Alimenti di Origine Vegetale in Alimentazione Animale PDF
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Università degli Studi di Milano
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Il documento fornisce una panoramica su alimenti di origine vegetale in ambito di nutrizione animale. Descrive le differenze tra nutrizione ed alimentazione, e le componenti essenziali di un cibo, come acqua e sostanze secche, e come queste sono suddivise in ceneri e sostanze organiche.
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ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE IN ALIMENTAZIONE ANIMALE I vegetali sono alimenti indispensabili in tutte le specie domestiche. Tuttavia nei diversi casi si ha differente capacità di utilizzo e ruolo funzionale (ruolo prebiotico, che favorisce la crescita di microrganismi, stimola la defecazione...),,...
ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE IN ALIMENTAZIONE ANIMALE I vegetali sono alimenti indispensabili in tutte le specie domestiche. Tuttavia nei diversi casi si ha differente capacità di utilizzo e ruolo funzionale (ruolo prebiotico, che favorisce la crescita di microrganismi, stimola la defecazione...),, oltre che differente % di inclusione nella razione giornaliera. Gli alimenti vegetali non sono tutti uguali, ci sono delle differenze legate sia agli aspetti morfologici che aspetti di tipo fisico-chimico, strettamente connessi agli aspetti nutrizionali. Alimentazione e nutrizione non sono sinonimi: **Nutrizione** → legata all'assorbimento e all'utilizzo di nutrienti; implica un processo metabolico **Alimentazione** → assunzione dei cibi e con essi dei nutrienti. L'alimentazione è legata alla dieta e a come gli alimenti vengono somministrati. Gli alimenti possono essere divisi in due parti costituenti : - - La sostanza secca può essere divisa in: - **ceneri (sost. inorganiche)→** che si ottengono dall\'incenerimento del campione di sali minerali a 600°C - **sostanza organica** → il resto Tutti gli alimenti contengono acqua, proteine, lipidi, glucidi, minerali e vitamine. Alcuni hanno alto tenore proteico, altri hanno alto tenore in lipidi; altri ancora sono prevalentemente utilizzati per fornire glucidi. Glucidi o carboidrati possono essere strutturali (FIBRA) o non strutturali (AMIDO). Gli alimenti possono essere classificati per il loro contenuto (prevalente) di nutrienti : ALIMENTI FIBROSI, PROTEICI, AMIDACEI, LIPIDICI\.... ACQUA ----- È il primo nutriente essenziale e viene riportata in etichetta in forma di umidità (nella pasta secca circa il 12% di acqua → la presenza di un ambiente più umido ridurrebbe la conservabilità, perché favorisce lo sviluppo e la diffusione di patogeni). Il fieno contiene il 14-18% di acqua (livelli di acqua maggiori al 14% portano rischio di muffe, per cui sono essenziali i processi di essiccamento) e 90% di sostanze secche. **Come si calcola la sostanza secca?** Alimento = acqua + sostanza secca Ogni campione va macinato e pesato. Va poi asciugato in un'apposita stufa ventilata a 65° per 24-36 ore (tempo necessario affinché le due pesate successive a distanza di 20 min determinano una variazione di peso, varia in base all'umidità del campione). \ [\$\$\\frac{peso - perdita\\ di\\ peso\\ durante\\ l\'essiccazione}{peso\\ campione\\ prima\\ dell\'essiccazione}\*100 = \\%\\ sostanza\\ secca\$\$]{.math.display}\ 100 - %ss = % acqua SOSTANZA SECCA -------------- La sostanza secca in un campione di materiale (liquido o solido) è quella parte del campione che residua dopo l\'allontanamento dell\'acqua. **Il tenore di sostanza secca viene espresso come percentuale del peso del campione esaminato.** **Perché è importante conoscere la sostanza secca?** - **Densità energetica di un alimento** → **100g di crackers hanno più calorie di 100g di pane in quanto contengono più sostanza secca** - **Soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali** → **Bovine e scrofe a fine gravidanza richiedono alimenti ad alta densità energetica perché molto spazio viene occupato dal feto (quindi é necessario un alimento di poco volume e molto nutriente).