Manuale di teoria per le patenti A1, A e B (PDF)

Summary

This manual provides a theory guide for obtaining driving licenses (A1, A, and B). It summarizes key concepts and terminology from the Code of the Road. The document is organized into 30 lessons, but does not include questions or exam preparation exercises.

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Valerio Platia Roberto Mastri Manuale di teoria per le patenti A1, A e B Edizione 2008 Manuale di teoria per le patenti A1 A e B III Introduzione Queste pagine, che nascono dalla raccolta dei sug...

Valerio Platia Roberto Mastri Manuale di teoria per le patenti A1, A e B Edizione 2008 Manuale di teoria per le patenti A1 A e B III Introduzione Queste pagine, che nascono dalla raccolta dei suggerimenti sui quiz ministeriali di WEBpatente e rPat, costituiscono un sintetico manuale di teoria per le patenti A1, A e B. Con esse non si è preteso di realizzare una trattazione esauriente (rimandiamo coloro che avessero bisogno di più vasti ed approfonditi chiarimenti alle innumerevoli pubblicazioni a stampa disponibili sul mercato), ma di fornire un agile strumento per la consultazione e il ripasso, a chi sia in procinto di affrontare le prove teoriche previste per il conseguimento delle suddette patenti. Autore dei testi è Valerio Platia, insegnante di circolazione stradale e istruttore di guida; l'edizione elettronica è stata curata da Roberto Mastri, creatore di rPat IB e di WEBpatente. La "materia" dei quiz è stata articolata in 30 lezioni. Questa suddivisione non è da inten- dersi in senso "temporale" (alcune lezioni si compongono di poche righe, altre di molte pagine: il tempo necessario per affrontarle risulta perciò molto diverso) ma di contenuto. Un' ultima avvertenza: i testi di queste lezioni rispecchiano i contenuti dell'esame di teo- ria delle patenti A1, A e B, non le norme del Codice della Strada attualmente in vigore. Per questo motivo non vi si possono trovare le ultime novità in fatto di normativa: spesso occorrono anche alcuni mesi prima che le schede di esame siano aggiornate ed adeguate alla legislazione. Per ulteriori informazioni, consultare il sito di WEBpatente e rPat all’indirizzo: http://www.rmastri.it Manuale di teoria – Versione PDF 1.00.00 © 2007 Valerio Platia & Roberto Mastri. Testi e immagini, anche se messi a disposizione gratuitamente, sono soggetti alla normativa vigente sul diritto d'autore. Ne sono ammessi la stampa e la riprodu- zione solo per l'uso personale. Ogni altra forma di riproduzione, anche parziale, o di distribuzione (attraverso pubblicazioni a stampa, CD-ROM, siti internet, ecc.), non debitamente autorizzata, sarà perseguita a termine di legge. Non si assumono responsabilità per eventuali inesattezze. IV Valerio Platia e Roberto Mastri Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 1 Lezione 1. Definizioni Stradali e di Traffico Occorre anzitutto cominciare a familiarizzare con la terminologia utilizzata dal Codice della Strada. La chiarezza sui concetti che seguono faciliterà la comprensione di diversi quiz e consentirà di evitare molti errori. STRADA La strada è un'area aperta alla circolazione di veicoli, pedoni ed animali. Può es- sere a senso unico o a doppio senso di circolazione ed essere suddivisa in car- reggiate (quando esiste lo spartitraffico). Comprende le carreggiate (riservate a veicoli ed animali), le banchine ed i marciapiedi (riservati ai pedoni) e le piste ciclabili (riservate alle biciclette). CARREGGIATA La carreggiata è parte della strada destinata al transito dei veicoli. Può essere a doppio senso di circolazione o a senso unico; può essere suddivisa in corsie e può essere affiancata da piste ciclabili; comprende gli attraversamenti pedonali e ciclabili ma non i marciapiedi e le piazzole di sosta. Fanno parte della carreggia- ta: tutte le corsie (tranne la corsia di emergenza); gli attraversamenti pedonali (ma non i viali pedonali); gli attraversamenti ciclabili (ma non le piste ciclabili). CORSIA La corsia è una suddivisione della carreggiata larga a sufficienza per la circola- zione di una sola fila di veicoli (larghezza minima di 2,80 metri e massima di 4 metri). Una corsia è sempre a senso unico e può essere: di marcia (destinata al- la marcia dei veicoli); di emergenza (per la sosta di emergenza); di accelerazio- ne (per consentire l'ingresso dei veicoli in una carreggiata, ad esempio, in auto- strada); di decelerazione (destinata al rallentamento dei veicoli in uscita da una carreggiata, ad esempio, dall'autostrada); riservata (destinata esclusivamente alla circolazione di una particolare categoria di veicoli, ad esempio, autobus o ta- xi); specializzata per determinate manovre (ad esempio: per il sorpasso, per la svolta, per la sosta). CORSIA DI ACCELERAZIONE La corsia di accelerazione viene utilizzata per aumentare la velocità e consente ai veicoli l'ingresso in una carreggiata (ad esempio: in autostrada o su strada e- xtraurbana principale). Nella corsia di accelerazione sono vietati la sosta ed il sorpasso. CORSIA DI DECELERAZIONE La corsia di decelerazione è destinata al rallentamento dei veicoli e agevola l'u- scita dei veicoli stessi da una carreggiata o da una strada a precedenza (ad e- sempio: l'autostrada o la strada extraurbana principale). Nella corsia di decele- razione sono vietati la sosta ed il sorpasso. INTERSEZIONE (INCROCIO) A LIVELLI SFALSATI L'intersezione a livelli sfalsati è un incrocio stradale a livelli sovrapposti con lo scopo di agevolare lo smistamento delle correnti di traffico fra rami di strade po- ste a diversi livelli. Comprende sovrappassi, sottopassi e rampe. 2 Valerio Platia e Roberto Mastri INTERSEZIONE (INCROCIO) A RASO L'intersezione a raso è un'area comune a due o più strade (poste allo stesso pia- no o livello, da non confondere con il passaggio a livello che è invece l'incrocio di una strada con uno o più binari ferroviari) che permette lo smistamento delle correnti veicolari dall'una all'altra strada o braccio di strada. Può essere regolata da semaforo. BANCHINA La banchina è una parte della strada (esterna alla carreggiata) destinata alla cir- colazione dei pedoni e non consente di norma il transito ai veicoli. MARCIAPIEDE Il marciapiede (che può essere a raso o rialzato) è una parte della strada (ester- na alla carreggiata) destinata alla circolazione dei pedoni. Se, sul marciapiede, sono dipinte le strisce di parcheggio, possono sostarvi i veicoli. ATTRAVERSAMENTO PEDONALE L'attraversamento pedonale è una parte della strada e della carreggiata segnala- ta da una serie di strisce bianche parallele (fig. 517) sulla quale i pedoni che at- traversano hanno diritto di precedenza rispetto ai veicoli. SALVAGENTE Il salvagente è una parte della strada rialzata, destinata al riparo o alla sosta dei pedoni che attraversano la strada stessa, in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di fermate dei trasporti pubblici. Agevola la salita e la discesa dei pas- seggeri da tram, filobus od autobus. Può essere segnalato con colonnine lumino- se a luce gialla lampeggiante. ISOLA DI TRAFFICO L'isola di traffico è una parte della strada e della carreggiata rialzata o dipinta a raso sul piano stradale (fig. 595), esclusa dal traffico veicolare; viene evidenzia- ta mediante zebrature di colore bianco e delimitata da strisce bianche di raccor- do. È destinata a separare e incanalare le correnti di traffico e su di essa è vieta- to marciare e sostare. PASSAGGIO A LIVELLO Il passaggio a livello è un attraversamento a raso (sullo stesso piano) tra una strada ed una linea ferroviaria, caratterizzato dalla presenza delle seguenti at- trezzature: barriere o semibarriere, luci rosse, dispositivo di segnalazione acusti- ca a campana, croce di S. Andrea (figg. 10, 11), pannelli che indicano la distan- za (fig. 13). AREA PEDONALE L'area pedonale, delimitata da appositi segnali stradali di inizio e fine (figg. 186, 234), è una zona destinata al transito dei pedoni in cui possono circolare anche i veicoli in servizio di emergenza (polizia, vigili del fuoco, autoambulanze) con luce lampeggiante blu e sirena in funzione e altre categorie di veicoli, solo se espressamente indicato dal segnale. ZONA A TRAFFICO LIMITATO La zona a traffico limitato è un'area delimitata da appositi segnali stradali di ini- zio e fine (figg. 187, 235) nella quale l'accesso e la circolazione dei veicoli sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 3 Lezione 2. Segnali di Pericolo Quando sentiamo parlare di "segnaletica stradale" pensiamo subito ai cartelli; in realtà, per il Codice della strada, la segnaletica comprende: 1. la segnaletica verticale, costituita da tutti i cartelli stradali (oggetto della presente e delle prossime 7 lezioni); 2. la segnaletica orizzontale, costituita da segni e strisce tracciate sulla pavimentazione (Lezione 11); 3. le segnalazioni semaforiche e quelle manuali dei vigili (Lezione 10) Tra tutti questi tipi di segnaletica esiste un "ordine di priorità", ossia un criterio che stabilisce chi prevale sugli altri. L'ordine è il seguente: 1. segnalazione degli agenti, che prevale su tutto; 2. segnalazione dei semafori (tranne il giallo lampeggiante), che prevale sui segnali; 3. segnaletica verticale, che prevale su quella orizzontale (ossia i segni tracciati sulla strada); 4. segnaletica orizzontale, che ha il grado più basso di priorità. I segnali verticali, dei quali iniziamo a trattare in modo specifico, si dividono in: 1. segnali di pericolo (trattati in questa lezione), 2. segnali di prescrizione, a loro volta suddivisi in tre categorie: 1. segnali di precedenza (Lezione 3) 2. segnali di divieto (Lezione 4) 3. segnali di obbligo (Lezione 5) 3. e segnali di indicazione (Lezione 6). Accanto a questi vanno inoltre ricordati: i segnali temporanei (Lezione 7), quelli com- plementari (Lezione 8) e i pannelli integrativi (Lezione 9). In questa prima lezione prenderemo in esame i segnali di pericolo il cui significato è proprio quello, suggerito dalla denominazione, di preavvisare l'utente della strada riguar- do a situazioni pericolose e di consigliare e/o imporre comportamenti adeguati, in primo luogo la riduzione della velocità. Hanno in genere forma triangolare con vertice in alto e sono posti 150 metri prima del pericolo che segnalano (salvo diverse indicazioni contenute in eventuali pannelli in- tegrativi). Fanno eccezione, nella forma e nella distanza, alcuni cartelli, posti in pros- simità di passaggi a livello ("croci di S. Andrea" e i "pannelli distanziometrici"), dei qua- li si dirà più sotto. STRADA DEFORMATA Indica a 150 metri una strada in cattivo stato, dissestata o con pavimentazione irregolare (asfalto rovinato, buche, fossi) dove bisogna rallentare per evitare sbandamenti e sollecitazioni alle sospensioni (ammortizzatori). Dal momento che la visibilità è presente (infatti si vede se viene un altro veicolo di fronte) il sor- passo è consentito. Il segnale può essere integrato con il pannello di "Estesa" (fig. 122) o con il "Limite Massimo di Velocità" (fig. 58) e, se a fondo giallo, è posto in presenza di un cantiere stradale. Occorre ridurre la velocità se si traina un caravan (roulotte), prevedere eventuali sbandamenti dei veicoli provenienti dal senso opposto e tenere il volante con una presa più sicura; il segnale non in- 4 Valerio Platia e Roberto Mastri dica una forte variazione di pendenza della strada. DOSSO Indica una strada in salita seguita da una discesa (variazione di pendenza della strada) dove manca la visibilità, pertanto sono vietati: il sorpasso sul tratto in salita, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Se la strada è a senso u- nico oppure a doppio senso con 4 corsie (2 per ogni senso di marcia) il sorpasso si può effettuare anche sul tratto in salita. Come comportamento bisogna dimi- nuire la velocità e spostarsi il più possibile al margine destro della carreggiata se la strada è a doppio senso con 2 sole corsie. Il segnale non indica una strada de- formata, in cattivo stato o con pavimentazione irregolare. CUNETTA Indica una strada in discesa seguita da una salita, dove la visibilità è presente (infatti si vede se viene un veicolo di fronte), pertanto il sorpasso è consentito, con moderazione, anche su