Coming Out in Adolescence (PDF)

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Università Mercatorum

Filippo Petruccelli

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coming out adolescence sexual identity social psychology

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"Coming out in Adolescence" explores the complexities of coming out for young people, examining the process, potential challenges, and importance of social support from the perspective of the author, Filippo Petruccelli. The document details how the process of self-discovery and coming to terms with one's sexual identity plays a crucial role in an individuals’ development. The text also dives into the challenges and risks involved when facing opposition or discrimination during this crucial life stage

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Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti...

Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 1 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Indice 1. LA PRESA DI COSCIENZA DEL GIOVANE OMOSESSUALE..................................................................... 3 2. IL COMING OUT....................................................................................................................................... 5 3. IL COMING OUT IN FAMIGLIA................................................................................................................ 8 4. LO STIGMA SESSUALE INTERIORIZZATO................................................................................................ 11 BIBLIOGRAFIA................................................................................................................................................. 13 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 2 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute 1. La presa di coscienza del giovane omosessuale In adolescenza, la formazione della propria identità sessuale è un momento delicato, un procedimento che prevede una profonda analisi di sé stessi in relazione alle proprie esperienze, alle relazioni con gli altri e ai propri desideri. Generalmente, l’adolescenza è già biologicamente ed emotivamente un momento di passaggio e di crescita, con conflitti interni ed esterni, che vanno dallo scoprire e costruire la propria identità, fino ai rapporti con i genitori, con la scuola e con l’altro. Quando si parla di adolescenti omosessuali, o che hanno dubbi rispetto alla loro identità, il periodo adolescenziale diventa una vera e propria battaglia, in continua evoluzione con sé stessi e con le richieste del mondo esterno, che spesso esigono l’omologazione agli stereotipi conosciuti per poter essere accettati. Nel momento in cui tuttavia, attraverso un’analisi approfondita e sincera dei propri bisogni e dei propri desideri, l’adolescente riuscisse, con o senza l’aiuto di persone esterne, a comprendere che il proprio orientamento non aderisce allo stereotipo dell’eterosessualità tout court, inizia allora un processo di presa di coscienza che culmina con la realizzazione di essere omosessuale (Cass, 1979; Troiden, 1989). Questo processo rappresenta uno degli step più delicati nella crescita della persona, perché è costellato da una serie di sentimenti, positivi e negativi, che influiscono profondamente sullo sviluppo, sulle scelte e sulle modalità relazionali della persona, che non sempre ha la possibilità di “essere veramente sé stesso”. Questo significa che anche qualora il processo di accettazione delle proprie caratteristiche da parte dell’individuo si risolvesse con successo, non è detto che l’ambiente circostante rispetti le scelte e le peculiarità della persona: l’idea delle reazioni degli altri, del loro rifiuto, di essere emarginati, insultati, bullizzati, emotivamente e psicologicamente violentati sono le paure più frequenti tra i giovani omosessuali, che scelgono, di conseguenza, di mantenere la loro omosessualità segreta agli altri. Non è detto quindi, che non appena la presa di coscienza del proprio stato sia completa e sicura, che la persona riveli queste “nuove” parti di sé agli altri, e le conseguenze di questo gesto possono essere deleterie, sia da un punto di vista emotivo che psicologico. Il processo di Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 3 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute costruzione