazione indefiniti.</p> Signup and view all the answers

    Che cosa determina il 'TTL' (Time To Live) in una rete?

    <p>Il numero massimo di salti che un pacchetto può effettuare.</p> Signup and view all the answers

    Qual è il significato della riga arancio nella tabella?

    <p>Fornisce la distanza minima da A al nodo X con il relativo gateway.</p> Signup and view all the answers

    Qual è il nodo a minima distanza da A secondo il Passo 1?

    <p>b</p> Signup and view all the answers

    Che cosa si intende per 'gateway' nel contesto dell'algoritmo?

    <p>Il nodo che permette di accedere al prossimo nodo nel percorso.</p> Signup and view all the answers

    Quali informazioni vengono indicate nelle righe grigie chiare della tabella?

    <p>Le distanze minime determinate a quel passo dell'algoritmo.</p> Signup and view all the answers

    Cosa rappresentano le righe grigie scure nella tabella?

    <p>Le distanze considerate migliori per i calcoli successivi.</p> Signup and view all the answers

    Qual è l'obiettivo dell'algoritmo descritto?

    <p>Determinare il percorso di lunghezza minima dal nodo A a tutti gli altri nodi.</p> Signup and view all the answers

    Cosa avviene nei passi successivi dell'algoritmo?

    <p>Le distanze determinate sono minime e non possono essere migliorate.</p> Signup and view all the answers

    Qual è il risultato finale nella riga gialla della tabella?

    <p>La soluzione finale dell'algoritmo con le distanze migliori.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la funzione principale della riga arancio nella tabella descritta?

    <p>Mostrare la distanza da A al nodo X e il gateway per inviare dati</p> Signup and view all the answers

    Quale nodo viene scelto come personale nel primo passo dell'algoritmo per determinare la distanza minima?

    <p>il nodo b</p> Signup and view all the answers

    Nella riga gialla, che tipo di informazioni vengono riassunte?

    <p>La soluzione dell'algoritmo</p> Signup and view all the answers

    Quale affermazione sulla determinazione delle distanze è corretta?

    <p>Le distanze determinate sono minime e non possono essere migliorate</p> Signup and view all the answers

    Nel secondo passo dell'algoritmo, quale nodo è considerato come predecessore?

    <p>b</p> Signup and view all the answers

    Qual è la relazione tra le righe grigio chiaro e grigio scuro nella tabella?

    <p>Le righe scure indicano le distanze migliori finora</p> Signup and view all the answers

    Quale nodo viene scelto nel terzo passo dell'algoritmo?

    <p>c</p> Signup and view all the answers

    Per quale motivo si utilizza il nodo 'predecessore' in questo algoritmo?

    <p>Per garantire la validità delle distanze calcolate</p> Signup and view all the answers

    Quale delle seguenti affermazioni è corretta riguardo al protocollo RIP?

    <p>RIP utilizza il metodo di split horizon per migliorare l'efficienza.</p> Signup and view all the answers

    Che cosa accade quando un router non autorizzato trasmette messaggi nel protocollo RIP?

    <p>I percorsi ottimi convergono verso il router non autorizzato.</p> Signup and view all the answers

    Quale dei seguenti non è un miglioramento apportato in RIP versione 2?

    <p>Miglioramento della convergenza rispetto a RIP versione 1.</p> Signup and view all the answers

    Qual è la principale problematica di RIP in relazione alla mancanza di CIDR?

    <p>Indirizzi appartenenti alla stessa rete creano confusione.</p> Signup and view all the answers

    Qual è una caratteristica del traffico di routing?

    <p>Condivide risorse e deve essere minimizzato.</p> Signup and view all the answers

    Cosa implica il concetto di 'triggered update' nel protocollo RIP?

    <p>L'aggiornamento di solo quelle entry recentemente modificate.</p> Signup and view all the answers

    In quale situazione RIP-1 ignora le entry della tabella di routing?

    <p>Quando ci sono campi riservati diversi da zero.</p> Signup and view all the answers

    Cosa determina la confusione per RouterB nella configurazione di rete descritta?

    <p>La ricezione di distance vector da fonti diverse.</p> Signup and view all the answers

    Quale dei seguenti non è un caposaldo della architettura tipica di routing?