** - **Scopi commerciali** → L\'acqua libera può penalizzare la conservazione dell\'alimento. Se il commerciante porta l\'alimento ad un\'umidità maggiore rispetto a quella stabilità commette una frode (pago lo stesso prezzo per una minore quantità di nutrienti). - **Salubrità e sanità del prodotto** Le materie prime commercializzate devono avere caratteristiche ben precise, rispettanti le **normative in vigore**: - **Granella di frumento** (Contratti italiani 101-102): **14% umidità,** 2% impurità, 2% chicchi spezzati. - **Orzo** (Contratto 104): **14% umidità**,2% impurità utilizzabili, 1% impurità nulle. - **Erba medica disidratata: ss 90%** - **Pastone di mais**: raccolto a **30-35% ss** (diverso metodo di conservazione) La **caratterizzazione chimica** degli alimenti deve essere riportata sull'etichetta, essa comprende la determinazione del contenuto di: - **PROTEINE** (Proteina grezza) - **GRASSI** (lipidi grezzi o estratto etereo) - **FIBRA** (fibra grezza): SI TROVA SOLO NEI VEGETALI (scarsa nei semi) - **CENERI (minerali)** **I carboidrati non sono indicati in etichetta** (il loro tenore si calcola togliendo dal totale la quantità di acqua e delle altre componenti). Gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente di quantità all\'interno dell\'alimento. La normativa attualmente in vigore, obbliga ad indicare l\'umidità dei mangimi complementari solamente se superiore al 14%, per questo motivo può non essere riportata in etichetta. Il contenuto di nutrienti può essere espresso sia sul tal quale (totale dell'alimento così com'è) che sulla sostanza secca. *Se un alimento ha il 10% di proteina sul tal quale (10g sul tot del prodotto), se la sostanza secca è il 50 % (quindi c\'è il 50% di acqua), questa proteina quanto sarà se rapportata alla sostanza secca? Sarà il 20%* **\ Come faccio a determinare il contenuto di nutrienti?** *[**Metodo Kjeldahl**:]* metodo analitico che permette di determinare il contenuto in azoto si sostanze organiche e inorganiche. Questo metodo è oggi molto diffuso per la sua **semplice applicazione** e prevede **tre fasi principali**, oltre alla preparazione del campione: - Digestione (o mineralizzazione) - Distillazione - Titolazione (determinazione quantitativa dell'ammoniaca prodotta) Il metodo Kjeldahl consiste in una procedura di mineralizzazione catalitica di materiale organico in una miscela bollente di acido solforico e sale solfato. Durante il processo, l'azoto legato organicamente, viene convertito in ammonio solfato \[(NH~4~)~2~SO~4~\]. L'alcalinizzazione della soluzione digerita libera ammoniaca che, mediante distillazione in corrente di vapore, viene separata e raccolta per essere poi determinata quantitativamente mediante titolazione. Si stima che l\'azoto proteico sia circa 1/16 dell\'azoto toatale dell\'alimento: il fattore pari a 6,25 (1/16 x 100) viene moltiplicato per l\'azoto totale per ottenere il valore di azoto contenuto all\'interno delle proteine. **ESTRATTO ETEREO** ***[Metodo Soxhlet:]*** Il campione viene trattato con etere. L'estratto etereo è il dato analitico riferibile alla quantità totale di sostanze solubili in etere di petrolio, tra cui trigliceridi, fosfolipidi, cere, steroli e vitamine liposolubili (A, D, E e K). Valore energetico molto elevato: Grassi e **OLI (insaturi).** I semi (oleaginose) sono ricchi di lipidi CARBOIDRATI ----------- I carboidrati sono sostanze organiche formate da carbonio, idrogeno ed ossigeno. Dal punto di vista della distribuzione nella cellula vegetale: - - **Fibra grezza (FG) → *[metodo Weende]*** Fibra grezza = cellulosa + lignina La determinazione della fibra grezza può essere riassunta in 5 fasi: 1. 2. 3. 4. 