di un’identità sessuale positiva, passa quindi dall’accettazione da parte degli altri, di ciò che si è e di come si vorrebbe essere riconosciuti: il riconoscimento da parte degli altri parte da un primo passo, che prevede lo svelamento del proprio segreto, ovvero il “coming out” (R. Baiocco et al., 2014; Roberto Baiocco, Laghi, Di Pomponio, & Nigito, 2012). Breve storia del coming out L’idea del coming out fu introdotta nel 1869 dall’omosessuale tedesco Karl Heinrich Ulrichs, un pioniere del movimento per i diritti di gay, lesbiche e transgender. Egli vedeva il coming out come un mezzo di emancipazione e l’invisibilità come un ostacolo nel cambiare l’opinione pubblica, per cui esortava altri omosessuali ad “uscire allo scoperto”. Successivamente nel 1914 è Magnus Hirschfeld a trattare nuovamente l’argomento nella sua opera “The homosexuality of men and women”, discutendo le potenzialità legali e sociali di diverse migliaia di persone che dichiarassero la propria omosessualità alla polizia, in modo da poter influenzare legislatori e opinione pubblica. A seguire, nei vari anni, diverse personalità pubbliche fecero coming out, contribuendo alla diffusione di un’idea di omosessualità non più vista come punibile di reato ma come una alternativa all’orientamento eterosessuale. Oggi le persone omosessuali, bisessuali e transgender sono molto libere nell’espressione della propria sessualità, soprattutto nei paesi occidentali più avanzati. La maggior parte di queste persone, infatti, ritiene nociva la pratica di nascondersi, con effetti negativi sulla salute e sulla stabilità. Il coming out nella comunità omosessuale è visto come politicamente sano, quasi come un dovere o una necessità, argomentando che più le persone gay sono visibili, più è difficile per loro essere oppressi da moralisti e bigotti. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 4 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute 2. Il coming out L’espressione coming out è usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. L’espressione deriva dalla frase inglese “coming put of the closet”, letteralmente traducibile come “uscire dal ripostiglio” o “uscire dal nascondiglio”, ma che indica “uscire allo scoperto”. In italiano viene resa attraverso il verbo “dichiararsi”, e indica una scelta deliberata spesso confusa con outing, che indica invece l’esposizione dell’omosessualità di qualcuno da parte di terze persone senza il consenso della persona interessata. Il processo di coming out è un momento importante di transizione nello sviluppo dell’identità nei giovani gay e lesbiche. Secondo Erikson, infatti, prevede nel suo modello di sviluppo psico-sessuale, alcuni compiti evolutivi che devono essere compiuti dagli adolescenti per formare una personalità positiva e sana. Questo modello ad otto passi, prevede il superamento di ostacoli, che implicano fiducia, differenziazione, autonomia, e la gestione di paure, dubbi e conflitti all’interno della famiglia e nei contesti sociali (Eagle, 1997; Erikson, 1968; Marcia, 2002). Di conseguenza, il coming out per i giovani LGB (lesbiche, gay e bisessuali) può essere assimilato ad uno di questi passaggi, poiché è un evento che promuove la crescita ed è fondamentale per la conoscenza e l’affermazione di sé stessi e l’autostima. La prima fase del processo riguarda il momento in cui un individuo si rende conto di avere sentimenti e desideri sessuali per persone dello stesso sesso, oppure di avere un’identità di genere psichica non corrispondente a quella fisica. L’acquisizione di consapevolezza e l’accettazione di questi aspetti come parte integrante della propria personalità potano anche una forte carica emotiva e possono essere fonte di stress. L’individuo si mette, o rimette, in discussione; in relazione con la società in cui si trova, che più essere più o meno legata ai canoni di eteronormatività, lo stress può essere più o meno intenso. Rivelare agli altri il proprio orientamento sessuale serve a promuovere l’integrazione del proprio sé, aumentare e fortificare le proprie competenze personali, e rappresenta un passo Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 5 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute fondamentale per l’accettazione di sé stessi e degli altri (Ash & Mackereth, 2013; Henry, 2013; Lynch & Murray, 2000; R. R. Troiden, 1988; Vaughan & Waehler, 2009). Il