    <p>Il traffico degli utenti non influisce sul controllo del piano.</p> Signup and view all the answers

    Study Notes

    Instradamento nelle reti a pacchetto e in Internet

    •  Il tema riguarda l'instradamento di pacchetti nelle reti a pacchetto e in Internet.
    •  Le funzioni di IP includono indirizzamento, frammentazione e instradamento.
    •  L'instradamento decide il percorso che un datagramma deve seguire per raggiungere la destinazione.
    •  Utilizza le informazioni contenute nei datagrammi, in particolare l'indirizzo di destinazione.
    •  Determina il comportamento di commutazione nei nodi.
    •  Il problema dell'instradamento è più generale del protocollo di livello 3.

    Algoritmi e protocolli

    •  L'instradamento implica la scelta di un percorso.
    •  Spesso implica la scelta del router successivo a cui inviare il pacchetto ("next hop").
    •  Gli algoritmi di instradamento hanno obiettivi di ottimalità e includono la semplicità, robustezza, stabilità ed efficienza.

    Tabella?

    •  I nodi di commutazione possono usare tabelle per l'applicazione di algoritmi e informazioni predisposte localmente.
    •  Gli algoritmi senza tabella non usano tabelle di instradamento.
    •  Gli algoritmi con tabella invece utilizzano tabelle di instradamento.

    Algoritmi di instradamento

    •  Gli algoritmi di instradamento senza tabella includono Flooding, Random, Deflection routing (hot potato), Source routing.
    •  Gli algoritmi di instradamento con tabella includono instradamento fisso e centralizzato, instradamento dinamico a distanza minima.

    Flooding

    •  Ogni nodo ritrasmette ogni pacchetto ricevuto su tutte le porte di uscita.
    •  Il pacchetto viene sicuramente ricevuto da tutti i nodi della rete e quindi anche dal nodo destinatario.
    •  Tutte le strade possibili sono percorse.
    •  L'elaborazione associata a questo metodo è minima.
    •  Adatto per inviare informazioni a tutti i nodi della rete (broadcasting).

    Problema

    •  Il problema di flooding è la proliferazione dei pacchetti che si moltiplicano esponenzialmente in ogni nodo.

    Soluzioni

    •  Un nodo non ritrasmette un pacchetto nella stessa direzione da cui è arrivato.
    •  Ogni pacchetto ha un identificativo unico (indirizzo sorgente e numero di sequenza)
    •  Ogni nodo crea una lista dei pacchetti già ricevuti e ritrasmessi.
    •  I pacchetti già trasmessi vengono ignorati.
    •  Un contatore del tempo di vita (TTL) del pacchetto impedisce di rimbalzare all'infinito.

    Dinamicità

    •  Le metodologie di instradamento devono adattarsi ai cambiamenti topologici della rete.
    •  Lo statico decide i percorsi in momenti specifici e non cambia nel breve periodo.
    •  Il dinamico modifica i percorsi periodicamente per adattarsi ai cambiamenti della rete.

    Random

    •  Il next hop viene scelto a caso fra quelli possibili.
    •  Le probabilità di scelta possono variare nel tempo.
    •  Questo metodo non garantisce la consegna in tempi certi e può portare a comportamenti instabili (loop).

    Deflection routing (hot potato)

    •  Un nodo riceve un pacchetto e lo ritrasmette sulla linea di uscita avente il minor numero di pacchetti in attesa.
    •  Adatto per reti a bassa memorizzazione nei nodi di commutazione.
    •  Non tiene conto della destinazione finale del pacchetto e può portare a pacchetti fuori sequenza.

    Instradamento con tabella

    •  Le linee di ingresso e uscita dei pacchetti sono gestite da una tabella di instradamento all'interno di un nodo di commutazione.
    •  Ogni nodo gestisce una tabella di instradamento per il posizionamento dei pacchetti.

    Store-and-Forward

    •  Il pacchetto entrante viene memorizzato nel nodo.
    •  Una volta completamente memorizzato, il nodo lo ritrasmette nella direzione opportuna.
    • In generale, una base dati è necessaria per il confronto con la tabella di instradamento.

    Shortest path routing

    • Si assume che ad ogni collegamento della rete possa essere attribuita una lunghezza.
    • La lunghezza rappresenta il costo del collegamento.
    • L'algoritmo cerca il percorso più breve per ogni mittente e destinatario.
    • L'implementazione può avvenire in modalità centralizzata o distribuita.
    • I percorsi vengono aggiornati periodicamente per adattarsi ai cambiamenti nella rete.

    Rappresentazione della rete

    • Una rete è rappresentata come un grafo orientato.
    • I nodi corrispondono a terminali e commutatori.
    • Gli archi rappresentano i collegamenti.
    • L'orientazione degli archi indica la direzione di trasmissione.
    • Il peso degli archi rappresenta il costo del collegamento.