5. **[Fibra Van Soest]**: Questo metodo si basa sul concetto che le sostanze cellulari vegetali possono essere suddivise in parti meno digeribili (costituite da emicellulosa, cellulosa e lignina) e parti altamente digeribili (contenenti amido e zuccheri). Questi due componenti possono essere separate utilizzando una soluzione detergente neutra e una acida: **NDF (fibra neutro detersa)** **→** Il campione viene trattato con una soluzione detergente neutro per solubilizzare pectine, e ottenendo le sostanze meno digeribili come l'**emicellulosa**. **ADF (fibra acido detersa)** **→** il campione viene trattato con H~2~SO~4~ e N-acetil N, per rendere solubile l\'emicellulosa, e lasciare solo **cellulosa** e lignina nei residui. **ADL ( lignina al detergente acido)** **→** il campione viene trattato con H~2~SO~4~ concentrato (72%), che scioglie la cellulosa e lascia la **lignina e** i **minerali** nel residuo. **Carboidrati non strutturali** **Amido** Il campione viene trattato a caldo con HCl 3N: l'amido presente viene idrolizzato a glucosio; la soluzione filtrata viene versata in un tubo polarimetrico e posta in un polarimetro. Il **polarimetro** è uno strumento che permette di **misurare il potere rotatorio di sostanze otticamente attive**, quali sono gli zuccheri, ed in particolare il glucosio.\ Dalla lettura dell'angolo di deviazione della luce polarizzata effettuata col polarimetro, è possibile risalire **alla concentrazione di glucosio**, che moltiplicata per un opportuno coefficiente, dipendente dal tipo di amido (mais, orzo, frumento\...) fornisce la percentuale di amido presente nel campione. **CENERI**\ Rappresentano la frazione minerale di un alimento che residua dopo trattamento in muffola a 550°C per 60 minuti circa. CLASSIFICAZIONE ALIMENTI ANIMALI ================================ Esistono due tipologie di alimenti vegetali: - **Alimenti concentrati** (più energia e proteine) - **Alimenti fibrosi** (esclusivamente di origine vegetale) - Freschi (verdi) - Conservati (con riduzione del contenuto di acqua, che influisce sulla conservabilità) → attraverso la produzione di fieno o di insilato questi alimenti sono più conservabili. FORAGGI ======= Sono piante coltivate e/o utilizzate per l'alimentazione degli erbivori. All'interno dei foraggi possono esserci dei semi (tradizionalmente considerati come concentrati). Principalmente i foraggi apportano fibra e devono essere presenti nella dieta. La prima differenza tra le varie tipologie di foraggio è sicuramente legata alla specie botanica: piante diverse hanno diversa composizione chimica e questo condiziona anche il valore nutritivo: **Leguminose**: erba medica, trifoglio, lupinella, veccia... → **ricche di proteine** con fibra meno degradabile **Graminacee**: mais, frumento, riso, orzo, segale, loietto, avena... → **ricche di carboidrati** con fibra più degradabile Le leguminose, hanno una struttura ad albero con una maggiore quantità di stelo, mentre le graminacee hanno uno stelo con una spiga centrale. Più la pianta invecchia ,più aumenta il contenuto di lignina, ma minore sarà il suo valore nutritivo e minore sarà la sua digeribilità. Esiste una notevole differenza tra un foraggio di leguminosa giovane ed uno di leguminosa in stato avanzato. I foraggi possono essere influenzati anche da altri elementi: - **Caratteristiche del terreno** **e clima** (variazione nelle diverse aree geografiche) - **Stadio vegetativo** (meglio una pianta giovane) - **Pratiche culturali** (irrigazione, concimazione o utilizzo di azoto) - **Forme di utilizzo** (per motivi pratici si utilizzano maggiormente i foraggi conservati, tuttavia i foraggi freschi sono più nutrienti ed appetibili) Foraggio verde -------------- Consumato direttamente al pascolo dagli animali (che possono scegliere le erbe, prediligendo alcune specie rispetto ad altre) oppure tagliato fresco e portato subito in stalla. **Valore nutritivo** e **appetibilità** superiore rispetto al fieno e all'insilato (della stessa specie) ma non è conservabile (stagionalità). Il processo di conservazione porta però alla perdita di principi nutritivi (soprattutto vitamine in quanto fotosensibili, si ossidano alla luce), zuccheri ma anche carboidrati, dovuta anche all\'attività meccanica (taglio, trasporto). Il foraggio verde ha un elevato contenuto