coming out, per chi lo vive, è un processo generalmente mai concluso, poiché nella vita si conoscono sempre nuove persone e, in una società che considera l’eterosessualità come la “norma” e l’omosessualità come una condizione di diversità, ogni volta deve decidere se, come e quando esplicitare la propria condizione. Il coming out può essere un momento di crescita positivo quando avviene in un contesto sociale di profondo e sincero supporto ed è accolto con sentimenti positivi dalla famiglia e dagli amici. Infatti, il supporto sociale e familiare sono uno degli aspetti principali che fungono da fattori di protezione nei confronti del malessere e delle difficoltà psicologhe. Il coming out verso la società può avvenire in un qualsiasi momento della vita dell’individuo, ovvero quando lo stesso si sente pronto o ne sente la necessità. Non esiste un’età del coming out, il quale può avvenire nell’infanzia, nell’adolescenza o in età adulta ed ogni periodo della vita dell’individuo presenta problemi e caratteristiche proprie. Nell’infanzia il problema più grande è sicuramente la mancanza di mezzi psichici per affrontare la situazione e generalmente mancano i mezzi di paragone. Durante l’adolescenza l’individuo ha più mezzi psichici per affrontare la situazione, ma è anche un periodo molto confuso della vita, in cui si va incontro a grandi cambiamenti, sia fisici che psicologico e sociali. Nell’età adulta il coming out può essere per certi versi più facile, in quanto l’individuo è generalmente psicologicamente più forte e le motivazioni hanno più spesso a che fare con il vissuto dell’individuo. Rivelare agli altri il proprio orientamento omosessuale, tuttavia, è uno dei passi più temuti e difficili che un giovane gay o una giovane lesbica possano fare, a causa, appunto della disapprovazione e del rifiuto che le figure di riferimento possono mostrare (Corrigan & Matthews, 2003; Heatherington & Lavner, 2008; Henry, 2013; Legate, Ryan, & Weinstein, 2012). Questo passaggio, quindi, può contribuire a fortificare il senso di sé nelle minoranze sessuali, farli sentire partecipi nella comunità e rendere l’appartenenza a questa minoranza meno problematica. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 6 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Secondo diversi autori, questo genere di evento, particolarmente stressate, viene fatto in diverse condizioni, a seconda delle relazioni che il giovane intraprende nel corso della vita. Molti infatti scelgono di effettuare il coming out prima con gli amici (Roberto Baiocco, Laghi, et al., 2012), soprattutto se già appartenenti alla comunità LGB, oppure tramite internet, che rappresenta un tentativo di esprimersi attraverso l’anonimato, e di minimizzare le conseguenze rispetto ad eventuali rifiuti (Gorkemli, 2012; McKenna & Bargh, 2006; Thomas, Ross, & Harris, 2007). Le comunità online rappresentano un luogo sicuro, dove poter sperimentare la propria sessualità, attraverso le proprie inclinazioni e i propri bisogni, restando tuttavia protetti dalla privacy, dall’anonimato, e confinando esperienze negative nel virtuale, una sorta di palestra per poter poi esprimere sé stessi nel mondo reale, in modo più consapevole e preparato. Il terzo luogo è la famiglia dove, tuttavia, non sempre lo svelamento della propria identità sessuale viene percepito come un evento positivo. Se non sono in possesso di determinate caratteristiche, i genitori spesso possono ostacolare il processo di crescita dei giovani omosessuali, attraverso la rabbia e il rifiuto per un evento non previsto, che va di fatto a minare la sicurezza parentale. Infatti, nonostante il coming out sia un passo cruciale e fondamentale della vita dell’adolescente omosessuale, non è privo di rischi quali il rifiuto, il bullismo, discriminazione e pregiudizi (Roberto Baiocco, Ioverno, et al., 2014a; Roberto Baiocco, Santamaria, et al., 2015; Roberto Baiocco, Nardelli, Pezzuti, & Lingiardi, 2013; Lingiardi, Baiocco, & Nardelli, 2012). Questi aspetti possono essere definiti “stressors” che vanno ad influenzare negativamente il benessere psico-fisico della persona e a pregiudicare ogni azione futura. All’interno delle relazioni familiari quindi, il coming out può essere fonte di conflitti intrafamiliari, e può esacerbare conflitti già presenti nella coppia ed influire sulla stabilità della famiglia. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 7 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute 3. Il coming out in famiglia Alla luce di questi aspetti, si può affermare che una famiglia forte e coesa, in grado di mostrare risorse cognitive adeguate per gestire situazioni stressanti, possa in qualche modo fornire un ambiente sufficientemente supportivo per l’adolescente LGB che decide di aprirsi rispetto alla propria sessualità. La maggior parte dei giovani LGB tuttavia, non sempre ha accesso a modelli positivi (la maggior parte delle volte difficilmente i ragazzi LGB avranno genitori LGB), è le loro famiglie possono ripudiare il loro orientamento sessuale. Nel contesto americano, le ricerche indicano che il 52% dei genitori inizialmente reagiscono in maniera negativa al coming out dei figli. Le conseguenze negative di questo rifiuto da parte dei genitori possono variare, andando da sintomi depressivi, un’identità LGB negativa, l’uso e l’abuso di sostanze e, in casi estremi ma ormai troppo frequenti, il suicidio. D’altra parte, una famiglia supportive e un clima familiare positivo, si associano ricadute positive sulla vita del giovane adolescente, che diventerà un adulto con una personalità sana, mostrerà bassi livelli di stigmatizzazione, depressione ed ideazione suicidaria, e alti livelli, invece, di supporto sociale ed autostima. In Italia, la cultura di riferimento è orientata alla famiglia, e gli adolescenti e i giovani adulti tendono a rimanere invischiati con la loro famiglia di origine più a lungo che negli altri paesi europei ( Baiocco et al., 2013). Gli uomini LGB in Italia, devono frequentemente rapportarsi con un largo numero di pregiudizi e bias, e un altissimo livello di segregazione di genere, che influenza la loro vita quotidiana. La letteratura scientifica nel nostro paese ha mostrato come vi siano pericolosamente alti livelli di stigma sessuale interiorizzato nei gay e nelle lesbiche adolescenti e adulti nel nostro paese. Alla luce di questo, una famiglia supportiva diventa estremamente significativa, dal momento che la cultura italiana è caratterizzata da profondi livelli di segregazione e stereotipi legati al genere. Il diffuso eterosessismo stabilisce che l’unico orientamento normalmente accettabile è quello eterosessuale e i comportamenti sessuali ad esso connessi (Herek, Cogan, & Gillis, 2002; Herek, Gillis, & Cogan, 2009b). Nel nostro paese, gli adolescenti e i giovani adulti omosessuali incontrano grandi difficoltà e possono quindi essere spaventanti nel rivelare il loro Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 8 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute orientamento sessuale, a causa degli effetti sociali e familiari indesiderati, come il rifiuto, l’allontanamento, l’esclusione sociale e l’isolamento. Il rifiuto da parte della famiglia al momento del coming out è un forte evento negativo che influenza tutti gli aspetti della vita di un adolescente ed è cruciale per comprendere come questo rifiuto viene elicitato e come supportare genitori, figli e famiglia, nei momenti successivi al coming out. Questo processo è ben descritto dalla Family Stress Theory (Patterson, 2000), sviluppata con il preciso scopo di comprendere come e quando gli eventi negativi stressanti possano influenzare il benessere della famiglia, e abbiamo già sottolineato che il coming out è proprio uno di questi eventi. Secondo questa teoria, la reazione parentale e familiare al coming out è il risultato di tre principali elementi: le capacità e le competenze relazionali della famiglia, le credenze dei membri della famiglia rispetto ai significati degli eventi stressanti e la quantità di questi eventi che minano o hanno minato la stabilità della famiglia (Willoughby, 2009; Willoughby, Malik, & Lindahl, 2006). Le risorse basate sulla famiglia, come coesione, adattabilità e flessibilità possono rappresentare dei validi predittori per comprendere come la famiglia reagirà o potrà reagire allo svelamento dell’orientamento omosessuale dei figli (R. Baiocco et al., 2014; Roberto Baiocco, Marasco, Astuto, & Lonigro, 2012; Carnelley, Hepper, Hicks, & Turner, 2011; Willoughby, 2009). La letteratura sottolinea come le famiglie con adeguate capacità relazionali, abilità di coping e alti livelli di resilienza, spesso affrontino gli eventi negativi con modalità supportive, come ad esempio il mostrare