    Il grafo della rete

    • Una rete è un insieme di nodi di commutazione interconnessi da collegamenti.
    • Per rappresentare la rete si possono usare i modelli matematici della teoria dei grafi.
    • Un grafo è definito come una coppia di nodi (V, E).
    • Un grafo può essere orientato o non orientato.
    • Se (i,j) ∈ E, il nodo j è vicino del nodo i.

    Rappresentazione di grafi

    •  I nodi rappresentano i terminali e i commutatori.
    •  Gli archi rappresentano i collegamenti e la loro direzione di trasmissione.

    Grafo pesato

    •  Un grafo pesato è un grafo G=(V,E) con un peso reale w(i,j) per ogni arco (i,j)
    • 
In un grafo non orientato w(i,j) = w(j,i) e in un grafo orientato w(i,j) ≠ w(j,i).

    Routing shortest path nel mondo IP

    •  Quando i nodi vengono accesi conoscono solo la configurazione delle loro interfacce.
    •  Con queste informazioni popolano la tabella di instradamento iniziale.
    •  Per implementare il routing shortest path, i nodi utilizzano uno o più protocolli di routing per conoscere la topologia della rete e calcolare le distanze più corte.

    Routing Distance Vector

    • Basato su Bellman-Ford, in versione dinamica e distribuita.
    • Ogni nodo scopre i suoi vicini e ne calcola la distanza da se stesso.
    • Ogni nodo invia ai suoi vicini un vettore contenente la distanza stimata da tutti gli altri nodi della rete.
    • È un protocollo semplice e richiede poche risorse.
    • Presenta problemi di convergenza lenta e partenza lenta (cold start).
    • Può soffrire di problemi di stabilità, come il conteggio all'infinito.

    Esempio

    • Questa sezione presenta esempi numerici o visuali.

    Routing algoritmi e protocolli

    • Questo capitolo introduce gli algoritmi e protocolli specifici per l'instradamento in Internet.

    Cold start e tempo di convergenza

    • Allo start-up le tabelle dei singoli nodi sono incomplete.
    • Lo scambio di distance vector permette di creare tabelle più complete.
    • L'algoritmo converge dopo un numero di passi pari al numero di nodi.

    Bouncing effect

    • Se un link fra due nodi A e B cade, tutti i nodi interagiscono con la stessa rete tramite altri nodi.
    • I nodi possono continuare a scambiarsi inutilmente datagrammi fino a che il TTL non viene esaurito.
    • Le incongruenze causate da un link caduto possono creare cicli.

    Convergenza lenta

    • La convergenza lenta può portare a problemi di stabilità nella connettività.

    Count to infinity

    • Situazione problematica in cui un'informazione errata sul costo di un percorso si propaga indefinitamente nella rete.
    • I diversi rimedi proposti in realtà non sono davvero risolutivi
    • Ancora presenti situazioni patologiche in cui protocolli Distance Vector convergono troppo lentamente.

    Split horizon

    • La tecnica Split Horizon evita le informazioni che creano loop, impedendo l'invio indietro dei dati che si sono appena ricevuti.
    • In OSPF, i router non inviano informazioni di routing su collegamenti di ritorno, permettendo una maggiore robustezza.

    Triggered update

    • Un nodo deve inviare immediatamente le informazioni a tutti i vicini qualora si verifichi una modifica nella propria tabella di instradamento.

    Ma non basta...

    • I problemi di convergenza possono verificarsi anche con i rimedi proposti.
    • In alcune situazioni si potrebbero formare loop.
    • Ogni nodo costruisce un'immagine del grafo della rete.
    • Il protocollo ha lo scopo di far creare a ciascun nodo dell'immagine completa della rete.
    • L'invio di informazioni di routing è fatto in modo che ciascun nodo sappia come è strutturata la rete.
    • Ogni nodo calcola le tabelle di routing utilizzando un algoritmo opportuno.

    Raccolta delle informazioni

    • Ogni router comunica con i suoi vicini e "impara" i loro indirizzi
    • Il router misura la distanza dai suoi vicini.
    • Il router crea un pacchetto con lo stato delle linee (Link State Packet) contenente la lista dei suoi vicini e le lunghezze dei collegamenti.

