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Lo studio della cellula, unità fondamentale della materia vivente

Principio fondamentale che afferma che tutti gli esseri viven sono composti da cellule.

Cellule prive di nucleo, meno complesse delle eucariote

Cellule con nucleo e organelli delimitati da membrana

Strutture complesse formate dall'aggregazione di cellule simili per svolgere funzioni specifiche

Tessuto composto da cellule aderenti tra loro

Tessuto con cellule separate da una matrice extracellulare

Importanza della superficie in rapporto al volume delle cellule per il corretto funzionamento

Ghiandole che riversano il loro secreto direttamente nel circolo sanguigno, non avendo dotti escretori.

Ghiandole che riversano il loro secreto all'esterno del corpo (o in una cavità) attraverso dotti escretori.

Ghiandole che secernono il loro prodotto rilasciando l'intera cellula, che si sacrifica per la causa.

Ghiandole che secernono il loro prodotto attraverso vescicole, mediante esocitosi, senza perdere la cellula.

Ghiandole che secernono rilasciando una parte apicale della cellula che diventa parte del prodotto.

Ghiandole che secernono un secreto proteico ricco di enzimi.

Ghiandole che secernono mucina, un materiale vischioso che presenta funzione lubrificante e protettiva.

Ghiandole che producono un secreto con elementi sia sierosi (proteici) che mucosi (mucina).

Globuli bianchi che contengono istamina, eparina e fattori chemiotattici.

Sostanza rilasciata dai basofili che causa vasodilatazione.

Anticoagulante rilasciato dai basofili.

Fibre proteiche resistenti, flessibili e non ramificate che formano la matrice extracellulare.

Fibre con caratteristiche simili alle fibre collagene, ma con minore aggregazione.

Fibre che si allungano e ritornano alla forma originale, contenenti elastina e fibrillina.

Unità di base delle fibre collagene, formata da tre catene ad alfa elica.

Struttura di supporto che fornisce supporto, protezione e direzione ai tessuti.

L'osso è il componente principale dello scheletro, svolge diverse funzioni fondamentali tra cui la protezione degli organi interni, il supporto strutturale del corpo e il deposito di calcio.

Esistono tre tipi principali di ossa: lunghe, piatte e brevi. Le ossa lunghe hanno una parte centrale allungata e due estremità, contengono la cartilagine di coniugazione per la crescita e la cartilagine articolare per le articolazioni.

Il tessuto osseo non lamellare è presente durante lo sviluppo embrionale e si caratterizza per una struttura meno organizzata rispetto al tessuto lamellare.

Il tessuto osseo lamellare è caratterizzato da lamelle concentriche disposte in modo organizzato, che formano l'osteone. È suddiviso in tessuto compatto, denso e resistente, e tessuto spugnoso, meno denso e poroso.

Gli osteociti sono cellule mature del tessuto osseo che sono in contatto tra loro attraverso giunzioni, le gap junctions. Questo contatto crea un sincizio funzionale, garantendo la sincronizzazione metabolica tra le cellule.

L'osteone è l'unità strutturale fondamentale del tessuto osseo lamellare. È composto da lamelle concentriche attorno a un canale centrale (canale di Havers) che contiene vasi sanguigni e nervi.

I canali di Volkmann sono canali che collegano la cavità midollare, all'interno dell'osso, con la superficie esterna, permettendo la comunicazione tra i vasi sanguigni.

Le fibre di Sharpey sono fibre collagene che si inseriscono nelle lamelle esterne dell'osteone, ancorando il periostio alla superficie dell'osso.

Zone chiare e larghe delle fibrille muscolari, composte principalmente da filamenti di actina.

Zone più scure delle fibrille muscolari, composte da filamenti di miosina e actina sovrapposti.

Linea trasversale che divide centralmente le bande I e funge da punto di ancoraggio per i filamenti di actina.

Linea trasversale che divide centralmente le bande A e collega i filamenti di miosina.

L'unità funzionale di base delle fibrille muscolari striate. È compreso tra due linee Z e rappresenta la più piccola unità contrattile del muscolo.

Proteina fibrosa che si avvolge intorno alla doppia elica di actina e blocca i siti di legame per la miosina durante il rilassamento.

Ioni calcio che, legandosi alla troponina, rilasciano i siti di legame per la miosina, permettendo la contrazione muscolare.

Componente della miosina che permette l'accoppiamento con l'actina durante la contrazione.