reazioni positive ed accoglienti nei confronti dei comportamenti dei figli (Willoughby et al., 2006). Essendo quindi un compito evolutivo fondamentale, nonostante tutti i rischi che abbiamo fino ad ora elencato, sono comunque molti i ragazzi che decidono di svelare il proprio orientamento ai genitori (LaSala, 2000; Savin-Williams, 2001; Savin-Williams & Ream, 2003), anche rischiando la disapprovazione e il rifiuto. Una serie di studi (D’augelli & Grossman, 2001; Savin-Williams & Ream, 2003) hanno esaminato la reazione iniziale dei genitori, sottolineando la rilevanza delle seguenti variabili per poter predire tale reazione: età dei genitori (genitori più anziani reagiranno in maniera peggiore); bassi livelli di educazione scolastica (Ben-Ari, 1995); l’appartenenza ad associazioni religione tradizionali (Schope, 2002); idee tradizionali e conservative rispetto alla famiglia e al Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 9 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute matrimonio (Cramer & Roach, 1988). Oltre a questi fattori, il coming out è influenzato dal significato che ogni membro della famiglia da rispetto allo svelamento: questo processo include non solo credenze religiose, ideologie politiche, ma anche aspetti culturali ed educativi (Newman & Muzzonigro, 1993). Se uno o entrambi i genitori è ancorato a pregiudizi o pensieri negativi e valori negativi rispetto all’omosessualità, allora essi saranno comunque disgustati e delusi dal coming out dei figli (Cramer & Roach, 1988). La letteratura indica che padri e madri possono reagine in maniera differente al coming out dei loro figli (Armesto & Weisman, 2001; Boxer, Cook, & Herdt, 1989, 1999; Maguen, Floyd, Bakeman, & Armistead, 2002). Alcuni studi quindi hanno mostrato che i figli credono che le madri rispondano peggio dei padri, mostrano grande preoccupazione e mostrando altissimi livelli di rabbia e senso di colpa rispetto ai padri (Willoughby et al., 2006). Rispetto invece alle differenze per quanto riguarda il genere, i ragazzi gay ricevono reazioni molto più negative rispetto alle loro pari lesbiche (Conley, 2011), inoltre in riferimento alle caratteristiche dei ragazzi e non dei genitori, alcuni studi hanno mostrato che la reazione era più negativa quando il genere del figlio era lo stesso del genitore, e ancora più negativo per gli adolescenti più giovani che per i post-adolescenti (LaSala, 2000). Nel nostro paese tuttavia, gli aspetti che maggiormente influiscono sul coming out riguardano i genitori stessi: il fatto di appartenere ad una corrente politica di destra e il fatto di appartenere e professare in maniera molto partecipativa la confessione religiosa cattolica influenzano negativamente la reazione al coming out dei figli (Baiocco, Fontanesi, et al., 2014, 2015). Gli aspetti legati alla famiglia, quindi, sono fondamentali per quanto riguarda un corretto sviluppo della personalità e dell’identità sessuale del giovane adolescente, che vede nel coming out una modalità per poter crescere e raccontarsi e vivere in maniera sincera ed unica la propria vita. Tuttavia, come ampiamente descritto, vi sono una serie di pericoli che possono influenzare negativamente il benessere di chi decide di svelare all’altro il proprio orientamento omosessuale, e il primo tra tutti, strettamente legato al rifiuto da parte dell’altro e alla conclusione di appartenere ad una minoranza è lo stigma sessuale interiorizzato. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 10 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute 4. Lo stigma sessuale interiorizzato Il concetto di stigma interiorizzato, analogamente con quello di razzismo interiorizzato, è la conseguenza di danni psicologici causati dai fenomeni sociali. E’ definibile come la svalutazione, la vergogna, la segretezza e la rinuncia innescata dall’applicazione di stereotipi negativi a sé stessi (Amadio, 2006; Amadio & Chung, 2004; Pistella, Salvati, Ioverno, Laghi, & Baiocco, 2016). Quando si tratta tutta via dello stigma sessuale interiorizzato entrano in ballo altri fattori: innanzi tutto, a differenza del colore della propria pelle, lo stigma sessuale viene vissuto come qualcosa di personale ed interiore, e difficilmente gli altri, non sapendo della situazione, potranno esercitare comportamenti di aiuto o sostegno. In secondo luogo, l’omosessualità viene vissuta dalla