    Diffusione ed elaborazione delle informazioni

    • I pacchetti LSP vengono distribuiti a tutti i router tramite flooding.
    • Ogni pacchetto LSP include indirizzo del mittente, numero di sequenza e data.
    • Ogni router ricevendo i LSP si costruisce l'immagine della rete.
    • L'algoritmo di Dijkstra è comunemente usato per calcolare i percorsi minimi.

    Esempio

    • Un esempio di calcolo della distanza di percorsi più brevi usando algoritmo di Dijkstra.

    Routing gerarchico

    • In Internet si usa il routing gerarchico, detto Autonomous System (AS).
    • Ogni network IP è contenuta in un AS o in una RA.
    • I protocolli di routing tra i diversi AS sono chiamati Exterior Gateway Protocol (EGP), o meglio Border Gateway Protocol (BGP).
    • I protocolli di routing all'interno di un AS invece sono chiamati Interior Gateway Protocol (IGP).

    Autonomous Systems and peering

    • I sottoinsiemi di Internet sono chiamati Autonomous Systems (AS).
    • Internet è una rete di reti, composta da AS interconnessi.

    Internet = rete di reti

    • Internet viene rappresentata graficamente come un insieme di AS interconnessi.

    Internet = sistemi interconnessi

    • Internet viene rappresentata graficamente come un insieme di AS interconnessi.

    Internet: grafo semplificato

    •  Il grafo mostra i sistemi autonomi.
    •  I contatti fra gli AS sono indicati con i collegamenti fra i nodi.

    Il routing a livello globale

    • Il routing a livello globale è un'organizzazione gerarchica di sottoinsiemi di rete autonomi.
    • Ogni sottoinsieme è chiamato Autonomous System (AS).
    • Le reti autonomi sono legate da punti di contatto.

    Autonomous Systems

    •  I sottoinsiemi in cui viene suddivisa la rete Internet sono detti Autonomous Systems (AS).
    • La definizione classica di AS è un insieme di router gestiti da un'unica amministrazione che utilizza un solo protocollo di routing.

    I protocolli di routing

    • Gli AS devono implementare sia i protocoli di routing all'interno di un AS (Interior Gateway Protocol, o IGP), sia i protocolli di routing fra diversi AS (Exterior Gateway Protocol, o EGP).

    RFC 1930

    • L'evoluzione di Internet richiede una definizione più estensiva dell'AS.
    • L'AS è un insieme di prefissi di rete IP gestito in modo unitario e con una ben definita politica di routing.

    Esempio

    • Questo capitolo presenta esempi concreti di AS e loro identificazione.

    Internet Routing Registries

    • I database contenenti le politiche di routing degli AS sono chiamati Internet Routing Registries.
    • 
Un esempio di database è RADb.

    AS 137

    • Le regole di import e export definiscono quali AS possono comunicare con AS137.
    • 
Gli AS ad esempio comunicano a chi possono inviare informazioni di routing.

    AS20965. Regole di Import

    • AS20965 riceve informazioni di routing da altri AS.

    Interconnessione fra AS

    • L'interconnessione fra gli AS può essere diretta (peering) o indiretta (attraverso altri AS).

    Internet Service Provider (ISP)

    • Un ISP fornisce connettività e servizi correlati (web, email, hosting di numeri IP e nomi di dominio) a clienti.
    • La classificazione degli ISP avviene in base a diversi criteri e può includere ISP privati con finalità di lucro, senza finalità di lucro o cooperative

    Internet region

    • Un'Internet region è una parte di Internet che generalmente copre una nazione o un insieme di nazioni vicine.
    • L'ISP possono essere nazionali o globali.

    Classificazione degli ISP

    • I diversi ISP possono essere classificati in base al loro ruolo e copertura della rete (Tier 1, Tier 2, Tier 3).
    • Gli ISP Tier 1 hanno un'infrastruttura di rete che copre tutta una nazione.
    • Gli ISP Tier 2 o Tier 3 servono aree più ristrette acquistando connettività da ISP di livello superiore.

    In sintesi

    • Questa sezione fornisce una rappresentazione grafica della gerarchia di interconnessione degli ISP e AS.

    In Italia

    • Il principale ISP Tier 1 in Italia è Telecom Italia Sparkle (AS6762).

    Il Peering

    • Il peering è la relazione fra due AS (comunità di rete) per scambiarsi traffico.
    • Non ha carattere economico, gli AS non devono pagarsi reciprocamente.

    Peering policy

    • Policy ristretta: si deve chiedere esplicitamente l'autorizzazione per il peering.
    • Policy aperta: i peering sono concessi di default.