di acqua, almeno 80%, avrà quindi un volume maggiore sia nel trasporto che nei prestomaci, dove occuperà più spazio. Viene utilizzato moltissimo per l'alimentazione delle bovine da latte, per i cavalli e per i conigli, a volte anche per le scrofe. Fieno ----- La trasformazione di foraggio verde in fieno è un metodo che permette la conservazione, con tuttavia alcune perdite dei valori nutritivi (-20/30%) e diminuzioni d'acqua (da 80 a 20%), ma con aumenti di sostanza secca (da 20 a 80%). Il fieno può essere ottenuto in due modi: - **A un tempo** → massimo 7 giorni per garantire la qualità, ma soggetto alle condizioni meteo (la pioggia aumenta le probabilità di sviluppo di funghi) - Taglio - Essiccamento in campo - Balle - Fienile - **A due tempi** → fieno migliore ma costi più elevati (per trasporto ed essiccatoi) - Taglio - Essiccamento in campo - Essiccatoi In seguito al processo di fienagione otteniamo alcune perdite: - - - La **qualità del fieno** dipende: - Raccolta a inizio fioritura (più grandi sono maggiore è la resa del terreno ma minore il valore nutritivo) - Colore (più verde possibile) - **Fieni polifiti** con 85-90% di leguminose e graminacee - Odore (gradevole per gli animali; no di catrame o vecchio) - Tracce di muffa (molti funghi possono essere produttori di micotossine) - Sabbia o terra (determinano alterazioni del tratto gastroenterico o insabbiamento del rumine) Insilato -------- L'insilamento è un metodo di conservazione dei foraggi (ma non solo) che garantisce minori perdite del valore nutritivo rispetto alla fienagione. Più ricco di acqua rispetto al fieno. Si distinguono: - **Erba silo** → viene insilata subito dopo il taglio - **Fieno silo** → insilato dopo l'essiccamento in campo L'insilato più diffuso è quello di mais (silomais) per ottenerlo: 1. L'intera pianta viene tagliata e successivamente ritagliata in pezzi più piccoli (trinciatura) 2. Viene ben compresso (ridurre il contenuto di aria, con l\'obiettivo di ottenere un ambiente anaerobio), coperto e conservato in trincee. L\'obiettivo è quello di esaurire l\'ossigeno. Poi inizia una fermentazione acetica, che deve essere il più breve possibile (quando si preparano trincee con troppa aria per la poca compressione, la f. acetica va avanti influendo negativamente sul prodotto), seguita da una fermentazione lattica (batteri naturalmente presenti, che abbassano il ph fino a valori del 3,5, a cui si conserva il prodotto). **Foraggi che si conservano facilmente attraverso l'insilamento** - Mais (pianta intera o granella) - Orzo (raccolto prima della formazione ariste) - Segale - Loiessa - Prato polifita - Erba medica **[Loietto italico o Loiessa]** *Famiglia: Poaceae o Gramineae o Graminaceae* *Specie: Lolium multiflorum Lam.* Produce un ottimo foraggio con elevate caratteristiche nutrizionali e, soprattutto, molto appetibile da parte degli animali. È la graminacea di maggiore impiego in quanto ha un facile impianto e uno sviluppo rapido. È una specie annua o biennale (40-100cm) con foglie larghe con orecchiette e ligule pronunciate. Infiorescenza: spighette aristate ![](media/image10.png) **[Erba medica]** *Famiglia: Leguminosae* *Specie: Medicago sativa L.* Leguminosa → ricca di proteine, produce i bacelli, in questo caso spiralati **[Mais]** *Famiglia: Graminacee* *Specie: Zea mays* Il mais (Zea mays L) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle graminacee.\ Provenienza: Messico centrale in tempi preistorici circa 10.000 anni fa. Coltivato sia nelle regioni tropicali sia in quelle temperate (ciclo primavera-estate). **Lo stelo (culmo o stocco)** formato da nodi e internodi (da 8 a 21), è robusto, di altezza da 1 a 3 m (pieno di materiale spugnoso).