strade a doppio senso con 2 sole corsie. Il pericolo è anche dovuto alla presenza di acqua che si può accumulare in caso di pioggia (pericolo di aquaplaning). Occorre: moderare la velocità per evitare eccessive sollecitazioni e danni alle sospensioni (ammortizzatori) e per non perdere il con- trollo del veicolo; tenere il volante con una presa più sicura; considerare mag- giori possibilità di sbandamento per i veicoli con rimorchio. Il segnale non indica una strada deformata, in cattivo stato o con pavimentazione irregolare. CURVA A DESTRA Essendo un tratto di strada non rettilineo, dove solitamente manca la visibilità, sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Se la curva si trova in una strada a senso unico oppure a doppio senso con 4 corsie (2 per ogni senso di marcia) il sorpasso si può effettuare. Come comportamento bi- sogna diminuire la velocità (in relazione alla visibilità, al raggio della curva e allo stato dei pneumatici) e spostarsi il più possibile al margine destro della carreg- giata se la strada è a doppio senso con 2 sole corsie. Il segnale può essere inte- grato con un pannello recante la scritta "Tornante" (fig. 143/A). È sbagliato dire che la curva è una deviazione (infatti la deviazione presuppone la presenza di un incrocio con cambiamento di direzione). CURVA A SINISTRA Essendo un tratto di strada non rettilineo, dove solitamente manca la visibilità, sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Se la curva si trova in una strada a senso unico oppure a doppio senso con 4 corsie (2 per ogni senso di marcia) il sorpasso si può effettuare. Come comportamento bi- sogna diminuire la velocità (in relazione alla visibilità, al raggio della curva e allo stato dei pneumatici) e spostarsi il più possibile al margine destro della carreg- giata se la strada è a doppio senso con 2 sole corsie. Il segnale può essere inte- grato con un pannello recante la scritta "Tornante" (fig. 143/A). È sbagliato dire che la curva è una deviazione (infatti la deviazione presuppone la presenza di un incrocio) o un ostacolo da aggirare. DOPPIA CURVA, LA PRIMA A DESTRA Essendo un tratto di strada dove solitamente manca la visibilità sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Se la curva si trova in una strada a senso unico oppure a doppio senso con 4 corsie (2 per ogni senso di marcia) il sorpasso si può effettuare. Come comportamento bisogna diminuire la velocità (in relazione alla visibilità, al raggio della curva e al carico del veicolo) e spostarsi il più possibile al margine destro della carreggiata se la strada è a Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 5 doppio senso con 2 sole corsie. Il segnale può essere integrato con un pannello recante la scritta "Tornanti" (fig. 143) o con il pannello di "Estesa" (fig. 122). È sbagliato dire che la curva è una deviazione o una confluenza (infatti la devia- zione presuppone la presenza di un incrocio). DOPPIA CURVA, LA PRIMA A SINISTRA Essendo un tratto di strada dove solitamente manca la visibilità sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Se la curva si trova in una strada a senso unico oppure a doppio senso con 4 corsie (2 per ogni senso di marcia) il sorpasso si può effettuare. Come comportamento bisogna diminuire la velocità (in relazione alla visibilità, al raggio della curva e al carico del veicolo) e spostarsi il più possibile al margine destro della carreggiata se la strada è a doppio senso con 2 sole corsie. Il segnale può essere integrato con un pannello recante la scritta "Tornanti" (fig. 143) o con il pannello di "Estesa" (fig. 122). È sbagliato dire che la curva è una deviazione o una confluenza (infatti la devia- zione presuppone la presenza di un incrocio). PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE O SEMIBARRIERE Indica a 150 metri un passaggio a livello con barriere o semibarriere (metà bar- riere). Bisogna moderare la velocità e fermarsi se ci sono una luce rossa fissa accesa (due luci rosse lampeggianti in quello con semibarriere), il dispositivo a- custico a campana in funzione o cavalletti a strisce bianche e rosse (fig. 276) che sbarrano i binari. Sono vietate: la sosta, l'inversione di marcia e la retromar- cia, mentre il sorpasso si può effettuare se si rimane nel proprio senso di marcia (non invadendo la semicarreggiata opposta). È sbagliato dire che il segnale indi- ca una linea tranviaria protetta o che può essere preceduto dal segnale "Croce di S. Andrea" (fig. 10, che si trova solamente nei passaggi a livello senza barriere). PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIERE Bisogna moderare la velocità (in relazione alla visibilità del passaggio a livello) e fermarsi se ci sono due luci rosse lampeggianti accese, il dispositivo acustico a campana in funzione o cavalletti a strisce bianche e rosse (fig. 276) che sbarra- no i binari. Sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retro- marcia. Il segnale viene posto sul primo dei "Pannelli Distanziometrici" a tre bar- re rosse (fig. 13) e deve essere seguito dalla "Croce di S. Andrea" (fig. 10) se c'è un solo binario, oppure dalla "Doppia Croce di S. Andrea" (fig. 11) se c'è più di un binario. È sbagliato dire che il segnale indica una linea tranviaria o che può essere integrato da pannello con la scritta "Treno". CROCE DI S. ANDREA Si trova nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria (quindi, dopo il segnale di pericolo), solamente nei passaggi a livello senza barriere ed indica la presenza di un solo binario; è integrata (completata) da due luci rosse lampeggianti alter- nativamente quando sta per sopraggiungere un treno. È sbagliato dire che pre- segnala una linea tranviaria, un passaggio a livello con semibarriere o un quadri- vio (incrocio a 4 strade). DOPPIA CROCE DI S. ANDREA Si trova nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria, solamente nei passaggi a livello senza barriere ed indica la presenza di 2 o più binari; viene preceduta dal segnale di passaggio a livello senza barriere (fig. 9) e dai pannelli distanzio- metrici (fig. 13); invita a fare attenzione perché potrebbe arrivare un altro treno su un altro binario. 6 Valerio Platia e Roberto Mastri PANNELLI DISTANZIOMETRICI Si trovano in tutti i passaggi a livello (con barriere, senza barriere, con semibar- riere) ed indicano che ci stiamo avvicinando alla linea ferroviaria. Quello con tre barre si trova a 150 metri dai binari (o dal ponte mobile), quello con due barre si trova a 100 metri dai binari, quello con una sola barra si trova a 50 metri dai bi- nari. ATTRAVERSAMENTO TRANVIARIO Posto vicino agli incroci (urbani ed extraurbani) indica di dare la precedenza al- l'eventuale tram in attraversamento (in quanto la linea tranviaria non è regolata da semafori). Sono ammessi: la marcia sopra i binari (senza però intralciare la marcia del tram) ed il sorpasso, anche dal lato destro, qualora il tram sia fermo e vi sia il salvagente o sia in marcia e vi sia a destra lo spazio sufficiente. Si deve fare attenzione agli eventuali pedoni presenti alla fermata del tram. È sbagliato dire che il segnale indica un eventuale transito di filobus a cui va data la prece- denza o che è integrato da luci rosse. ATTRAVERSAMENTO PEDONALE Si trova (su alcune strade urbane ed extraurbane) 150 metri prima delle strisce pedonali (fig. 517 e 518). Sono vietati: il sorpasso, la fermata e la sosta in corri- spondenza delle strisce; bisogna moderare la velocità e se occorre fermarsi; fare attenzione a non tamponare i veicoli che si arrestano per dare la precedenza ai pedoni e non sorpassare i veicoli che rallentano per far attraversare i pedoni. È sbagliato dire che il segnale indica un viale pedonale (fig. 108) o un luogo fre- quentato da bambini (fig. 25). ATTRAVERSAMENTO CICLABILE Si trova (su alcune strade urbane ed extraurbane) 150 metri prima delle strisce ciclabili (fig. 520 e 521), in prossimità di un luogo dal quale sboccano ciclisti sul- la strada o la traversano. Sono vietati: il sorpasso, la fermata e la sosta; bisogna moderare la velocità e se occorre fermarsi; non sorpassare i veicoli che si sono fermati per far passare i ciclisti. È sbagliato dire che il segnale indica un'area, o pista, ciclabile (fig. 110). DISCESA PERICOLOSA CON PENDENZA DEL 10 % Bisogna moderare la velocità (specie se la strada è bagnata), inserire una marcia più bassa (ad esempio: la seconda o la terza) e non usare per molto tempo i freni, altrimenti potrebbero riscaldarsi e funzionare di meno. Non procedere con la frizione abbassata perché il veicolo aumenta di velocità. Tenere presente che in discesa aumenta lo spazio di frenatura del veicolo (quindi, bisogna aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede). SALITA RIPIDA CON PENDENZA DEL 10 % Bisogna inserire una marcia inferiore per avere maggiore potenza nell'affrontare la salita. Abbassando la frizione il veicolo tende a tornare indietro. Da notare che in salita non aumenta lo spazio di frenatura del veicolo. STRETTOIA SIMMETRICA Indica un restringimento della carreggiata o della strada da ambedue i lati (ad esempio su di un ponte) e quindi probabili difficoltà di incrocio con veicoli prove- nienti dal senso opposto; se a fondo giallo è posto in presenza di un cantiere stradale. Sono vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromar- cia. Comportamento: bisogna moderare la velocità e se un veicolo ha già impe- gnato per primo la strettoia occorre fermarsi e lasciarlo passare, a meno che, vi sia il segnale "diritto di precedenza nei sensi unici alternati" (fig. 53). Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 7 STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRA Indica un restringimento della carreggiata solo da un lato (per frana, lavori in corso, ecc.) e quindi probabili difficoltà di incrocio con veicoli provenienti dal senso opposto; se a fondo giallo è posto in presenza di un cantiere stradale. So- no vietati: il sorpasso, la sosta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Compor- tamento: bisogna moderare la velocità e se un veicolo ha già impegnato per primo la strettoia occorre fermarsi. È sbagliato dire che il segnale presegnala una confluenza (incrocio autostradale). STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA Indica un restringimento della carreggiata solo da un lato (per frana, muretti, ecc.) e quindi probabili difficoltà di incrocio con veicoli provenienti dal senso op- posto; si può trovare su carreggiate a senso unico o a doppio senso; se a fondo giallo è posto in presenza di un cantiere stradale. Sono vietati: il sorpasso, la so- sta, l'inversione di marcia e la retromarcia. Comportamento: bisogna moderare la velocità e se un veicolo ha già impegnato per primo la strettoia occorre fer- marsi. È sbagliato dire che il segnale presegnala una confluenza (incrocio auto- stradale). PONTE MOBILE Bisogna moderare la velocità e fermarsi se ci sono una o due luci rosse lampeg- gianti accese. Può essere integrato con il primo dei pannelli distanziometrici (so- lo quello con tre barre di fig. 13) e con un pannello indicante gli orari di manovra o di funzionamento del ponte. È sbagliato dire che presegnala un'area portuale. BANCHINA PERICOLOSA Indica una banchina pericolosa perché cedevole, profonda o non praticabile, per- tanto non bisogna stringersi troppo a destra. È sbagliato dire che il segnale indi- ca la presenza di pietrisco sulla pavimentazione (fig. 31) o una strada con super- ficie sdrucciolevole (fig. 24). STRADA SDRUCCIOLEVOLE Indica una strada sdrucciolevole in caso di ghiaccio o pioggia. Occorre moderare la velocità ed evitare le brusche manovre (sterzate, accelerate, frenate). Tenere presente che aumenta lo spazio di frenatura del veicolo e diminuisce l'aderenza dei pneumatici (quindi, bisogna aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede). Il sorpasso è ammesso solo con particolare attenzione. ATTENZIONE AI BAMBINI Si trova vicino ad un ambiente frequentato da bambini (scuole, campi, giardini, ecc.). Bisogna moderare la velocità e se occorre fermarsi; fare attenzione al mo- vimento improvviso dei bambini, anche a quelli che si trovano sul marciapiede e non sorpassare veicoli che si sono fermati per lasciare attraversare i bambini. ATTENZIONE AGLI ANIMALI DOMESTICI VAGANTI (LIBERI) Presegnala la possibilità di trovare sulla strada animali vaganti (liberi), quindi la probabile presenza o attraversamento di animali domestici. Invita a fare atten- zione agli animali sulla carreggiata e comporta di rallentare o fermarsi e a non suonare se gli animali sulla strada danno segno di spavento. Il segnale non indi- ca la possibile presenza di veicoli a trazione animale. 