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Questions and Answers
Quale articolo riguarda la tutela dei rapporti con la famiglia per i detenuti?
Quale delle seguenti forme di lavoro non è menzionata nel contesto penitenziario?
Quale articolo disciplina il servizio sanitario per i detenuti?
Qual è il principale obiettivo del trattamento rieducativo per i condannati?
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In quale fase del trattamento rieducativo si identifica la persona e i suoi bisogni?
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Il lavoro inframurario nei penitenziari è indirizzato principalmente a cosa?
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Quale articolo stabilisce diritti relativi all'istruzione dei detenuti?
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Quale articolo tratta dell'igiene personale dei detenuti?
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Quale delle seguenti affermazioni sui diritti dei detenuti è corretta?
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Quali sono le caratteristiche delle sezioni a trattamento intensificato nel circuito penitenziario?
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Come viene effettuata l'assegnazione dei detenuti?
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Qual è uno dei requisiti per ottenere benefici di misura cautelare secondo l'art. 4 bis O.P?
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Qual è uno dei principali obiettivi del trattamento penitenziario secondo la L.P. 354/75?
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Quale delle seguenti opzioni riguarda i detenuti particolarmente pericolosi?
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Cosa si intende per 'collaborazione' nel contesto penitenziario?
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Quale principio deve essere rispettato nel trattamento degli imputati?
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Che cosa richiede la legge per l'assegnazione al lavoro all'esterno per determinati reati?
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Quali requisiti vengono considerati per l'ammissione dei detenuti al lavoro all'esterno?
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Chi approva la revoca del lavoro all'esterno per un detenuto?
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Quale di queste affermazioni è corretta riguardo al lavoro di pubblica utilità?
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Quali sono le modalità di procedura per i detenuti e internati assegnati al lavoro all'esterno?
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Cosa avviene se un detenuto non rispetta le prescrizioni dell'orario durante il lavoro all'esterno?
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Chi può richiedere l'esclusione dalle attività lavorative di un detenuto?
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Qual è il criterio principale per la selezione dei detenuti da avviare al lavoro all'esterno?
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Study Notes
Assegnazione dei detenuti
- L'assegnazione dei detenuti avviene secondo una valutazione ponderata da parte dell'amministrazione, che decide se collocare il detenuto in alta sicurezza (a.s), media sicurezza (m.s) o custodia attenuata.
- La custodia attenuata è riservata a detenuti tossicodipendenti (ICAT) e detenute madri (ICAM).
- L'alta sicurezza è suddivisa in tre livelli:
- a.s 1: detenuti sottoposti al regime di 41 bis
- a.s 2: terroristi
- a.s 3: detenuti condannati per i reati previsti dagli articoli 416 bis, 74 (solo per i promotori dell'associazione) e 630 del Codice Penale.
Media Sicurezza
- Le sezioni ordinarie di media sicurezza sono caratterizzate da:
- Libertà di movimento limitata
- Servizio di vigilanza interna
- Presenza di operatori del trattamento
- Attività trattamentali intensificate
- Le sezioni a trattamento intensificato offrono:
- Maggiore libertà di movimento (più di 10 ore al giorno, con un massimo fino alle 21:00)
- Possibilità di convivenza e responsabilizzazione
- Partecipazione ad attività
- Vigilanza dinamica
- I detenuti classificati come "particolarmente pericolosi" (ex art 32) sono sottoposti a:
- Controllo fisso
- Un massimo di 4 ore di aria all'aperto
- Possibilità di partecipare alle attività
- Riallocazione del regime di detenzione ogni due mesi
Art 4 bis O.P
- I detenuti condannati per determinati reati non hanno diritto a specifici benefici di misura cautelare a meno che non collaborino con le autorità.
- La collaborazione è riconosciuta a coloro che, anche dopo la condanna, si adoperano per evitare ulteriori conseguenze negative del reato o aiutano le autorità nella raccolta di informazioni significative per la ricostruzione dei fatti o la cattura degli autori del reato.
Trattamento Penitenziario e Rieducativo
- Il trattamento penitenziario è previsto dalla Legge Penitenziaria 354/75, ed è composto da regole che regolano la vita nell'istituto.
- I principi fondamentali del trattamento sono:
- Rispetto dell'umanità e della dignità umana
- Imparzialità e non discriminazione
- Tendenzialità al reinserimento sociale
- Garanzia dei diritti fondamentali
- Mantenimento dell'ordine nel rispetto della persona detenuta
- Divieto di restrizioni non giustificate
- Chiamata dei detenuti con il loro nome
- Presunzione di non colpevolezza per gli imputati
Trattamento Penitenziario
- Il trattamento penitenziario si applica a imputati e condannati.