\ Le **foglie** sono alterne e opposte (variabile a seconda della precocità dell'ibrido): 10-12 nei tipi precoci, 20-22 in quelli più tardivi. L'apparato radicale assicura un solido ancoraggio al terreno, è di tipo fascicolato-espanso ed è completato da alcune radici avventizie epigee che, sviluppandosi dai primi 2-3 nodi fuori terra, hanno la funzione di evitare eventuali allettamenti della pianta. **La pianta di mais è monoica:** i fiori, unisessuati, sono raccolti in infiorescenze distinte. - **L'infiorescenza maschile**, posta all'apice dello stelo, è una **pannocchia** (comunemente detta **pennacchio**) ed è in grado di produrre da 8 a 25 milioni di granuli di polline per pianta. - ![](media/image12.jpeg)**L'infiorescenza femminile**, posta in uno dei nodi mediali dello stelo, è uno spadice o **spiga** (comunemente, ma erroneamente, detta pannocchia); alla fioritura i primi stili (sete) emessi (uno per ogni ovario) sono quelli basali Le spighette femminili sono inserite sul rachide, detto **tutolo**. La pannocchia è avvolta da foglie modificate, chiamate **brattee**. Il frutto è una cariosside di forma, dimensioni e colori variabili a seconda della varietà. Quando la cariosside ha raggiunto la maturità fisiologica, lo strato di cellule basali di conduzione, di origine endospermica, necrotizza dando luogo allo strato nero. Endosperma costituisce 75-80% del seme e contiene prevalentemente amido (\>60%) e proteine (albumine, globuline e prolamina). **La prolamina** era chiamata in passato Zeina è la più importante frazione proteica. Mais vitrei: \>4,5% prolamina (si consiglia macinazione) PG: sotto 8% (è diminuito) **Utilizzo in nutrizione animale** - Insilato di mais (SILOMAIS) foraggio - Pastone di mais - Granella intera → farina o fiocchi **Silomais** È il mais intero (pianta completa), raccolto a uno stadio di **maturazione cerosa** e trinciato finemente. Comprende fusto, foglie, e infiorescenze. Caratteristiche:**\ ** **Composizione:** È ricco di fibra e amido, con un contenuto energetico bilanciato per ruminanti. **Preparazione:** Dopo la trinciatura, viene compattato in silos o trincee per la fermentazione anaerobica. **Utilizzo:** Ideale per bovini da latte e da carne, grazie al buon apporto energetico e alla digeribilità per i ruminanti. Il mais viene raccolto ad uno stadio di maturazione cerosa (R4) (non completo indurimento della granella), tutta la pianta viene utilizzata per l\'insilamento: è ricco di amido e ha una buona quantità di fibra (viene utilizzato infatti nell\'alimentazione dei ruminanti). Il taglio va fatto a 20-30cm di distanza dal terreno (rimangono gli stocchi nel terreno), per evitare contaminazioni con terra (colture batteriche di Clostridi). La sostanza secca del silomais è circa 33-35% (via di mezzo tra pianta fresca e pianta essiccata). Il mais é un alimento che porta sia energia (carboidrati) che fibra, ma bisogna fare attenzione allo sviluppo di funghi, che possono produrre micotossine. ALIMENTI CONCENTRATI ==================== Sono alimenti con un elevato contenuto energetico (questa energia può essere utilizzata dagli animali in seguito all\'assunzione) e proteico → apportano una maggiore quantità di kcal. Possono contenere parti di origine animali. Il mais può essere anche una fonte di alimento concentrato: **PASTONE DI GRANELLA :** raccolto con mietitrebbie dotate di testa spannocchiatrice, macinato con un mulino speciale, insilato, destinato ai suini, (nutrizionalmente più simile alla granella di mais). **\ PASTONE INTEGRALE** comprende granella + tutolo raccolto con trincia, insilato, destinato ai bovini (anche da latte) L'insilamento può avvenire nelle stesse trincee del trinciato, lo scopo di questa tecnica è l'eliminazione dei costi d'essicazione della granella di mais, di cui ne è un sostituto. Il vantaggio di usare il pastone è quello di risparmiare sull\'essiccamento. Più il mais é macinato finemente più l\'amido è digeribile, perché c\'è una maggiore superficie a disposizione degli enzimi digestivi: quindi i prodotti macinati molto finemente sono utili per gli animali giovani (in svezzamento, con il digerente in sviluppo). I fiocchi hanno subito un trattamento tecnico meccanico, che permette la destrinizzazione dell\'amido (costituito da molte unità di glucosio che, per essere digerite, devono essere attaccate dall\'amilasi: più la particella è grande più l\'amilasi dovrà lavorare con le destrine) Dal mais si ottengono anche tanti sottoprodotti di grande interesse nutrizionale (per uomo e animali) come il **panello di germe.