società come una malattia oppure come una scelta di vita depravata, e di conseguenza chi ne è “affetto” non è degno del rispetto dell’altro. Questo senso di rifiuto, di inadeguatezza, aumenta tanto più aumentano i contatti e le esperienze con persone che rifiutano e rigettano la persona dopo aver scoperto della sua omosessualità (Roberto Baiocco, Ioverno, et al., 2014b; Roberto Baiocco, Laghi, et al., 2012). Più le persone che allontanano sono amici o persone in cui si ha fiducia, più lo stigma sessuale aumenta, il culmine avviene con il coming out in famiglia e con un eventuale rigetto e rifiuto da parte dei genitori. L’idea di essere malati, fuori luogo, inadatti alla società, genera un senso di profondo dubbio e paura, la persona si convince di avere un problema, che però non può risolvere. Di conseguenza verranno messi in atto dei comportamenti per alleviare il senso di colpa e di vergogna generato dallo stigma, come ad esempio l’abuso di alcol e droghe, l’abuso di medicinali, l’autolesionismo e, in casi estremi, il suicidio (Baiocco, Ioverno, et al., 2014a; Baiocco, D’Alessio, & Laghi, 2010; Verrastro et al., 2016). Inoltre, l’insorgenza di disturbi mentali, problematiche emotive e disturbi dell’umore come depressione, fobia sociale, ansia, disturbi da stress post traumatico, possono verificarsi nel momenti in cui lo stigma sessuale raggiunge livelli tali che la persona non è più in grado di mediare tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere (Herek, Gillis, & Cogan, 2009a; Wainberg et al., 2016). Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 11 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Lo stigma sessuale interiorizzato, o omofobia interiorizzata, quindi è sintomo del rifiuto di sé stesso e di una serie di coming out che non sono stati accettati da parte delle figure di riferimento, ma non solo. Anche l’appartenere ad una confessione religiosa che è contro l’omosessualità e avere valori tradizionali profondi può creare confusione e dubbi, e la persona si convince di essere malata, rifiutando il proprio orientamento (Morandini, Blaszczynski, Daniel, Godwin, & Dar-Nimrod, 2017; Puckett & Levitt, 2015). Le metodologie per rimediare a queste situazioni possono essere estreme, come terapie riparative (Nicolosi, 1991), oppure fingere per tutta la vita di essere ciò che non si è, con grandi ripercussioni sul benessere e sullo sviluppo della personalità della persona. Tuttavia, nonostante i rischi rispetto al coming out, molti adolescenti continuano a farlo, poiché è un passaggio fondamentale nella vita di ogni omosessuale, e alla luce di quanto descritto in questo paragrafo, insegnanti e genitori dovrebbero minimizzare gli outcome negativi, proponendo a studenti e figli un ambiente accogliente, caloroso e privo di pregiudizi in cui potersi aprire e raccontarsi senza problemi o difficoltà. Psicologi ed educatori dovrebbero attuare programmi di intervento e prevenzione nelle scuole per poter sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti rispetto allo stigma sessuale interiorizzato e il bullismo di genere: una problematica presente su tutto il territorio che vede come vittima giovani e giovanissimi omosessuali, o ragazzi che non aderiscono, con il loro aspetto o con il loro comportamento agli stereotipi di genere, e di conseguenza diventano bersaglio di prese in giro e commenti che possono minare nel profondo il benessere psico-fisico. Attenzione! 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Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633). 13 di 21 Filippo Petruccelli - Il coming out in adolescenza e i rischi per la salute Out and Family Functioning in a Sample of Lesbian and Gay Young Adults. Journal of Child and Family Studies, 1–11. http://doi.org/10.1007/s10826-014- 9954-z Baiocco, R., Fontanesi, L., Santamaria, F., Ioverno, S., Marasco, B., Baumgartner, E., … Laghi, F. (2015). Negative Parental Responses to Coming Out and Family Functioning in a Sample of Lesbian and Gay Young Adults. Journal of Child and Family Studies, 24(5), 1490–1500. http://doi.org/10.1007/s10826-014-9954-z Baiocco, R., Ioverno, S., Cerutti, R., Santamaria, F., Fontanesi, L., Lingiardi, V., … Laghi, F. (2014a). Suicidal ideation in Spanish and Italian lesbian and gay young adults: the role of internalized sexual stigma. 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