8 Valerio Platia e Roberto Mastri ATTENZIONE AGLI ANIMALI SELVATICI VAGANTI (LIBERI) Presegnala la possibilità di trovare improvvisamente sulla carreggiata animali vaganti (liberi), quindi la probabile presenza o l'attraversamento di animali sel- vatici. Comporta di rallentare o fermarsi e di non suonare se gli animali danno segno di spavento. DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Indica che la strada, che precedentemente era a senso unico, adesso diventa a doppio senso (cioè vengono veicoli di fronte); pertanto bisogna fare maggiore attenzione, specie quando si effettua un sorpasso. Se a fondo giallo è posto in presenza di lavori in corso. È sbagliato dire che bisogna dare precedenza ai vei- coli provenienti dal senso opposto o che il traffico si svolge su due carreggiate separate. PREAVVISO DI CIRCOLAZIONE ROTATORIA Precede un incrocio (urbano o extraurbano) particolarmente pericoloso, regolato con rotatoria; pertanto chi vuole svoltare deve girare attorno al centro dell'incro- cio (ad esempio: monumento, fontana, ecc.), lasciandolo alla propria sinistra. Nei centri abitati è usato solo se lo richiedono motivi di sicurezza della circola- zione. È sbagliato dire che il segnale presegnala una svolta a sinistra obbligatoria o che al prossimo incrocio è vietata la svolta a destra. SBOCCO SU MOLO O SU ARGINE Indica che la strada finisce, con pericolo di caduta in acqua. Si può trovare nei moli d'imbarco, nelle banchine portuali, nei fiumi o canali; fare attenzione so- prattutto di notte o quando si effettuano manovre di retromarcia, per non cadere in acqua. È sbagliato dire che il segnale indica un ponte mobile, interrotto o le- vatoio. MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA Indica la presenza di pietrisco (graniglia o materiale minuto) sulla strada (ad e- sempio, lasciato cadere dalle betoniere in transito o per lavori in corso) che al nostro passaggio può essere proiettato a distanza colpendo veicoli o pedoni (an- che se fuori della carreggiata); se a fondo giallo è posto in presenza di lavori in corso. Tenere presente che diminuisce l'aderenza sul terreno (quindi, bisogna moderare la velocità e aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che prece- de). CADUTA MASSI DA SINISTRA Presegnala il pericolo di caduta di massi dalla parete rocciosa. Presegnala per- tanto un tratto di strada ove esiste il pericolo di presenza di pietre sulla carreg- giata (cioè il pericolo di caduta di pietre da sinistra e quindi della loro presenza sulla carreggiata). Consiglia di rallentare per evitare l'impatto con massi caduti sulla carreggiata. CADUTA MASSI DA DESTRA Presegnala il pericolo di caduta di massi da destra, cioè un tratto di strada ove esiste il pericolo di caduta e quindi di presenza di pietre sulla carreggiata. Consi- glia di rallentare per evitare l'impatto con massi caduti sulla carreggiata. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 9 PREAVVISO DI SEMAFORO VERTICALE Bisogna moderare la velocità per la successiva presenza di un semaforo vertica- le; al centro (al posto del cerchio giallo) può avere una luce gialla lampeggiante (e non fissa), come segnalazione di pericolo; è a fondo giallo se posto prima di un cantiere stradale. È sbagliato dire che il segnale preavvisa la presenza del se- gnale di "Stop" (fig. 41). PREAVVISO DI SEMAFORO ORIZZONTALE Bisogna moderare la velocità per la successiva presenza di un semaforo orizzon- tale; al centro (al posto del cerchio giallo) può avere una luce gialla lampeggian- te, come segnalazione di pericolo. È sbagliato dire che il segnale preavvisa la presenza del segnale di "Stop" (fig. 41). AEROMOBILI A BASSA QUOTA Presegnala la possibilità di improvviso abbagliamento o forte rumore, dovuti ad aeroplani a bassa quota ed è posto nelle vicinanze di aeroporti, cioè nelle vici- nanze di piste per l'atterraggio ed il decollo di aeroplani, o comunque in località dove può avvenire il volo a bassa quota di aeroplani. Invita a cautela per l'im- provviso fastidio provocato dal volo di aerei a bassa quota. Il segnale può essere integrato da due luci rosse lampeggianti (fig. 162) e non indica una località di volo a vela o un bivio per l'aeroporto. FORTE VENTO LATERALE Si trova nei ponti, viadotti, all'uscita delle gallerie, dove bisogna moderare la ve- locità, tenere bene lo sterzo per essere pronti in caso di sbandamento. Il pericolo è maggiore per i veicoli tendonati (specie se scarichi), furgonati, che trainano rimorchi o con bagagli voluminosi sopra il tetto (perché il vento esercita una maggiore forza ribaltante); per questi veicoli vige l'obbligo di rallentare e all'oc- correnza fermarsi. PERICOLO DI INCENDIO Si trova vicino a zone ad alto rischio d'incendio (boschi, pinete, ecc.) ed indica di non gettare niente di infiammabile (fiammiferi, ecc.) e di non fermarsi sulla ster- paglia con veicolo munito di marmitta catalitica (in quanto la marmitta catalitica raggiunge elevate temperature). Deve obbligatoriamente essere integrato con il pannello di "estesa" (fig. 122). È sbagliato dire che vieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi o prodotti infiammabili (l'importante è che chi trasporta questo tipo di merce non inneschi un incendio). ALTRI PERICOLI Indica un pericolo diverso da quelli indicati dagli altri segnali di pericolo (per cui il segnale non si può trovare per indicare un tratto di strada in cattivo stato, con pavimentazione deformata, fig. 1, o una salita ripida, fig. 18). Sotto al segnale è obbligatorio un pannello integrativo che specifica il tipo di pericolo (ad esempio: coda, fig. 136, allagamento, fig. 135, ecc.), in tutti i casi occorre moderare la velocità perché si approssima un pericolo. 10 Valerio Platia e Roberto Mastri Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 11 Lezione 3. Segnali di Precedenza I segnali di precedenza, che prendiamo in esame in questa lezione, fanno parte dei segnali di prescrizione. I segnali di precedenza indicano e presegnalano l'obbligo di dare la precedenza ad altri veicoli (anche se provenienti da sinistra), oppure avvertono il guidatore riguardo al pro- prio diritto di precedenza rispetto ai veicoli provenienti da altre strade (quest'ultimo di- ritto non deve essere equivocato in quanto non esime dalla prudenza e dall'obbligo di ve- rificare che gli altri conducenti siano in condizione di accordare la precedenza stessa). I segnali di precedenza non hanno una forma caratteristica ma assumono, per così dire, quasi ogni forma possibile (triangolare con vertice in alto e in basso, quadrata di- sposta sul lato o sul vertice - ossia romboidale -, circolare e perfino ottagonale). E' bene perciò non confondere i segnali di preavviso di intersezione (figg. 44, 47, 48, ecc.), con segnali di pericolo e quello di Dare precedenza nei sensi unici alternati (fig. 45) con un segnale di divieto. DARE PRECEDENZA Prescrive di dare la precedenza ai veicoli circolanti sulla strada che si incrocia o su cui ci si immette (sia da destra che da sinistra). Viene posto su strada secon- daria (urbana o extraurbana) che non ha diritto di precedenza (come sulle ram- pe di raccordo per l'immissione in autostrada); viene installato a circa 25 metri prima dell'incrocio; su strade extraurbane è preceduto dal segnale "preavviso di dare precedenza" fig. 42 (e non dal "preavviso di fermarsi e dare precedenza" fig. 43); il segnale ha valore nelle ore in cui il semaforo funziona a luce gialla lampeggiante (semaforo spento o guasto). Usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti: moderare la velocità e all'occorrenza fermarsi. Non viene posto lungo l'autostrada ma sulla corsia d'ingresso (corsia di accelerazione). PREAVVISO DI DARE PRECEDENZA Presegnala la successiva presenza del segnale "Dare Precedenza" (fig. 40) ed in- dica la distanza dall'incrocio in cui dovremo dare la precedenza sia a destra che a sinistra; bisogna rallentare per potersi fermare se ci sono veicoli cui bisogna dare la precedenza; indica che la strada che percorriamo non ha diritto di prece- denza e si può incontrare prima di un incrocio a forma di "T". È sbagliato dire che il segnale è un "preavviso di fermarsi e dare precedenza" (fig. 43) oppure che all'incrocio dobbiamo obbligatoriamente fermarci. FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP) Occorre obbligatoriamente fermarsi in corrispondenza della striscia trasversale, anche se non c'è nessuno, e dare la precedenza ai veicoli provenienti sia da de- stra che da sinistra (e non nei sensi unici alternati, cioè ai veicoli provenienti di fronte). Viene posto circa 25 metri prima dell'incrocio, specie quando esso non è pienamente visibile o risulta particolarmente pericoloso, su strada secondaria che non gode del diritto di precedenza (quindi si trova quando una strada secon- daria incrocia un'altra strada che ha il diritto di precedenza). Può essere prece- duto dal relativo segnale di preavviso (fig. 43). Prescrive di fermarsi anche in presenza di semaforo a luce gialla lampeggiante (perché spento o guasto) e di proseguire senza fermarsi se è accesa la luce verde. 12 Valerio Platia e Roberto Mastri PREAVVISO DI FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP) Preavvisa che a 320 metri troviamo il segnale di "Stop" (fig. 41), pertanto biso- gna iniziare a moderare la velocità per essere pronti a fermarsi obbligatoriamen- te 320 metri dopo. INTERSEZIONE CON PRECEDENZA A DESTRA Presegnala un incrocio in cui vige la regola generale di dare la precedenza solo a destra. Il segnale non è impiegato su strade che godono del diritto di precedenza e di norma si trova 150 metri prima dell'incrocio. Prescrive di procedere a veloci- tà particolarmente moderata, dare la precedenza ai veicoli provenienti da destra ed assicurarsi che quelli provenienti da sinistra siano disposti a darla. È sbagliato dire che il segnale può essere preceduto dal "Dare Precedenza" o "Stop" (figg. 40 e 41; in presenza di questi due segnali occorre dare precedenza non solo a destra ma anche a sinistra). INTERSEZIONE CON DIRITTO DI PRECEDENZA Presegnala, a 150 metri, un incrocio in cui si ha diritto di precedenza sui veicoli provenienti dalle strade subordinate (di minore importanza) sia da destra che da sinistra. Perde la sua efficacia in presenza di agente (vigile) che regola il traffico. Può essere preceduto dal segnale di "Diritto di Precedenza" (fig. 52; in quanto i due segnali hanno analogo significato). Impone di rallentare, accertandosi che i veicoli incrocianti (da destra e da sinistra) siano disposti a dare la precedenza. Non indica un incrocio a forma di "T" e non viene posto sulle autostrade o sulle corsie di accelerazione (quindi non indica una confluenza come i segnali di fig. 50 e 51). Il segnale consente di svoltare. INTERSEZIONE A "T" CON DIRITTO DI PRECEDENZA A DESTRA Presegnala un incrocio a "T" (a forma di "T" girata) con una strada secondaria che si immette da destra. Non indica una immissione con corsia di accelerazione, né una confluenza (figg. 50 e 51) e non è posto quindi sulle rampe di accesso delle autostrade. Usare la massima prudenza ed accertarsi che i veicoli prove- nienti dalla strada subordinata (di minore importanza) di destra diano la prece- denza; è consentito svoltare a destra ma è vietato sostare o fermarsi in corri- spondenza dell'intersezione (incrocio). INTERSEZIONE A "T" CON DIRITTO DI PRECEDENZA A SINISTRA Presegnala un incrocio a "T" (a forma di "T" girata) con una strada secondaria che si immette da sinistra. Non indica una immissione con corsia di accelerazio- ne, né una confluenza (figg. 50 e 51) e non è posto quindi sulle rampe di acces- so delle autostrade. Usare la massima prudenza ed accertarsi che i veicoli pro- venienti dalla strada subordinata (di minore importanza) di sinistra diano la pre- cedenza; è consentito svoltare a