** Il prodotto di germe (embrione) di mais è l\'olio; dopo l\'estrazione tramite spremitura meccanica dei cereali (si ottiene il panello), oppure per mezzo di solventi chimici (si ottiene la farina di estrazione). La farina di estrazione avrà un contenuto in olio minore rispetto a panello. I **controlli qualitativi** da fare sulla granella (che deriva dalla spiga del mais) prevedono che la granella abbia un peso specifico di 70-78 kg/ettolitro (peso superiore può far pensare a contaminazioni ad esempio di sabbia), i mais più leggeri hanno una granella più grossa o mal maturata.. Per ogni micotossina è previsto un livello massimo tollerabile: alcune sono tossiche per l\'uomo, altre inducono il vomito nell\'animale (che poi non mangia più, e quindi produce meno). A livello nazionale, è prevista una essiccazione fino al 14% di umidità e la presenza di altri cereali pari a max 2%. Tanti chicchi spezzati fanno diminuire il prezzo di vendita. Una caratteristica importante della granella è il contenuto in amico (superiore al 60%). **[Orzo]** Dopo il mais, l'orzo è il cereale più utilizzato nell'alimentazione del bovino e del suino. Gli orzi possono esser: **Distici** → portano sulla spiga solo 2 file di chicchi e che danno chicchi più uniformi e più grandi di dimensione. **Estatici** → portano sulla spiga 6 file di chicchi. **Tetrastici** → portano sulla spiga 4 file di chicchi L\'orzo può essere pestato, schiacciato, decorticato (togliendo i tegumenti esterni, ricchi di fibra che viene quindi persa) o fioccato (altamente digeribile). L\'orzo viene commercializzato secondo le regole del contratto nazionale: *umidità : 14% (standard)\ Impurità utilizzabili (chichi non conformi o dialtri cereal): 2% (max)* *Impurità nulle (sabbia, sassi, pule, insetti): 1% (max)* L\'orzo viene classificato a seconda del peso specifico in leggero, medio, pesante. Contiene tanto amido (ma meno rispetto al mais, circa 50%). **[Soia]** *Ordine: Leguminosae* *Famiglia: Papilionaceae* *Specie: Glycine max L.* Pianta erbacea annuale **Foglie** trifogliate (unifogliate il primo paio). **Fiori**, riuniti in gruppi di 2-5 a formare delle infiorescenze, dette racemi, di colore bianco o viola, sono caratterizzati da fecondazione autogama. **Frutti** sono baccelli, appiattiti, penduli, contenenti 3-4 **semi** tondeggianti di colore giallo/bruno **Fattori antinutrizionali:** - Inibitori della **tripsina** (enzima prodotto dal pancreas, serve a digerire le proteine → questo fattore limita la capacità dell\'animale di digerire le proteine (soprattutto nella soia integrale - Lectine - Saponine - glicosidi isoflavonici (gozzigeni e rachitonici) - ureasi (diagnositica trattamenti termico) Tutto ciò che non viene digerito rimane nell\'intestino, dando origine a fenomeni putrefattivi, o comunque a problemi gastrointestinali). Per questi motivi viene usata la **farina d\'estrazione di soia** (ciò che rimane dall\'estrazione chimica dell\'olio che prevede anche un trattamento termico (che permette l\'inattivazione dei fattori antitripsinici, che sono termosensibili). La farina d\'estrazione di soia è **la più diffusa fonte di proteine vegetali** (ad alto valore biologico, che contengono un elevato numero di amminoacidi essenziali (ossia che non possono essere sintetizzati, ma devono essere per forza assunti con la dieta). La percentuale di proteina grezza è attorno al 44%. **Perché la soia ha un elevato contenuto proteico?