- Per gli imputati, il trattamento prevede interventi a sostegno dei loro interessi umani, culturali e professionali.
- La partecipazione degli imputati alle attività del trattamento è soggetta all'approvazione dell'Autorità Giudiziaria.
- Il trattamento è regolato dal Regolamento Interno dell'istituto.
Diritti relativi alla tutela dei rapporti familiari e sociali
- Il diritto ai rapporti con la famiglia è previsto dall'art 28 L.P
- Il trattamento penitenziario si integra con un'azione di assistenza alle famiglie dei detenuti e degli internati, secondo l'art 45 L.P.
Diritti di integrità morale e culturale
- L'art 12 L.P prevede l'accesso ad attrezzature per le attività di lavoro, istruzione e ricreazione.
- Il diritto all'istruzione è sancito dall'art 19 L.P.
- Il diritto al lavoro è previsto dall'art 20 L.P.
- L'art 26 L.P riconosce il diritto alla libertà di religione e pratica del culto.
- L'art 27 L.P garantisce il diritto a svolgere attività culturale, sportiva e ricreativa.
Il trattamento rieducativo
- Il trattamento rieducativo prevede iniziative mirate al reinserimento sociale del detenuto.
- Il processo di individualizzazione del trattamento (art 13 L.P) si articola in tre fasi:
- Fase iniziale: individuazione dei bisogni e lacune del detenuto
- Fase intermedia: offerta di interventi adatti, favorendo l'assegnazione al carcere più idoneo
- Fase finale: redazione di una relazione di sintesi, osservazione psicologica del detenuto, con la partecipazione di un'equipe presieduta dal direttore.
Il lavoro
- Il lavoro in carcere può essere di tre tipi:
- Inframurario
- All'esterno
- Di pubblica utilità
Lavoro Inframurario
- Le lavorazioni penitenziarie si concentrano sulla produzione di beni necessari alle strutture carcerarie.
- Le attività di istituto invece, garantiscono il regolare funzionamento della struttura (cucina, manutenzione, pulizia).
- La procedura di ammissione al lavoro prevede l'utilizzo di elenchi generici e per qualifica, prendendo in considerazione anzianità di disoccupazione, carichi familiari, abilità lavorative.
- I condannati hanno la precedenza rispetto ai detenuti e agli internati sottoposti a regime di sorveglianza particolare previsto dall'art 4 bis.
- I posti di lavoro sono elencati in una tabella distinta per lavorazioni interne, esterne, servizi di istituto e lavoro all'esterno.
- La suddetta tabella è approvata dal Provveditore Regionale.
Lavoro all'esterno
- Il lavoro all'esterno è un beneficio penitenziario con accesso regolamentato dalla legge.
- Per coloro che hanno commesso i reati indicati nei commi 1, 1 ter e 1 quater dell'art 4 bis O.P (delitti gravi), l'assegnazione al lavoro all'esterno è consentita dopo l'espiazione di almeno un terzo della pena ma non oltre i cinque anni.
- La procedura per l’ammissione al lavoro all’esterno prevede:
- Proposta da parte del direttore dell'istituto, dell'agente di osservazione trattamento o dell'equipe
- Elaborazione di un programma di trattamento
- Richiesta di approvazione motivata
- Approvazione del magistrato di sorveglianza
- Esecuzione del provvedimento
- Per gli imputati, il procedimento prevede l'approvazione dell'Autorità Giudiziaria competente.
- I detenuti/internati assegnati al lavoro all’esterno svolgono le proprie attività senza scorta, salvo motivi di sicurezza.
- Il provvedimento di assegnazione indica le prescrizioni da rispettare, orari di uscita e rientro, modalità di consumazione dei pasti e rapporti con la famiglia.
- L'orario di lavoro deve rientrare in una fascia che tiene conto di eventuali ritardi causati da forza maggiore.
- La revoca del lavoro all’esterno può essere disposta dal direttore dell'istituto con un provvedimento motivato.
- L'approvazione finale della revoca è di competenza del Magistrato di Sorveglianza.
Lavoro di pubblica utilità
- Il lavoro di pubblica utilità è una forma di attività volontaria e gratuita.
- I detenuti/internati condannati per il delitto previsto dall'art 416 bis del C.P (associazione a delinquere) non possono essere assegnati al lavoro all'esterno.
Esclusione dalle attività lavorative
- Il direttore dell'istituto, sentiti il gruppo di osservazione e, se necessario, il datore di lavoro, può escludere il detenuto/internato dalle attività lavorative se non adempie ai propri doveri.
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