    In sintesi

    Illustrato schematicamente la gerarchia fra i diversi tipi di ISP, specificando la struttura di interconnessione via peering, anche mostrando l'interconnessione fra ISP locale e POP.

    ISP locali e POP

    • Gli ISP locali forniscono servizi a gruppi di utenti co-localizzati (città, aree industriali)
    • Gli ISP locali hanno un POP (Point of Presence) dove hanno l'infrastruttura di rete (router e switch).
    • Collegano gli utenti alla loro infrastruttura usando reti (ADSL, fibra ottica, Wi-Fi).

    Esempio

    • Rappresentazione grafica di una possibile rete di un ISP locale con i suoi POP e le connessioni ai suoi utenti.

    Indirizzamento

    • Gli ISP gestiscono un sottoinsieme di indirizzi IP per i propri clienti.
    • Gli indirizzi IP possono essere consecutivi o meno, richiedendo gestione di più prefissi di rete.

    Interconnessione

    • Gli ISP che coprono una medesima zona si connettono tramite peering.
    • Interconnettere tutti i POP è più complesso.

    Non utilizzata

    • Questa sezione non contiene informazioni sostanziali; probabilmente il riferimento è ad una immagine o parte non utilizzata della presentazione.

    Peering diretto tramite due POP

    • Rappresentazione grafica delle connessioni peering fra due ISP.

    Da Tier 3 a Tier 1

    • Gli ISP di livello Tier 3 si connettono con quelli di livello Tier 1 per accedere a Internet a livello globale, usando generalmente interconnessione fra più POP e attraverso router di transito chiamati Network Service Provider o NSP.
    • Possono coincidere con ISP Tier 1.

    Internet Exchange

    • Le Infrastrutture di scambio dati per connettere direttamente gli ISP si chiamano IXP (Internet Exchange Point).

    IXP in Italia

    • Si elencano i principali Internet Exchange (IX) presenti in Italia.

    Interior Gateway Protocol (IGP)

    • Questo è un protocollo di routing che funziona all'interno di un AS (autonomo sistema) per l'instradamento dei pacchetti.

    Routing Information Protocol (RIP)

    •  Protocollo distance vector, di implementazione vecchia, usato per instradamento.
    •  Utilizza messaggi REQUEST e RESPONSE per scambiare informazioni di routing.
    • 
Non supporta CIDR, ma solo hop count (distanza da raggiungibilità).

    RIP: aggiornamento della tabella di routing

    • Se un router riceve un RESPONSE da un altro router, verifica la validità dei dati (indirizzo IP e metrica) e aggiorna la sua tabella di routing.

    RIP: problematiche

    • Usa split horizon e triggered update, con possibilità di errori.
    • Non supporta CIDR.
    • È un protocollo insicuro, chiunque possa inviare dati come se fosse un router autorizzato.

    La mancanza di CIDR

    • Senza CIDR, i router possono confondersi di fronte alla sovrapposizione di indirizzi IP.
    • RIP non gestisce il subnetting, e quindi le sottoreti.

    RIP versione 2

    • Aggiunto il supporto per CIDR, subnet mask.
    • Gestione del campo autenticazione.
    • Migliorata la compatibilità con altre versioni di RIP.
    • Gestione più completa di altre versioni.

    Una tipica architettura

    •  Diversi router possono fungere da gateway verso diverse reti.
    •  Le reti condividono una network per lo scambio delle informazioni di routing.
    • 
Il traffico di dati viene distinguito dal traffico di routing.

    Il traffico di routing

    • Il traffico di routing si scambia sulle reti, richiedendo una gestione ottimizzata e minimizzata per non inficiare il traffico degli utenti.

    Multicast

    •  Si può ridurre il traffico di routing della rete usando multicast.

    IP Multicast

    • Utilizza indirizzi IP multicast (da 224.0.0.0 a 239.255.255.255).
    • I router possono usare diversi protocolli contemporaneamente per instradare i pacchetti multicast.

    The Internet Group Management Protocol (IGMP)

    • Serve per dichiarare l'appartenenza ad un gruppo multicast.
    • Prevede dei messaggi per iscriversi, abbandonare o valutare l'appartenenza a un gruppo.

    Open Shortest Path First (OSPF)

    •  Protocollo di tipo link-state per instradamento.
    •  Ogni router costruisce un'immagine completa della topologia della rete.
    •  In una rete ad accesso multiplo, un Designated Router (DR) si occupa di scambiare queste informazioni.

