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Uno dei poli museali e culturali più importanti d'Italia, situato a Rovereto in un edificio progettato da Mario Botta.

Un dipinto di Umberto Boccioni, uno dei fondatori del Futurismo, che rappresenta una donna nuda con un linguaggio pittorico divisionista.

Un dipinto di Carlo Carrà, un altro esponente del Futurismo, che raffigura il caos del traffico metropolitano.

Un dipinto di Giacomo Balla, che rappresenta un'automobile in movimento utilizzando linee e forme che suggeriscono velocità.

Un acquerello astratto di Kandinskij, considerato uno dei padri dell'astrattismo, caratterizzato da forme geometriche e colori vivaci.

Un dipinto di Giorgio De Chirico, fondatore della pittura metafisica, che rappresenta un confronto tra il mondo classico e il mondo moderno.

Il linguaggio pittorico divisionista si caratterizza per l'utilizzo di pennellate filiformi, colori puri e complementari che si fondono sulla tela dando vita a effetti di luce e movimento.

La pittura metafisica è uno stile di pittura che cerca di rappresentare la realtà in modo enigmatico e surreale, creando un'atmosfera di mistero e sospensione.

Il più importante edificio religioso di Perugia, costruito tra il 1345 e il 1490. Presenta una struttura a hallenkirche, con navate tutte della stessa altezza.

Un tipo di chiesa con tutte le navate della stessa altezza, tipica del Nord Europa.

Situata nella navata di destra della Cattedrale di San Lorenzo, ospita la Deposizione dalla Croce di Federico Barocci, un capolavoro del Rinascimento.

Parte di un complesso architettonico con il monastero cistercense, fondato nel 1253. Presenta una singola navata coperta da capriate lignee e una facciata trecentesca rivestita in marmo rosa e bianco.

Costruito nel 1376, presenta pilastri ottagonali rosa e bianchi che sorreggono un loggiato superiore.

Chiesa gotica costruita nel XIV secolo, con un coro che ospita una delle più grandi vetrate gotiche italiane. Presenta un chiostro rinascimentale e un esterno essenziale.

Chiesa sconsacrata, commissionata dai Templari nel 1256-1262.

La struttura della Hallenkiche, tipica del Nord Europa, è caratterizzata da una chiesa a sala, con navate tutte della stessa altezza. Questo sistema architettonico crea un effetto di grandezza e spaziosità.

Una chiesa in Umbria, originariamente costruita dai Templari e poi passata ai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Oggi usata come spazio per eventi culturali.

Presenta una navata unica, due campate con volte a crociera e un'abside quadrata. Ha una cripta leggermente rialzata.

All'interno dell'abside, si possono trovare elementi simbolici che rimandano all'Ordine dei Templari.

Un comune che ha raggiunto una grande autonomia nel periodo successivo al crollo dell'Impero di Carlo Magno.

Fu incaricato di mantenere l'ordine nei territori della Chiesa. La sua opera ha portato alla costruzione e al mantenimento di fortificazioni.

Il primo Duca di Urbino, noto per il suo mecenatismo e per la costruzione di fortificazioni.

Una fortezza costruita su ordine di Federico II di Svevia sulle rovine di un borgo preesistente.

Un frate francescano che ha supervisionato la costruzione del Castello di Castiglione del Lago.

Una fortezza situata a Senigallia, risultato di diverse fasi costruttive. Inizialmente una torre romana, ampliata nel Medioevo e trasformata in fortezza nel 1350. Progettata da Baccio Pontelli, presenta una pianta quadrilatera con torrioni circolari.

Una roccaforte a Pesaro, costruita tra il 1474 e il 1483 per volontà di Costanza Sforza. Progettata da Giorgio Marchesi e completata dagli Sforza, presenta una pianta quadrata con torrioni cilindrici.

La Rocca Costanza fu progettata da Giorgio Marchesi, un architetto che morì prima del completamento della costruzione.

La Rocca di Senigallia è chiamata anche Rocca Roveresca perché la famiglia Della Rovere, signori di Senigallia dal 1474 al 1631, ha contribuito alla sua costruzione e sviluppo.

La Rocca di Cagli, costruita da Francesco di Giorgio Martini per Federico di Montefeltro, fu smantellata da Cesare Borgia nel 1502. Oggi ne rimane solo il torrione.

La Rocca di Cagli fu progettata da Francesco di Giorgio Martini, un famoso architetto del Rinascimento.

Federico di Montefeltro fu un condottiero e duca di Urbino, potente signore del Rinascimento Italiano.

Oggi la Rocca Costanza è sede di eventi culturali, tra cui il Rossini Opera Festival.

Un gruppo di statue nuragiche di grandi dimensioni, rinvenute nella necropoli di Mont'e Prama in Sardegna. Sono un esempio importante della civiltà nuragica e della loro abilità scultorea.

Un sito archeologico in Sardegna dove sono stati scoperti i Giganti di Mont’e Prama. Si ritiene che fosse un cimitero per un gruppo di persone importanti della società nuragica.

Una cultura che ha prosperato in Sardegna tra il 1800 a.C. e il 500 a.C. Conosciuta per la sua architettura di nuraghi, tombe e altre strutture in pietra.

In lingua sarda, significa ‘villaggi’. Il museo Biddas a Sorso, Sardegna, è dedicato al fenomeno dell'abbandono dei villaggi in Sardegna.

Il museo Biddas a Sorso, Sardegna, si concentra sul fenomeno dell'abbandono dei villaggi e dei paesi, sia nel passato che nel presente. Mostra le cause e le conseguenze di questo fenomeno.

Il museo Biddas esplora varie cause dell'abbandono dei villaggi, tra cui le calamità naturali, i conflitti, e la ricerca di migliori opportunità di lavoro e di vita.

Il museo Biddas evidenzia come l'abbandono della propria terra comporti il sacrificio delle proprie radici. Mette in luce il legame profondo tra le persone e le loro origini.

Il museo Biddas approfondisce l'abbandono dei villaggi partendo dal presente, analizzando le cause e i suoi effetti nel tempo, fino a tornare indietro nella storia.

Le parti più antiche di un tempio, come la scalinata, il vestibolo, il pronaos, il naos e l'adyton.

Il Tempio di Segesta ha una pianta rettangolare, periptero ed esastilo. Questo significa che è circondato da un giro completo di colonne con 6 colonne su ogni facciata.

Il Tempio di Segesta non è mai stato completato. Manca la cella e non c'è mai stato un tetto. Ci sono diverse ipotesi sul perché, una delle quali riguarda una possibile guerra.

Anche se il Tempio di Segesta presenta caratteristiche doriche, non è un tempio greco. È stato costruito dagli Elimi di Segesta con forme elleniche.

Il Teatro di Segesta è stato costruito sulla cima più alta del monte Barbaro, orientato verso il golfo di Castellammare. Questo permetteva al pubblico di ammirare, oltre alla scena, un panorama mozzafiato.

Anche se Segesta non era una città greca, il teatro rispetta la tipologia teatrale ellenica. Ha un'orchestra semicircolare, una scena (oggi persa), e un koilon con gradoni per gli spettatori.

Il Teatro di Segesta, pur essendo di tipologia greca, è diverso dagli altri. Non è scavato nella roccia, ma costruito in elevazione. È diviso in due settori da un corridoio centrale, il diazoma.

Il Teatro di Siracusa è uno dei più importanti teatri greci giunti fino a noi. È stato costruito all'inizio del V secolo a.C. sulle pendici del colle Temenite.