** La soia e le leguminose hanno un elevato contenuto proteico perché le piante instaurano un rapporto simbiotico con batteri azotofissatori (Rhizobium), che vivono all\'interno dei noduli delle radici e sono in grado di sfruttare l\'azoto atmosferico che la pianta non è in grado di utilizzare, trasformandolo in una forma di azoto utilizzabile dalla pianta stessa, tramite l\'enzima nitrogenasi (che può essere però inibito dalla presenza di ossigeno, la cui assenza va quindi garantita all\'interno dei noduli da una molecola detta leghemoglobina). L\'ammoniaca può essere utilizzata dalla pianta per i metabolismi. I Rhizobium sono in grado di cedere fino al 90% di azoto alla pianta che, a sua volta, cede ad essi altri nutrienti (carboidrati, minerali) ed un ambiente in cui vivere. All\'interno delle cellule vegetali i *Rhizobium* subiscono mutamenti di forma e dimensione (X30 volte), differenziano la struttura azoto-fissatrice, si avvalgono di una membrana plasmatica di origine vegetale e si trasformano in **batteroidi** iniziando il rapporto simbiotico che comporta un controllo da parte della pianta nella loro riproduzione. ![](media/image22.jpeg)La Leghemoglobina è una molecola simbiontica, costituita da un gruppo EME, sintetizzato dal batteroide e la parte globinica prodotta dalla cellula vegetale. **Valutazione del nodulo simbiontico** È costituito da cellule ingrossate del batteroide azotofissatore e dall\'accumulo di amiloplasti tra le cellule meristematiche (totipotenti) della radice. Il nodulo simbiotico può essere valutato per capire se la simbiosi funziona positivamente e capire la salute della pianta: - - - **Fertilità del suolo** Quando la pianta muore (e con essa anche i batteri simbionti), le grandi quantità di composti azotati che si sono accumulate dentro tali microrganismi vengono rilasciate nel terreno che, perciò, riceve un apporto di azoto supplementare e certamente di gran lunga superiore a quello che può essere ottenuto dalla semplice degradazione dei soli tessuti vegetali morti. La fissazione dell\'azoto si compie in modo efficiente soltanto finché è possibile la fotosintesi da parte delle piante ospiti. Qualora questa venga impedita per lungo tempo i microrganismi presenti nei noduli radicali possono addirittura trasformarsi in agenti patogeni ed invadere i tessuti dell\'ospite fino a provocarne la morte. ![](media/image24.jpeg) **[Cotone ]** *Ordine: Columniferae* *Famiglia: Malvaceae* Pianta arbustiva ( può arrivare anche a 3 m) **Foglie** sono palmate con 3-7 lobi ovati o lanceolate **Fiori** di solito gialli, in genere con una macchia porpora basale **Frutti** sono portati da infiorescenze simpodiali, inseriti su peduncoli lunghi fino a 6 cm → possono contenere fino a **17 semi** che portano fibre di colore bianche o marroni, lunghe fino a 2,5 cm. Un\'altra varietà vegetale utilizzata nell\'alimentazione animale è il cotone, che contiene semi utili (soprattutto per il bovino). È un alimento ad alto contenuto proteico e lipidico: contiene il 20% di lipidi, 20% di fibre, 20% zuccheri (è perfettamente equilibrato. Dal punto di vista nutrizionale c\'è però il gossipolo (fattore antinutrizionale), sostanza prodotta dalla pianta come metabolita secondario come difesa a parassiti; il contenuto di gossipolo nei mangimi è normato: i ruminanti sono meno sensibili rispetto ad altri animali (sono in grado di inattivarlo). Contenuto massimo in mg/kg (ppm) di mangime al tasso di umidità del 12 % Reg. 32/2002 Elementi fonte di grassi ------------------------ Tra i concentrati, oltre alle fonti di amido (già viste) ci sono le fonti di grasso (oli), che tendenzialmente sono allo stato liquido a temperatura ambiente. **[Lino]** *Ordine: Malpighiales* *Famiglia: Linaceae* *Specie: Linum usitatissimum* I semi di lino tal quali non possono essere digeriti, quindi vengono decorticati o schiacciati, e sono una fonte naturale di acido linolenico (precursore naturale OMEGA 3, con ruolo antinfiammatorio). ![](media/image27.jpeg) **[Girasole]** *Ordine: Asterales* *Famiglia: Asteraceae* *Specie: Helianthus annuus* L\'olio di girasole è un precursore degli omega-6, è ricco di vitamina E (antiossidante naturale), che conferisce al prodotto anche una certa stabilità alla conservazione. Si può ottenere olio anche dalla soia (ottenendo farina di estrazione), colza e cocco (ottenuto dalla polpa essiccata, a temperatura ambiente l\'olio si trova sia in stato liquido che solido).