sinistra ma è vietato sostare o fermarsi in corri- spondenza dell'intersezione (incrocio). CONFLUENZA A DESTRA Si trova dentro l'autostrada per indicare ai veicoli, che già circolano in autostra- da, di ridurre la velocità perché più avanti c'è una corsia di accelerazione dove entrano veicoli (e se questi non rispettano il segnale di "Dare Precedenza" che trovano sulla rampa di raccordo, possono creare pericolo). È vietato svoltare a destra, in quanto la corsia di accelerazione è a senso unico e serve solo per en- trare in autostrada. Il segnale è collocato, di norma, a 150 metri dalla confluen- za (incrocio). È sbagliato dire che il segnale viene preceduto (quindi sulla stessa Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 13 strada) dal segnale di "Dare Precedenza" (che invece viene posto sulla strada d'immissione laterale). CONFLUENZA A SINISTRA Si trova dentro le strade extraurbane principali (o su carreggiate a senso unico) per indicare ai veicoli, che già circolano sulla strada principale, di ridurre la velo- cità perché più avanti c'è una corsia di accelerazione dove entrano veicoli (e se questi non rispettano il segnale di "Dare Precedenza" che trovano sulla rampa di raccordo laterale, possono creare pericolo). È vietato svoltare a sinistra, in quan- to la corsia di accelerazione è a senso unico e serve solo per entrare. Il segnale è collocato, di norma, a 150 metri dalla confluenza (incrocio). È sbagliato dire che il segnale viene preceduto (quindi sulla stessa strada) dal segnale di "Dare Precedenza" (che invece viene posto sulla rampa di raccordo laterale). DIRITTO DI PRECEDENZA Indica l'inizio di una strada urbana o extraurbana che gode del diritto di prece- denza e comporta la presenza sulle strade che si incrociano (destra e sinistra) del segnale "Dare Precedenza" (fig. 40) o "Stop" (fig. 41). Può essere realizzato in formato ridotto (piccolo) ed essere integrato con pannello che indica l'anda- mento della strada principale (fig. 146). Prescrive di moderare particolarmente la velocità in prossimità degli incroci e di assicurarsi che i veicoli provenienti dal- le strade laterali (destra e sinistra) si apprestino a darci la precedenza. Il segna- le consente di proseguire diritto, di svoltare e sorpassare; non viene posto in au- tostrada. FINE DEL DIRITTO DI PRECEDENZA Indica (sia su strade urbane che extraurbane) che la strada non ha più il diritto di precedenza (infatti vengono modificate le precedenti norme di precedenza agli incroci), quindi dopo il segnale bisogna di norma dare la precedenza ai veicoli provenienti da destra (ritorna la norma generale), a meno che vi sia un segnale "Dare Precedenza" o "Stop" (figg. 40 e 41; in questo caso bisogna dare prece- denza sia a destra che a sinistra); ci invita a maggiore prudenza perché non ab- biamo più il diritto di precedenza. È sbagliato dire che il segnale indica la fine di un obbligo precedentemente imposto (in quanto non è un segnale di obbligo, ma di precedenza). DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI Bisogna moderare la velocità e se occorre fermarsi per dare la precedenza nei sensi unici alternati, cioè ai veicoli provenienti di fronte (e non a quelli prove- nienti da destra o da sinistra). Il segnale si trova sulle strade a doppio senso in presenza di strettoie, quando una parte della strada è interrotta (per lavori o frana) e tutti e due i veicoli non possono passare contemporaneamente (nella strettoia finisce temporaneamente il doppio senso di circolazione ed inizia il sen- so unico alternato). E' sbagliato dire che il segnale si trova prima di un qualsiasi restringimento della carreggiata o in una strettoia con due corsie (infatti si trova solamente ove lo spazio rimasto libero basta per il transito di una sola fila di vei- coli). In presenza del segnale, del semaforo e del vigile: bisogna dare la prece- denza se il semaforo è spento oppure se è a luce lampeggiante gialla; si ha inve- ce la precedenza se il semaforo è a luce verde oppure se il semaforo è a luce rossa, ma il vigile urbano invita a passare. 14 Valerio Platia e Roberto Mastri DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI Il segnale si trova sulle strade a doppio senso in presenza di strettoie, quando una parte della strada è interrotta (per lavori o frana) e due veicoli che procedo- no in senso contrario non possono passare insieme (nella strettoia finisce tempo- raneamente il doppio senso di circolazione ed inizia il senso unico alternato). Chi incontra il segnale deve moderare la velocità e verificare che i veicoli di fronte siano disposti a dare la precedenza. È sbagliato dire di tenere bene la destra per consentire il passaggio anche ai veicoli di fronte (in quanto lo spazio libero di- sponibile è insufficiente per il transito contemporaneo, anche se ci stringiamo il più possibile vicino al margine destro). In presenza del segnale, del semaforo e del vigile: si ha la precedenza se il semaforo è a luce verde o e spento; se è a luce gialla lampeggiante; se è a luce rossa ma il vigile urbano impone di passa- re. Bisogna invece dare la precedenza se il semaforo è spento e il vigile urbano impone di fermarsi. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 15 Lezione 4. Segnali di Divieto Oggetto di questa lezione è il secondo gruppo dei segnali di prescrizione che compren- de i segnali di divieto, ovvero di quei cartelli che vietano o limitano il transito di tutti o di alcuni veicoli, o impongono limitazioni di velocità, sorpasso, sosta, ecc. Sono tutti circolari, con bordo rosso ad eccezione di quelli che indicano la fine di un limite (circolari e bianchi) e di quelli di parcheggio. DIVIETO DI TRANSITO Indica il divieto di entrare nella strada in cui è posto nei due sensi (da ambedue i lati), infatti dall'altro lato della strada si troverà un altro segnale uguale a que- sto. Vieta il transito a tutti i veicoli (comprese le biciclette, i motocicli, le macchi- ne agricole, i quadricicli). Possono entrare solamente i pedoni. Senza pannello integrativo il segnale vale 24 ore su 24. DIVIETO DI TRANSITO PER AUTOTRENI ED AUTOARTICOLATI Il segnale indica il divieto di transito per le categorie di veicoli indicati in figura (autotreni ed autoarticolati). Possono quindi transitare tutti i veicoli salvo quelli delle categorie rappresentate. È sbagliato dire che il segnale indica un divieto di sosta per autotreni ed autoarticolati. SENSO VIETATO Indica che nessuno dei veicoli (compresi quadricicli, taxi, motocicli) può entrare dal lato in cui è posto il segnale, mentre dall'altro lato della strada è ammesso l'accesso; pertanto dal lato opposto la strada sarà a senso unico (quindi è corret- to dire che è posto su carreggiate a senso unico di circolazione); non permette di entrare in quella strada, ma ne consente l'uscita. Vale anche nelle ore notturne. DIVIETO DI SORPASSO Si possono sorpassare solamente i veicoli senza motore (biciclette, veicoli a braccia, carrozze a cavalli, veicoli a trazione animale), i motocicli ed i ciclomoto- ri. Due autoveicoli, anche se non superano la linea continua, non si possono sor- passare tra di loro; chi guida un motociclo non può sorpassare un'autovettura. Il segnale può essere integrato con il pannello di "continuazione" (fig. 129); si può trovare sia su strade urbane che extraurbane; consente il transito di tutti i veico- li (compresi pedoni, autotreni, autoarticolati, autosnodati). È sbagliato dire che il segnale consente la marcia per file parallele o che si possono sorpassare i veicoli a motore che procedono troppo lentamente. FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO È un segnale di fine prescrizione che indica la fine del divieto di sorpasso prece- dentemente imposto (non indica la fine del divieto di sorpasso tra le sole auto- vetture); indica il punto in cui termina il divieto di sorpasso; non consente il sor- passo se deve essere oltrepassata la striscia continua; può essere posto sia nei centri abitati che fuori e non impone un particolare limite di velocità. È sbagliato dire che il segnale indica la fine del divieto di transito o di sosta (infatti indica la fine del divieto di sorpasso). 16 Valerio Platia e Roberto Mastri DIVIETO DI SORPASSO PER GLI AUTOCARRI CHE SUPERANO 3,5 T. Vieta ai soli veicoli merci (autocarri, autotreni, autoarticolati) che superano 3,5 t. (massa a pieno carico indicata sulla carta di circolazione) di sorpassare qualsiasi veicolo, mentre consente il sorpasso a tutti gli altri veicoli, compresi autobus ed autocaravan (camper), anche se superano 3,5 t. (perché trasportano persone); consente ad un autocarro di massa pari a 3,5 t. di sorpassare qualsiasi veicolo (il divieto è per chi supera tale massa); consente ad un'autovettura o ad un'autoca- ravan (veicoli che trasportano persone) di sorpassare, sulla sinistra, qualsiasi veicolo merce che supera 3,5 t. FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER GLI AUTOCARRI CHE SUPERANO 3,5 T. È un segnale di fine prescrizione che indica la fine del divieto di sorpasso prece- dentemente imposto; indica la fine del divieto di sorpasso per veicoli merci di massa a pieno carico superiore a 3,5 t. (non indica invece la fine del divieto di sorpasso per tutti gli autocarri); il segnale non riguarda gli autobus e le autoca- ravan (camper) che superano 3,5 t., in quanto questi veicoli precedentemente non erano vincolati dal divieto di sorpasso; consente ad un autotreno di massa pari a 44 t. di superare un'autovettura; consente ad un autocarro di sorpassare un autobus. È sbagliato dire che le autovetture possono sorpassare gli autocarri sulla corsia di destra (solitamente si sorpassa a sinistra). DISTANZIAMENTO MINIMO OBBLIGATORIO DI 70 METRI Prescrive ai veicoli di circolare mantenendo tra di loro una distanza di almeno 70 metri. Vieta pertanto di seguire il veicolo che precede a una distanza inferiore a quella indicata poiché obbliga a rispettare il distanziamento minimo indicato. Consente quindi ad un veicolo di marciare a distanza di 80 metri da quello che lo precede, ma vieta al veicolo che segue di circolare a meno di 70 metri da quello che lo precede e vale anche per i motocicli. È sbagliato dire che il segnale obbli- ga un veicolo a distanziare quello che lo segue (cioè quello che sta dietro) di al- meno 70 metri. LIMITE MASSIMO DI VELOCITÀ DI 80 KM/H Indica la velocità massima consentita (cioè che non si deve superare) per tutti i veicoli (compresi i motocicli); ha validità immediatamente dopo il segnale; pre- scrive di marciare a velocità inferiore o uguale al valore indicato (non significa però che in ogni circostanza, anche con scarsa visibilità, possiamo procedere a 80 km/h); si può trovare su strade extraurbane ed in autostrada (ad esempio: quando ci sono lavori in corso). È sbagliato dire che il segnale indica la velocità consigliata (fig. 226) o quella minima (fig. 105), in quanto il segnale indica la velocità massima da non superare. FINE DEL LIMITE MASSIMO DI VELOCITÀ DI 50 KM/H È un segnale di fine prescrizione che indica la fine del limite massimo di velocità (e non la fine del limite minimo di velocità); si può circolare a velocità inferiore o superiore a quella indicata dal segnale, senza però oltrepassare il limite generale vigente per quel tipo di strada (ad esempio, se posto in autostrada, non si può superare la velocità di 130 Km/h). DIVIETO DI SEGNALAZIONI ACUSTICHE Vieta di usare il dispositivo di segnalazione acustica (clacson o trombe), tranne in caso di pericolo immediato o quando si trasportano feriti o ammalati gravi. È sbagliato dire che si può fare uso del clacson nei casi di grave ingorgo stradale, incrociando altri veicoli o quando le circostanze lo consiglino (a nostra libera scelta). Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 17 DIVIETO DI TRANSITO AI PEDONI Vieta il transito (24 ore su 24) ai pedoni e quindi non consente ai pedoni di per- correre quella strada. Consente il transito a tutti i veicoli (compresi gli autoveico- li, i motocicli, i ciclisti, i quadricicli e i ciclomotori). Si può trovare in autostrada e nelle gallerie stradali (ma non all'imbocco di una passerella pedonale o vicino a parchi giochi e divertimenti). DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI A BRACCIA Vieta il transito ai veicoli a braccia e quindi non consente ai carretti a mano di percorrere quella strada. Consente il transito ai pedoni e a tutti gli altri veicoli (compresi i veicoli a trazione animale, le biciclette, i ciclomotori). È sbagliato dire che il segnale vieta il transito ad un veicolo guasto che provvisoriamente viene spinto a braccia, oppure ai carrelli-appendice trainati da autovetture. DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI A TRAZIONE ANIMALE Vieta il transito (24 ore su 24) ai veicoli a trazione animali (anche se muniti di pneumatici); vieta il transito ai veicoli trainati da cavalli o da buoi e alle carrozze a cavalli. Consente il transito di tutti gli altri veicoli (compresi i veicoli a braccia e i motocicli). DIVIETO DI TRANSITO AI VELOCIPEDI (BICICLETTE) Vieta il transito (24 ore su 24) alle biciclette (chiamate anche velocipedi) e quin- di non consente ai ciclisti di percorrere quella strada. Consente il transito ai pe- doni e a tutti gli altri veicoli (compresi i quadricicli, i ciclomotori, i motocicli). DIVIETO DI TRANSITO AI MOTOCICLI Vieta il transito a tutti i motocicli (non solo quelli che superano 125 cm3 di cilin- drata o ai motociclisti che circolano con o senza il casco protettivo). Consente il transito a tutti gli altri veicoli (compresi i ciclomotori, i tricicli, i quadricicli e le autovetture); non impone un limite di velocità ai motocicli (ne vieta solo il tran- sito). È sbagliato dire che il segnale vieta il transito a tutti i veicoli a due ruote (infatti la bicicletta ed il ciclomotore possono transitare). DIVIETO DI TRANSITO AGLI AUTOVEICOLI E MOTOVEICOLI CON 3 O PIÙ RUOTE Vieta il transito a tutti gli autoveicoli e motoveicoli che hanno 3 o più ruote: trici- cli (motocarri); quadricicli; autoveicoli (sono detti autoveicoli tutti i veicoli a mo- tore che hanno almeno 4 ruote): autocarri, autobus. Quindi possono entrare so- lamente i veicoli senza motore (biciclette, carretti, ecc.), i motocicli ed i ciclomo- tori anche se a tre ruote. DIVIETO DI TRANSITO AGLI AUTOBUS Vieta il transito agli autobus (anche quelli turistici e gli scuolabus) e quindi non consente agli autobus o pullman di percorrere quella strada. Consente il transito ai pedoni e a tutti gli altri veicoli (compresi gli autocarri, le autocaravan, le auto- vetture, i motocicli). È sbagliato dire che il segnale si riferisce in generale a tutti gli autoveicoli (veicoli a motore con almeno 4 ruote) che superano 3,5 t. 18 Valerio Platia e Roberto Mastri DIVIETO DI TRANSITO AGLI AUTOCARRI CHE SUPERANO 3,5 T. Vieta il transito agli autoveicoli per trasporto di cose (veicoli merci): autocarri, autotreni, autoarticolati, con massa a pieno carico superiore a 3,5 t.. Consente il transito di autobus e di autocaravan (camper) anche con massa a pieno carico superiore a 3,5 t. (in quanto sono veicoli destinati al trasporto di persone). Può essere integrato da pannello con un diverso valore della massa consentita al transito (valore inferiore o superiore a 3,5 t.). È sbagliato dire che il divieto si riferisce agli autocarri di peso pari (uguale) a 3,5 t., oppure a tutti gli autocarri carrozzati con cassone aperto o chiuso (ma solo a quelli che superano 3,5 t.). DIVIETO DI TRANSITO AGLI AUTOCARRI CHE SUPERANO 6,5 T. Vieta il transito agli autoveicoli per trasporto di merci (autocarri, autotreni, auto- articolati) o ai veicoli ad uso speciale (betoniere, ecc.) con massa a pieno carico superiore a quella indicata nel segnale (in questo caso: 6,5 t.); consente il tran- sito ai veicoli merci con massa complessiva pari (uguale) a quella indicata nel segnale; consente il transito alle autocaravan (camper), agli autobus e alle auto- ambulanze anche di massa superiore a 3,5 t. (in quanto sono veicoli destinati al trasporto di persone). DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI A MOTORE TRAINANTI UN RIMORCHIO Vieta il transito a tutti i veicoli che trainano un rimorchio: caravan (roulotte), ri- morchio per imbarcazione, autotreni, autoarticolati; mentre consente il transito ai veicoli con carrello-appendice (si considera parte integrante del veicolo) e al- l'autosnodato (due autobus uniti, tale da formare un solo veicolo). Può essere integrato con pannello che consente il traino di rimorchi fino ad una certa massa. È sbagliato dire che il segnale vale soltanto per i veicoli adibiti al trasporto di merci (infatti il segnale vieta il transito anche ai rimorchi che trasportano perso- ne come le roulotte). DIVIETO DI TRANSITO ALLE MACCHINE AGRICOLE Vieta il transito (24 ore su 24) alle macchine agricole (sia gommate che cingola- te), alle trattrici agricole ed ai rimorchi agricoli; mentre consente il transito agli altri tipi di veicoli, comprese le macchine operatrici (sgombraneve, ecc.), i qua- dricicli, i motocicli ed i trattori stradali per semirimorchi (parte anteriore dell'au- toarticolato). È sbagliato dire che il segnale si trova soltanto sulle strade dirette alle aziende agricole o che consente il transito ai rimorchi agricoli fino ad una certa massa. DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI CHE TRASPORTANO MERCI PERICOLOSE Vieta il transito ai veicoli che trasportano merci pericolose (ad esempio: benzina, acidi corrosivi, materie tossiche o radioattive). Il segnale non si riferisce al car- burante (benzina, gasolio, gas metano, GPL) contenuto nel serbatoio del veicolo (in quanto serve all'alimentazione del veicolo stesso) o a chi trasporta merce de- peribile (frutta, verdura, carne, ecc.). DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI CHE TRASPORTANO ESPLOSIVI O PRODOTTI FACILMENTE INFIAMMABILI Vieta il transito ai veicoli (compresi i rimorchi) che trasportano esplosivi o pro- dotti facilmente infiammabili. Il segnale non si riferisce al carburante (benzina, gasolio, gas metano, GPL) contenuto nel serbatoio del veicolo (in quanto serve all'alimentazione del veicolo stesso). È sbagliato dire che prescrive di fare atten- zione ai veicoli che trasportano esplosivi o che consente ad essi di sorpassare (perché questi tipi di veicoli non possono circolare lungo il tratto di strada su cui è posto il segnale). Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 19 DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI CHE TRASPORTANO PRODOTTI SUSCETTIBI- LI DI CONTAMINARE L'ACQUA Vieta il transito ai veicoli (compresi i rimorchi) che trasportano sostanze che possono inquinare l'acqua (ad esempio: petrolio), mentre consente il transito ai veicoli che trasportano materiale esplosivo (perché non è inquinante) e alle au- tocisterne vuote o che trasportano acqua (ad esempio: le innaffiatrici stradali). DIVIETO DI TRANSITO A TUTTI I VEICOLI AVENTI LARGHEZZA SUPERIORE A 2,30 METRI Indica la larghezza massima dei veicoli ammessi al transito (non indica invece la larghezza della strada); si riferisce a tutti i veicoli (compresi gli autobus ed i vei- coli senza motore, come quelli a trazione animale) di larghezza superiore a 2,30 m.; consente il transito di veicoli larghi fino a 2,30 m.; è posto sia su strade ur- bane che extraurbane e può trovarsi prima di una strettoia. È sbagliato dire che il segnale, con la misura indicata, vale anche per i motocicli (infatti i motocicli, per costruzione, non possono raggiungere la larghezza di 2,30 m.). DIVIETO DI TRANSITO A TUTTI I VEICOLI AVENTI ALTEZZA SUPERIORE A 3,50 METRI Indica l'altezza massima, misurata dal piano stradale (e non dal piano del casso- ne), dei veicoli che possono transitare; consente il transito di una macchina agri- cola alta 3,50 m., ma vieta il transito degli autoveicoli alti 3,60 m.; può trovarsi sia nei centri abitati che fuori, solitamente dove la strada passa sotto un ponte (non sopra una ferrovia). È sbagliato dire che il segnale indica l'altezza del pas- saggio (infatti indica l'altezza massima dei veicoli ammessi a transitare) e che vale soltanto dalle ore 8 alle 20. DIVIETO DI TRANSITO A TUTTI I VEICOLI, O COMPLESSI DI VEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE A 10 METRI Si trova nelle strade di montagna con curve strette (tornanti) e vieta il transito a tutti i veicoli (compresi gli autobus) ed ai complessi di veicoli (autotreni, roulot- te) che superano 10 metri di lunghezza; mentre consente il transito ai veicoli di lunghezza uguale o inferiore a 10 metri; vale anche di notte. È sbagliato dire che il segnale consente il transito a tutti gli autosnodati (possono transitare solo quelli fino a 10 metri di lunghezza). DIVIETO DI TRANSITO A TUTTI I VEICOLI AVENTI UNA MASSA SUPERIORE A 7,00 T. Vieta il transito a tutti i veicoli (quindi anche a quelli che trasportano persone) aventi una massa effettiva superiore a quella indicata; vieta il transito agli auto- carri di tara (peso a vuoto) superiore a 7 t.; consente il transito di una macchina agricola di massa pari a 7 t.; vale sia di giorno che di notte e si può trovare pri- ma di un ponte (ove ci può essere il pericolo di crollo); con l'integrazione di ap- posito pannello può indicare il numero massimo dei veicoli che possono transita- re contemporaneamente lungo il ponte. È sbagliato dire che il valore di 7 t. si ri- ferisce solo al peso dell'asse più carico (infatti indica il peso globale di tutto il veicolo). 20 Valerio Platia e Roberto Mastri DIVIETO DI TRANSITO A TUTTI I VEICOLI AVENTI MASSA PER ASSE SUPERIORE A 6,5 T. Vieta il transito a tutti i veicoli (compresi autobus e autoveicoli con ruote gemel- late = doppie) che hanno una massa per asse superiore a 6,5 t.; vieta il transito ai veicoli aventi sull'asse più caricato (solitamente quello posteriore) una massa superiore a quella indicata. Il segnale fa riferimento alla massa effettiva al mo- mento del transito (e non alla massa complessiva a pieno carico indicata sulla carta di circolazione); consente il transito di autocarri aventi massa per asse fino a 6,5 t.; può trovarsi prima di un ponte; vale sia di giorno che di notte e consen- te il transito ai quadricicli a motore (infatti i quadricicli, per costruzione, non possono raggiungere il peso di 6,5 t.). VIA LIBERA È un segnale di fine prescrizione; indica il punto dove le prescrizioni preceden- temente imposte non sono più valide. Può quindi indicare la fine di divieti o di obblighi imposti sul tratto di strada precedente. È sbagliato dire che il segnale indica la fine di un cantiere di lavoro, di un centro abitato o di una strada sdruc- ciolevole (in quanto questi sono segnali di indicazione e di pericolo). DIVIETO DI SOSTA Vieta la sosta o l'abbandono del veicolo, ma consente la fermata. Senza pannelli integrativi il divieto di sosta, nei centri abitati, vale dalle 8 alle 20, mentre fuori dei centri abitati vale 24 ore su 24 (permanente); vieta la sosta sul lato della strada dove è posto (e non su ambedue i lati della carreggiata); finisce di validi- tà dopo il primo incrocio (salvo che venga ripetuto con il pannello di continuazio- ne). Il segnale non viene posto in quei luoghi ove per regola generale vige il di- vieto (curve, dossi, incroci, ecc.) e può essere corredato dai seguenti pannelli integrativi: zona rimozione coatta (fig. 141), limitazione (fig. 126), eccezione (fig. 127), inizio (fig. 128), continuazione (fig. 129), fine (fig. 130), fasce orarie dei giorni lavorativi (fig. 125) o festivi (fig. 124). PASSO CARRABILE Indica la zona per l'accesso dei veicoli alle proprietà laterali alla strada (sbocco di un passo carrabile, cancello, stradella privata, ecc.). Vieta la sosta nel luogo dove è posto 24 ore su 24, mentre consente la fermata purché il veicolo non sia d'intralcio. SOSTA CONSENTITA A PARTICOLARI CATEGORIE È un segnale composito che consente la sosta e il parcheggio ad una particolare categoria di veicoli (in questo caso ai veicoli al servizio di persone invalide muni- te dell'apposito contrassegno); non consente la sosta a veicoli diversi da quelli indicati nel pannello; rappresenta un'eccezione al divieto di sosta. È sbagliato di- re che il segnale indica una corsia riservata ai veicoli per persone invalide o che quella strada è aperta solo al loro transito. DIVIETO DI SOSTA TEMPORANEO Nei centri urbani, posto dove vengono effettuate operazioni di pulizia meccanica della strada, segnala il divieto di sosta limitato ai giorni e alle ore indicate (quin- di un divieto di sosta temporaneo); indica anche la presenza di macchine opera- trici per la pulizia meccanica della strada (e non di macchine sgombraneve). È sbagliato dire che il segnale indica la presenza di un deposito con probabile usci- ta di mezzi per la pulizia meccanica della strada o che il divieto di sosta è riferito ai veicoli rappresentati in figura. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 21 REGOLAZIONE FLESSIBILE DELLA SOSTA IN CENTRO ABITATO È un segnale composito che consente la sosta o il parcheggio in alcune ore (dalle ore 9 alle 17 e dalle ore 20 alle 7) e la vieta in altre (dalle ore 7 alle 9 e dalle 17 alle 20); rappresenta perciò una regolazione della sosta; non è necessario espor- re il disco orario (in quanto gli orari sono riportati sul pannello); la fermata è consentita in tutte le 24 ore. DIVIETO DI FERMATA Vieta, sia di giorno che di notte, la sosta e la fermata o comunque qualsiasi vo- lontaria temporanea sospensione della marcia del veicolo, ma consente l'arresto in casi di forza maggiore (semaforo rosso, intasamento del traffico, ecc.); vale per tutti i veicoli (quindi anche per gli autobus e per i taxi, anche se la fermata non costituisce pericolo o intralcio alla circolazione); in assenza di iscrizioni inte- grative il divieto vale tutti i giorni 24 ore su 24 (sia dentro che fuori dei centri abitati); se integrato con pannello con freccia verso il basso "Fine" (fig. 130), vieta la fermata nel tratto precedente. È sbagliato dire che il segnale è un preav- viso del divieto di sosta o che consente la fermata per far salire o scendere pas- seggeri. PARCHEGGIO Indica un parcheggio autorizzato, cioè un'area attrezzata ed organizzata per so- stare per tempo indeterminato (24 ore su 24), salvo diversa indicazione (e non una zona di sosta con i limiti orari dei centri urbani). Può essere integrato con un pannello indicante: la distanza (fig. 121); l'orario (fig. 123) e le tariffe; la limita- zione nel tempo (fig. 124 e fig. 125); le categorie di veicoli per le quali l'area di parcheggio è esclusa (fig. 127) o è riservata (fig. 126); la disposizione dei veicoli nell'area di parcheggio (sosta parallela, obliqua, ecc.). Non può invece essere integrato con pannello che indica la superficie o il numero di posti disponibili. È sbagliato dire che il segnale indica un'area di sosta con parchimetro o sosta limi- tata ma senza obbligo di pagamento. PREAVVISO DI PARCHEGGIO Il segnale indica che nella direzione della freccia vi è un parcheggio. La freccia direzionale serve quindi per segnalare il luogo autorizzato che, nell'esempio, si trova a 300 metri. 22 Valerio Platia e Roberto Mastri Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 23 Lezione 5. Segnali di Obbligo I segnali di obbligo sono la terza categoria distinta nell'ambito dei segnali di prescri- zione. Hanno questo nome perché impongono un comportamento (proseguire in una certa direzione, fermarsi in corrispondenza di postazioni di controllo, mantenere una ve- locità minima, circolare con catene), ovvero riservano l'uso della strada, o di una sua parte, a specifiche categorie di utenti (pedoni, biciclette o quadrupedi). Sono circolari e hanno tutti colore blu con disegni bianchi, ad eccezione dei segnali che obbligano a fermarsi che assomigliano ai segnali di divieto. DIREZIONE OBBLIGATORIA DIRITTO È un segnale di direzione obbligatoria che indica l'unica direzione consentita; si trova nella vicinanza di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio senso) ed obbliga a proseguire soltanto diritto, vieta pertanto di svoltare a de- stra e a sinistra. Non esclude la possibilità che possono venire veicoli di fronte. È sbagliato dire che il segnale impone la marcia in unica file o che è un segnale di corsia. DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA È un segnale di direzione obbligatoria che indica l'unica direzione consentita; si trova nella vicinanza di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio senso) ed obbliga a svoltare soltanto a sinistra, vieta pertanto di proseguire di- ritto e di svoltare a destra. È sbagliato dire che il segnale indica una curva o un passaggio obbligatorio (il passaggio obbligatorio, fig. 101, presuppone la presen- za di un ostacolo da cui occorre spostarsi e non di un incrocio ove invece è ne- cessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA È un segnale di direzione obbligatoria che indica l'unica direzione consentita; si trova nella vicinanza di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio senso) ed obbliga a svoltare soltanto a destra, vieta pertanto di proseguire dirit- to e di svoltare a sinistra. È sbagliato dire che il segnale indica una curva o un passaggio obbligatorio (il passaggio obbligatorio, fig. 102, presuppone la presen- za di un ostacolo da cui occorre spostarsi e non di un incrocio ove invece è ne- cessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA È un preavviso di direzione obbligatoria che indica l'unica direzione consentita; si trova molto prima di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio sen- so) ed obbliga (non subito ma più avanti) a svoltare soltanto a destra, preavvisa quindi che all'incrocio non è consentito proseguire diritto o svoltare a sinistra; può essere integrato con un pannello che indica la distanza dal punto in cui vige l'obbligo (fig. 121). È sbagliato dire che il segnale indica una curva, una con- fluenza (immissione autostradale) o un passaggio obbligatorio (il passaggio ob- bligatorio, fig. 102, presuppone la presenza di un ostacolo da cui occorre spo- starsi e non di un incrocio ove invece è necessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). 24 Valerio Platia e Roberto Mastri PREAVVISO DI DEVIAZIONE OBBLIGATORIA PER AUTOCARRI IN TRANSITO Il segnale preavvisa un percorso obbligatorio (deviazione a destra) per la cate- goria di veicoli rappresentata in figura (autocarri di massa superiore a 3,5 t.); preavvisa quindi un divieto a proseguire diritto e a svoltare a sinistra per i veicoli indicati in figura. È sbagliato dire che il segnale indica un itinerario preferenziale (facoltativo), o una direzione consigliata, o che vale per tutti gli autocarri (si rife- risce invece solo agli autocarri che superano 3,5 t.). PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA È un preavviso di direzione obbligatoria che indica l'unica direzione consentita; si trova molto prima di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio sen- so) ed obbliga (non subito ma più avanti) a svoltare soltanto a sinistra, preavvi- sa quindi che all'incrocio non è consentito proseguire diritto o svoltare a destra; può essere integrato con un pannello che indica la distanza dal punto in cui vige l'obbligo (fig. 121). È sbagliato dire che il segnale indica: di cambiare corsia, un percorso alternativo, una curva o un passaggio obbligatorio (il passaggio obbli- gatorio, fig. 101, presuppone la presenza di un ostacolo da cui occorre spostarsi e non di un incrocio ove invece è necessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). DIREZIONI CONSENTITE DESTRA E SINISTRA Indica le uniche direzioni consentite; si trova nella vicinanza di un incrocio (sia su strade a senso unico che a doppio senso) ed obbliga a svoltare a destra ovve- ro (oppure) a sinistra, vieta pertanto di proseguire diritto, di svoltare unicamente a destra o unicamente a sinistra. È sbagliato dire che il segnale indica l'inizio del- la circolazione per file parallele (disporsi su due file), una biforcazione (incrocio) pericoloso o un passaggio consentito a destra e sinistra (il passaggio, fig. 103, presuppone la presenza di un ostacolo da aggirare spostandosi e non di un in- crocio ove invece è necessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E DESTRA Indica le uniche direzioni consentite; si trova nella vicinanza di un incrocio ed obbliga a svoltare a destra ovvero (oppure) a proseguire diritto, vieta pertanto di svoltare a sinistra, di proseguire solo diritto o svoltare unicamente a destra. È sbagliato dire che il segnale indica una biforcazione (incrocio) pericoloso, un se- maforo o un passaggio consentito (il passaggio presuppone la presenza di un o- stacolo da aggirare spostandosi e non di un incrocio ove invece è necessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E SINISTRA Indica le uniche direzioni consentite; si trova nella vicinanza di un incrocio (sia urbano che extraurbano) ed obbliga a proseguire diritto o a svoltare a sinistra, vieta pertanto di svoltare a destra, di proseguire solo diritto o svoltare unica- mente a sinistra. È sbagliato dire che il segnale indica una biforcazione (incrocio) pericoloso, un semaforo o un passaggio consentito (il passaggio presuppone la presenza di un ostacolo da aggirare spostandosi e non di un incrocio ove invece è necessario svoltare abbandonando la strada di provenienza). PASSAGGIO OBBLIGATORIO A SINISTRA Obbliga i conducenti a passare a sinistra di un ostacolo (cantiere stradale, salva- gente, spartitraffico, isola di traffico). Il segnale significa che non è consentito superare l'ostacolo a destra (ma di passare a sinistra, lasciando l'ostacolo a de- stra). È sbagliato dire che il segnale obbliga a svoltare (fig. 94; la svolta presup- pone la presenza di un incrocio ove bisogna abbandonare la strada di provenien- za). Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 25 PASSAGGIO OBBLIGATORIO A DESTRA Obbliga i conducenti a passare a destra di un ostacolo (cantiere stradale, salva- gente, spartitraffico, isola di traffico). Il segnale significa che non è consentito superare l'ostacolo a sinistra (ma di passare a destra, lasciando l'ostacolo a sini- stra). È sbagliato dire che il segnale obbliga a svoltare (fig. 95; la svolta presup- pone la presenza di un incrocio ove bisogna abbandonare la strada di provenien- za). PASSAGGI CONSENTITI Indica al conducente gli unici passaggi consentiti; consente di passare sia a de- stra che a sinistra (da ambedue i lati) dell'ostacolo (cantiere stradale, salvagen- te, spartitraffico, isola di traffico). È sbagliato dire che il segnale obbliga a svol- tare (fig. 98; la svolta presuppone la presenza di un incrocio ove bisogna abban- donare la strada di provenienza). ROTATORIA È un segnale di prescrizione che indica la presenza di un incrocio nel quale la cir- colazione è regolata a rotatoria ed obbliga perciò i conducenti a circolare secon- do il verso indicato dalle frecce. Può essere posto subito prima dello sbocco su una piazza o su un'area dove è prescritta la circolazione rotatoria. Sulle strade extraurbane è preceduto dal segnale triangolare di preavviso (fig. 29). È sbaglia- to dire che il segnale è collocato su colonnina luminosa posta al centro dell'incro- cio (invece viene posto prima dell'incrocio, sul lato destro). LIMITE MINIMO DI VELOCITÀ DI 30 KM/H Prescrive un limite minimo di velocità al di sotto del quale è vietato scendere, quindi ci obbliga a mantenere o superare i 30 Km/h, senza però oltrepassare il limite generale vigente per quel tipo di strada (ad esempio, se posto in autostra- da non si può superare la velocità di 130 Km/h). Con il pannello integrativo di corsia (fig. 142) può avere un'applicazione limitata ad una sola corsia della car- reggiata. Ai veicoli che non sono in grado di raggiungere la velocità di 30 Km/h è vietato l'accesso. È sbagliato dire che il segnale indica una pista o prescrive di marciare alla velocità costante di 30 km/h senza superarla. FINE DEL LIMITE MINIMO DI VELOCITÀ DI 30 KM/H Indica la fine del limite minimo di velocità, quindi si può circolare a velocità infe- riore a quella indicata dal segnale, così come anche a velocità superiore, snza però oltrepassare il limite generale vigente per quel tipo di strada (ad esempio, se posto in autostrada non si può superare la velocità di 130 Km/h). CATENE DA NEVE OBBLIGATORIE Obbliga, subito dopo il segnale (e non dal prossimo chilometro), a montare le catene (non basta averle a bordo) sulle ruote motrici (anteriori o posteriori, a seconda del tipo di veicolo) o i pneumatici da neve e vieta il transito ai veicoli che ne sono sprovvisti. Il segnale si trova su strade innevate o ghiacciate ove occorre procedere con particolare prudenza. È sbagliato dire che è vietata la cir- colazione ai veicoli muniti di pneumatici con battistrada inferiore a 3 mm. (a pre- scindere dallo spessore, occorre invece che siano dei pneumatici da neve). 