    OSPF: aree di routing

    • Un AS può essere suddiviso in aree (RA), interconnesse da un "backbone" (Area 0).
    • Ogni area ha router interni ed un Area Border Router che le collega.

    OSPF: aree di routing e tipologie di router

    •  Rappresentazione grafica di un AS con le sue diverse aree e i diversi tipi di router.

    Tipi di route

    • Le route possono essere intra-area (all'interno di una stessa area), inter-area (tra aree diverse), o esterne (da altri protocolli).

    Tipi di aree

    •  Le aree OSPF possono essere normali, stub o totally stub.
    •  Le aree stub hanno un solo punto di connessione all'esterno.
    • 
Le aree totalmente stub hanno un Route di Default che viene propagata.

    OSPF: ulteriori caratteristiche

    • OSPF offre bilanciamento del carico per routing.
    • Supporta autenticazione per maggiori sicurezze e crittografia.
    • Supporta il routing dipendente dal tipo di servizio (TOS).

    OSPF: rappresentazione di host e router

    • Rappresentazione grafica di host e router in OSPF.

    OSPF: tipologie di rete

    • OSPF supporta reti point-to-point, broadcast multi-access, e non-broadcast multi-access.

    OSPF: vicinanza e adiacenza tra router

    • I router possono essere vicini o adiacenti.
    • I vicini sono connessi su una stessa rete.
    • I router adiacenti devono scambiare informazioni di routing.

    OSPF: identificazione di router e priorità

    • Ogni router OSPF deve avere un identificativo univoco (Router ID).
    • Le priorità vengono assegnate ai router con uno scopo preciso per selezionare il DR.

    OSPF: elezione di DR e BDR

    • Il procedimento per l'elezione dei router DR e BDR, in modo da permettere lo scambio sicuro di informazioni.
    • Il Link State Database è la rappresentazione del grafo di rete a disposizione di ogni router.

    OSPF: i protocolli

    • OSPF usa il protocollo IP con un campo protocol speciale, e messaggi specifici.

    OSPF: intestazione comune

    • Le caratteristiche dell'intestazione dei messaggi OSPF.

    OSPF: Type

    • Descrizione dei vari tipi di messaggi OSPF (Hello, Database Description, Link State Request, ecc.).

    OSPF: Hello protocol

    • Utilizza pacchetti Hello per scoprire i vicini, eleggere DR/BDR, e monitorare i collegamenti.

    OSPF: Exchange protocol

    • Dopo aver stabilito le adiacenze, router adiacenti sincronizzano i loro database dei link per ottenere complete informazioni sulla rete.

    OSPF: Flooding protocol

    • Si usa flooding per diffondere le informazioni di stato dei collegamenti in modo rapido ed affidabile.

    OSPF: sincronizzazione e aggiornamento

    • Le fasi per la sincronizzazione ed aggiornamento di tutti i nodi.

    Stub Area

    • Area specifica dell'OSPF per facilitare le connessioni verso reti esterne, riducendo la complessità dei router.

    Exterior Gateway Protocols (EGP)

    • I protocolli EGP funzionano tra diversi autonomous systems (AS).

    EGP: limiti

    • EGP è progettato per reti ad albero, non reti a maglia.

    BGP: Border Gateway Protocol

    • BGP è il principale protocollo EGP per Internet, basato su connessione TCP.
    • Utilizza due tipi di sessioni (eBGP e iBGP) per la comunicazione fra diversi o stessi AS.

    BGP: Path Vector

    • BGP è un protocollo path vector perché fornisce un cammino per raggiunger un determinato indirizzo IP, indicando tutti gli Autonomous System attraversati dal percorso.


    BGP: attributi

    • I diversi attributi delle informazioni nei pacchetti BGP

    BGP: codifica degli attributi

    • Formato dei dati sugli attributi

    BGP: alcuni attributi

    • Origin (Code = 1, campo well-known mandatory), identifica la fonte di un'informazione di raggiungibilità.
    • AS path (Code = 2, campo well-known mandatory), elenca gli AS attraversati per raggiungere la destinazione.
    • Next hop (Code = 3, campo well-known mandatory).

    BGP: formato dei messaggi

    • BGP utilizza un formato standard per i propri messaggi, comune alla maggior parte dei messaggi, con identificativi e campi dati specifici.

    BGP: tipi di messaggio

    • I vari tipi di messaggi utilizzati da BGP in diverse circostanze durante le interazioni tra i router.

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