26 Valerio Platia e Roberto Mastri PERCORSO PEDONALE Indica un percorso, un viale o un'area destinati al transito dei pedoni. È sbagliato dire che il segnale indica un attraversamento pedonale (figg. 15, 218) oppure un percorso pedonale e ciclabile (figg. 112, 113). FINE DEL PERCORSO PEDONALE Indica la fine del percorso, del viale o dell'area destinati al transito dei pedoni (e non la fine dell'area esclusa al transito di pedoni o dell'attraversamento pedona- le). Anche se il segnale indica la fine di una prescrizione, non vieta il transito ai pedoni, infatti, dopo il segnale, possono continuare a transitare i pedoni, insieme a tutti gli altri utenti della strada (veicoli, animali e pedoni). PISTA CICLABILE Indica l'inizio o il proseguimento (se integrato con l'apposito pannello "continua- zione" fig. 129) di una pista, una corsia, un percorso o un itinerario riservati ai velocipedi (biciclette) e quindi percorribile esclusivamente dai ciclisti (e non dai pedoni o ciclomotori). Non consente il transito agli altri tipi di veicoli (autovettu- re, motocicli, ecc.). È sbagliato dire che il segnale indica un attraversamento ci- clabile (figg. 16, 236) oppure un'area esclusa al transito dei velocipedi. FINE PISTA CICLABILE Indica la fine del percorso, del viale o dell'area riservati esclusivamente alle bici- clette (e non la fine dell'area esclusa al transito delle biciclette o dell'attraversa- mento ciclabile). Anche se il segnale indica la fine di una prescrizione, non vieta il transito ai velocipedi (biciclette), infatti, dopo il segnale, possono continuare a transitare le biciclette, insieme a tutti gli altri utenti della strada (veicoli, animali e pedoni). PISTA CICLABILE CONTIGUA (ACCANTO) AL MARCIAPIEDE Indica l'inizio o il proseguimento (se integrato con l'apposito pannello "continua- zione" fig. 129) di una pista, una corsia o un percorso riservati ai velocipedi (bi- ciclette) parallelo e affiancato ad un marciapiede, ad un viale pedonale o comun- que ad un percorso riservato ai pedoni (o viceversa). È vietata la circolazione ai veicoli a motore. È sbagliato dire che il segnale indica un viale riservato promi- scuamente (insieme) a pedoni e biciclette. FINE DELLA PISTA CICLABILE CONTIGUA (ACCANTO) AL MARCIAPIEDE Indica la fine di una pista, una corsia o un percorso riservati ai velocipedi (bici- clette) affiancato e parallelo ad un marciapiede, ad un viale pedonale o comun- que ad un percorso riservato ai pedoni (o viceversa). Non vieta il transito né ai pedoni né ai ciclisti, che possono continuare a circolare anche dopo il segnale. È sbagliato dire che il segnale indica la fine dell'area riservata promiscuamente (insieme) a pedoni e biciclette. PERCORSO UNICO PEDONALE E CICLABILE Indica l'inizio o il proseguimento (se integrato con l'apposito pannello "continua- zione" fig. 129) di un percorso pedonale e ciclabile, cioè una pista, un itinerario, un viale, un'area, una corsia riservati alla circolazione promiscua (insieme) di pedoni e di biciclette. È vietata la circolazione dei veicoli a motore. È sbagliato dire che il segnale indica un viale pedonale a fianco e parallelo ad un percorso per ciclisti. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 27 FINE DEL PERCORSO PEDONALE E CICLABILE Indica la fine di un percorso pedonale e ciclabile, cioè la fine di una pista, un iti- nerario, un viale, un'area, una corsia riservati alla circolazione promiscua (insie- me) di pedoni e di biciclette. È consentito il transito ai pedoni e ai velocipedi (bi- ciclette) anche dopo il segnale. È sbagliato dire che il segnale indica la fine di un viale pedonale a fianco e parallelo ad un percorso per ciclisti. PERCORSO RISERVATO AI QUADRUPEDI DA SOMA E DA SELLA Indica un percorso o passaggio riservato solo ai quadrupedi da soma e da sella, cioè ai cavalli o ad altri quadrupedi montati. Vieta il transito a tutti i veicoli (comprese le biciclette e i veicoli a trazione animale). È sbagliato dire che il se- gnale indica la prossimità di un maneggio (luogo in cui si addestrano cavalli), la presenza di animali vaganti (figg. 26, 27) o il pericolo di probabile attraversa- mento di cavalli. FINE DEL PERCORSO RISERVATO AI QUADRUPEDI DA SOMA E DA SELLA Indica la fine di un percorso o passaggio riservato ai quadrupedi da soma e da sella, cioè ai cavalli o ad altri quadrupedi montati. Anche se il segnale indica la fine di una prescrizione, non vieta il transito ai cavalli; infatti, dopo il segnale, possono continuare a transitare i quadrupedi, insieme a tutti gli altri utenti della strada (veicoli, animali e pedoni). È sbagliato dire che il segnale indica la pros- simità di un maneggio (luogo in cui si addstrano cavalli), o la fine del pericolo di attraversamento di cavalli. ALT-DOGANA Segnala un varco doganale presso la frontiera con un paese extracomunitario, cioè non facente parte della comunità europea (CEE). Obbliga a fermarsi per il controllo doganale da parte degli agenti di dogana (anche se non si hanno og- getti o merci da dichiarare). È sbagliato dire che il segnale indica la presenza di un commissariato di polizia di frontiera. CONFINE DI STATO TRA PAESI DELLA COMUNITÀ EUROPEA Indica un valico di confine tra l'Italia ed uno Stato membro della CEE (Paese a- derente alla Comunità Economica Europea); non obbliga ad arrestarsi per il con- trollo doganale al confine di Stato. È sbagliato dire che il segnale viene posto sulla parte posteriore del veicolo, per indicare che il veicolo appartiene ad uno Stato della comunità europea. PREAVVISO DI CONFINE DI STATO TRA PAESI DELLA COMUNITÀ EUROPEA Presegnala il confine di Stato con Paese aderente alla Comunità Economica Eu- ropea (CEE) ed è quindi posto su strada o autostrada che conduce a tale confi- ne; non obbliga ad arrestarsi per il controllo doganale; sostituisce il segnale di preavviso di "Alt-Dogana", in quanto lo Stato confinante è uno Stato membro della CEE. È sbagliato dire che il segnale viene posto sulla parte posteriore del veicolo, per indicare che il veicolo appartiene ad uno Stato della comunità euro- pea. ALT-POLIZIA È un segnale mobile che viene posizionato nella vicinanza di un posto di blocco istituito da organi di polizia e ripetuto nel punto di arresto. Bisogna obbligato- riamente fermarsi anche se non viene mostrata la "paletta" (quindi non solo in caso di segnalazione da parte degli agenti). È sbagliato dire che bisogna dare la precedenza ai mezzi della polizia oppure che bisogna fermarsi al confine di Sta- to, al varco doganale o alla stazione autostradale. 28 Valerio Platia e Roberto Mastri ALT-STAZIONE Presegnala l'obbligo di arrestarsi presso gli accessi autostradali controllati (sta- zioni autostradali o caselli) per le operazioni di pagamento del pedaggio. È sba- gliato dire che il segnale indica la vicinanza di una stazione ferroviaria, un pontile d'imbarco di navi traghetto o un posto di blocco. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 29 Lezione 6. Segnali di Indicazione Esauriti i segnali di prescrizione, passiamo ai segnali di indicazione che hanno la fun- zione di fornire informazioni per individuare percorsi, strade, località, servizi, ecc. Sono tutti quadrangolari (a forma di rettangolo o quadrato) e hanno un colore di fon- do che varia in base ai seguenti criteri: Verde: nelle autostrade o nelle strade che vi conducono (Esempio: fig. 230). Blu: nelle strade extraurbane o nelle strade che vi conducono (Esempio: fig. 194). Bianco: nelle strade urbane (Esempio: fig. 174). Giallo: nei segnali temporanei per cantieri stradali (Esempio: fig. 283). Marrone: per località di interesse turistico, storico, culturale, ecologico, ecc. (Esem- pio: fig. 217). Nero: per stabilimenti industriali (Non ci sono esempi nei quiz). Arancio: per i segnali che indicano la fermata dello scuolabus (fig. 219) e un posteg- gio per taxi (fig. 272). Rosso: per il segnale che indica un dispositivo di chiamata di soccorso (fig. 220). SENSO UNICO PARALLELO Indica che la circolazione nel tratto di strada trasversale su cui è posto il segnale è a senso unico. Indica quindi l'obbligo di percorrere il tratto di strada in cui è posto (da notare che il segnale viene posizionato all'interno della strada a senso unico) secondo il senso della freccia ed il divieto di marciare in senso opposto al segnale. È sbagliato dire che dopo il segnale non si può girare né a destra né a sinistra o che si è obbligati a svoltare nel senso della freccia. SENSO UNICO FRONTALE Indica l'inizio di una strada a senso unico e quindi un senso unico frontale. Indica che la strada può essere percorsa solo nel senso indicato dal segnale e che dal senso opposto è vietato l'accesso, mentre è ammesso svoltare a destra o a sini- stra. È sbagliato dire che il segnale indica l'inizio o la fine di un senso unico al- ternato o che si ha la precedenza rispetto a chi viene in senso contrario. PREAVVISO DI DIRAMAZIONE URBANA È un segnale con funzione di preavviso di diramazione (incrocio) che consente la scelta preventiva della direzione da seguire. È un segnale di preavviso urbano che indica due determinate destinazioni: si deve proseguire diritto per andare a Milano e svoltare a destra per il centro cittadino. È sbagliato dire che il segnale indica la fine del doppio senso di circolazione e l'inizio del senso unico, di svolta- re a destra per raggiungere il centro storico-sportivo o l'obbligo di proseguire di- ritto. SEGNALE DI PREAVVISO DI INTERSEZIONE URBANA Preavvisa un incrocio urbano indicando i luoghi raggiungibili dall'incrocio: indica di proseguire diritto per uscire dal centro abitato o per raggiungere Napoli e pre- avvisa la svolta a destra per raggiungere il centro della città o la stazione ferro- viaria (e non una stazione di servizio). È sbagliato dire che il segnale indica una strada urbana a senso unico, che è posto sempre su strade urbane a due o più corsie per senso di marcia o che preavvisa la presenza di più incroci urbani rav- vicinati (a breve distanza). 30 Valerio Platia e Roberto Mastri SEGNALE DI PREAVVISO DI INTERSEZIONI RAVVICINATE URBANE Indica la presenza di due incroci successivi ravvicinati (a breve distanza): al pri- mo incrocio è vietato svoltare a sinistra (per la presenza del segnale "Senso Vie- tato") e si svolta a destra per via Gemona; al secondo incrocio (in fondo) si svol- ta a destra per il centro della città e per Trieste mentre si svolta a sinistra per l'ospedale o per l'Austria. È sbagliato dire che il segnale serve per preselezionare il traffico (non è un segnale di preselezione, fig. 172, ma di preavviso), che può essere posto sulle tangenziali urbane obbligando a svoltare a destra all'incrocio (non obbliga a seguire nessuna direzione), che indica un tratto di strada princi- pale che incrocia strade secondarie, o che indica l'interruzione del traffico tra i due incroci o il divieto di accesso tra i due incroci. SEGNALE DI PREAVVISO DI INTERSEZIONE URBANA CON ROTATORIA È un preavviso di incrocio urbano regolato con circolazione rotatoria; contiene lo schema della rotatoria e riporta i nomi delle località raggiungibili. Bisogna svolta- re: subito a destra (cioè alla prima traversa) per raggiungere Forlì; a destra alla seconda traversa per raggiungere la tangenziale; a destra alla terza traversa per il centro della città. È sbagliato dire che il segnale è di preselezione urbana, fig. 172, (infatti è un segnale di preavviso) o che indica una rotatoria senza uscita. SEGNALE DI PREAVVISO DI INTERSEZIONE URBANA, CON DIVIETO DI TRANSI- TO PER UNA CATEGORIA DI VEICOLI SU UN RAMO DELL'INTERSEZIONE È un preavviso di incrocio urbano con limitazione di transito; preavvisa una limi- tazione di transito sulla strada diretta a Pescara. Vieta agli autocarri di massa superiore a 3,5 t. di proseguire diritto per il centro di Avezzano (quindi non vale per tutti gli autocarri); consente agli autobus e alle autovetture di continuare di- ritto; preavvisa di svoltare a sinistra all'incrocio urbano per raggiungere l'auto- strada Roma-L'Aquila. È sbagliato dire che il segnale è un segnale di corsia o di direzione su tangenziale urbana (infatti è di preavviso e non è posto su tangen- ziale), oppure che è sempre posto sulle carreggiate divise in due o più corsie. SEGNALE DI PREAVVISO DI INTERSEZIONE EXTRAURBANA CON PASSAGGIO A LIVELLO SU UN RAMO DELL'INTERSEZIONE Preavvisa un incrocio su strada extraurbana (fondo blu); indica la presenza di un passaggio a livello sul ramo destro dell'incrocio (e non di una stazione ferrovia- ria) e indica quindi a chi svolta a destra il possibile attraversamento di treni. Preavvisa la svolta a destra per S. Giovanni, di svoltare a sinistra per località tu- ristica (segnale di colore marrone), di proseguire diritto per raggiungere Porto Torres. È sbagliato dire che è un segnale di preselezione (fig. 171) o di corsia (infatti è un segnale di preavviso). PREAVVISO DI DIRAMAZIONE AUTOSTRADALE È un segnale con funzione di preavviso di diramazione che consente la scelta preventiva della direzione da seguire. È un segnale di preavviso autostradale che indica due determinate destinazioni; si deve proseguire diritto per andare a Bo- logna e svoltare a sinistra per l'aeroporto di Linate. SEGNALE DI PRESELEZIONE EXTRAURBANO È un segnale di preselezione su strada extraurbana suddivisa in due corsie; pre- avvisa una zona di preselezione con destinazioni diverse; indica le destinazioni delle corsie di canalizzazione (fig. 568); consente la scelta preventiva della dire- zione che il conducente intende prendere. Indica al conducente diretto a Bari di disporsi sulla corsia di sinistra; indica al conducente diretto a Pescara di disporsi sulla corsia di destra. Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 31 SEGNALE DI PRESELEZIONE URBANO Viene posto in sostituzione del segnale di preavviso di incrocio e indica una pre- selezione di canalizzazione urbana; nelle strade urbane a più corsie consente di predisporsi nelle corsie di canalizzazione (fig. 574); consente la scelta preventiva della corsia da occupare in relazione alla propria destinazione. Indica ai condu- centi diretti al centro della città di occupare la corsia di destra, ai conducenti di- retti a Terni di predisporsi nella corsia di sinistra. PROGRESSIVA DISTANZIOMETRICA AUTOSTRADALE È un segnale di indicazione posto lungo un'autostrada: nella parte sinistra se- gnala la distanza progressiva dalla località di origine dell'autostrada (cioè che ci troviamo al chilometro 54 dal punto d'inizio dell'autostrada), nella parte destra segnala la distanza dell'uscita per la località indicata (cioè che mancano 4 km per arrivare al casello di uscita per Piacenza). È sbagliato dire che è un segnale di direzione (fig. 198) o di località (fig. 207), che nella parte sinistra identifica la strada (fig. 200), oppure che nella parte destra segnala la distanza già percorsa dalla località indicata (i quattro chilometri invece sono ancora da percorrere). SEGNALE DI ITINERARIO EXTRAURBANO Posto su autostrade o su strade extraurbane principali indica la distanza che se- para il segnale dalla prossima uscita (nell'esempio: lo svincolo Frosinone è a 500 m.) e le località raggiungibili dall'uscita stessa. Le località turistiche sono indicati su fondo marrone. È sbagliato dire che il segnale viene posto ai confini della pro- vincia per indicare l'uscita territoriale dal comune di Frosinone o che le località indicate si possono raggiungere continuando a percorrere l'autostrada (indica in- vece itinerari extraurbani raggiungibili uscendo dall'autostrada), oppure che indi- ca le località prossime con la relativa distanza in metri (infatti a 500 m. non si trovano tutte le località indicate, ma solo l'uscita dall'autostrada), o che prese- gnala in autostrada le progressive diramazioni. INIZIO CENTRO ABITATO Indica l'inizio di un centro abitato e quindi identifica la località raggiunta; è posto all'inizio del centro abitato lungo tutte le strade d'ingresso alla località segnalata. Ha valore per segnalare l'inizio del limite massimo di velocità di 50 km/h e per segnalare l'inizio del divieto di usare segnalazioni acustiche. Barrato trasversal- mente in rosso indica la fine del centro abitato (fig. 183). È sbagliato dire che il segnale indica i confini territoriali della provincia o l'inizio del territorio provincia- le, la direzione da seguire per raggiungere Taranto (quando lo si incontra già siamo entrati nella località indicata) o che può essere integrato con il pannello integrativo "Fine" di fig. 130 (in quanto per indicare la fine del centro abitato e- siste l'apposito segnale di fig. 183). FINE CENTRO ABITATO Indica la fine del centro abitato e quindi anche la fine del limite massimo di velo- cità di 50 km/h e del divieto di segnalazioni acustiche. Nel pannello blu vengono indicate: nella prima riga in alto il prossimo centro abitato (nell'esempio, S. Ce- sareo a 7 km), nelle righe sottostanti le località successive più importanti, con le rispettive distanze chilometriche. È sbagliato dire che il segnale indica un comu- ne denuclearizzato, cioè che ha rifiutato il deposito di armi nucleari, o che viene installato prima di ogni uscita da una strada extraurbana principale (si trova in- vece prima dell'uscita da una località). 32 Valerio Platia e Roberto Mastri SEGNALE DI CONFERMA AUTOSTRADALE Posto su un'autostrada, riporta le località con le relative distanze chilometriche in ordine di raggiungimento lungo l'itinerario. Se il colore di fondo è blu, indica che si percorre una strada extraurbana. È sbagliato dire che le località sono rag- giungibili (tutte) dal prossimo casello d'uscita, o che preavvisa diramazioni auto- stradali con le relative distanze chilometriche (il segnale non è di diramazione fig. 173, ma di conferma autostradale); così come, in autostrada, non indica i chilometri percorsi dalla località indicata, ma i chilometri ancora da percorrere. SEGNALE DI IDENTIFICAZIONE ITINERARIO INTERNAZIONALE Posto su strade di importanza (rilevanza) internazionale, identifica un itinerario internazionale europeo (in questo caso l'itinerario internazionale n. 55); infatti riporta il numero della classificazione internazionale della strada. Può integrare un segnale di preavviso di bivio stradale (fig. 168). È sbagliato dire che il segna- le identifica le strade extraurbane in generale, che indica l'uscita autostradale n. 55 o che viene posto al confine tra Stati. SEGNALE DI IDENTIFICAZIONE AUTOSTRADA Identifica un'autostrada (in questo caso, l'autostrada n. 25) e, con freccia, può indicare la direzione per il casello di entrata. Può integrare (completare) od esse- re incluso in un segnale di conferma autostradale (fig. 184), di preavviso di di- ramazione autostradale (fig. 173) o di preselezione per bivio autostradale (fig. 172). È sbagliato dire che il segnale indica la distanza dal prossimo casello (pro- gressiva chilometrica), il numero della prossima uscita autostradale o un itinera- rio internazionale. SEGNALE DI IDENTIFICAZIONE STRADA STATALE Il segnale identifica il tipo di strada percorsa. In questo caso, indica che la strada su cui viaggiamo è una strada statale e, precisamente, la strada statale n. 2. Può integrare un segnale di direzione (fig. 198). È sbagliato dire che il segnale indica il numero di una strada di scorrimento o la fine di una strada statale. SEGNALE DI IDENTIFICAZIONE STRADA COMUNALE Identifica il tipo di strada percorsa (in questo caso, la strada comunale n. 19) e può quindi trovarsi in un tratto di strada che collega il comune ad una frazione. Può essere utilizzato ad integrazione di segnali di direzione (fig. 198). È sbaglia- to dire che il segnale si può trovare all'inizio di una strada di campagna, a di- ciannove chilometri dalla stazione dei carabinieri o per segnalare una strada a due carreggiate separate. AREA PEDONALE Indica l'inizio di una zona destinata al transito dei pedoni. Nel pannello integrati- vo (aggiuntivo) contiene particolari limitazioni (orarie) o eccezioni (categorie au- torizzate alla circolazione). In questo caso è consentito il transito ai veicoli di persone invalide, a Polizia, ambulanza e Vigili del Fuoco (solo se in servizio ur- gente di emergenza) e ai veicoli per il carico e lo scarico merci. Lo stesso segna- le barrato da una striscia trasversale rossa indica la fine dell'area pedonale (dove però possono continuare ancora a transitare i pedoni, insieme a tutti gli altri u- tenti della strada). È sbagliato dire che il segnale indica una pista obbligatoria per i pedoni o itinerari per escursioni turistiche (fig. 268). Manuale di teoria per le patenti A1 A e B 33 ZONA A TRAFFICO LIMITATO Indica l'inizio di un'area in cui l'accesso e la circolazione dei veicoli possono esse- re limitate nel tempo e/o a particolari categorie di veicoli. Nel pannello integrati- vo (aggiuntivo) sono indicate le limitazioni (orarie) od eccezioni (categorie auto- rizzate alla circolazione). In questo caso è consentito il transito solo ai veicoli di persone invalide, a Polizia, ambulanza e Vigili del Fuoco (se in servizio urgente di emergenza) e ai veicoli per il carico e lo scarico merci (solo in determinate ore). TRANSITABILITÀ (PASSO APERTO CON OBBLIGO DI CATENE O PNEUMATICI DA NEVE) Presegnala lo stato temporaneo della transitabilità invernale su strade di monta- gna ed è impiegato quando è necessario imporre limitazioni di transito sulla strada. Presegnala pertanto limitazioni di percorribilità sull'itinerario indicato, cioè che la strada si può percorrere solo con catene montate o con pneumatici da neve. È posto all'inizio ed alle intersezioni (incroci) lungo il percorso in salita ed indica che è possibile raggiungere il passo dello Stelvio. TRANSITABILITÀ (TRATTO TERMINALE DELLA STRADA O PASSO CHIUSO) Presegnala lo stato temporaneo della transitabilità invernale su strade di monta- gna ed è usato per indicare limitazioni di transito (non si può procedere oltre la località indicata nell'ultimo spazio). Raccomanda (quindi non obbliga) l'uso delle catene o di pneumatici da neve fino a Trafoi. Senza indicazioni nei due spazi in- feriori, indica che la strada non è transitabile (fig. 191). È sbagliato dire che è vietato proseguire oltre il segnale (infatti dal punto in cui si trova installato il se- gnale e fino a Trafoi si può procedere). INIZIO STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE Presegnala l'ingresso in una strada extraurbana principale (cioè in una strada a carreggiate separate) mentre se barrato da una striscia trasversale rossa ne in- dica la fine. Se di colore verde indica l'inizio di un'autostrada. Può trovarsi in formato ridotto (piccolo) sui segnali di preavviso (fig. 169) o di preselezione (fig. 172). È sbagliato dire che il segnale indica la presenza di un cavalcavia per effet- tuare l'inversione di marcia (fig. 239), l'inizio di un lungo rettilineo, che la circo- lazione avviene per file parallele o come devono essere utilizzate le corsie su strada a carreggiate separate fig. 242 (cioè quale corsia devono occupare le au- tovetture e quale gli autocarri). INVERSIONE DI MARCIA Indica la presenza di una struttura (cavalcavia o sottopassaggio) che consente di invertire il senso di marcia e tornare indietro su strada a carreggiate separate. Se posto sulle autostrade deve essere a fondo verde. È sbagliato dire che il se- gnale indica l'inizio di una strada extraurbana principale (fig. 194), un itinerario preferenziale (una strada alternativa o diversa per raggiungere una determinata località), che si riferisce solo ai veicoli a motore (si riferisce a tutti i veicoli, com- presi quelli senza motore), o che consente l'inversione del senso di marcia dove lo spartitraffico è interrotto (per tornare indietro bisogna invece utilizzare il ca- valcavia o il sottopassaggio). LIMITI DI VELOCITÀ GENERALI È posto in prossimità delle frontiere nazionali ed indica i limiti di velocità generali massimi in Italia: 50 km/h su strade urbane; 90 km/h su strade extraurbane se- condarie; 110 km/h su strade extraurbane principali (ad esempio: superstrade, scorrimenti veloci); 130 km/h su autostrade. È sbagliato dire che il segnale indi- ca i limiti di velocità per tutti gli autocarri, oppure che si trova all'inizio delle aree metropolitane o delle grandi città. 34 Valerio Plat

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