AICA DigComp 2.2 Manuale per utente qualificato, 2024 PDF

Document Details

LongLastingWolf9644

Uploaded by LongLastingWolf9644

2024

Tags

DigComp 2.2 digital competence computer skills digital literacy

Summary

This document is a textbook for AICA DigComp 2.2 certification for qualified computer users. It covers digital literacy, communication, content creation, safety, and problem-solving skills. It includes information on navigating the internet, evaluating online content, data management, digital identity, and online collaboration.

Full Transcript

DigComp 2.2 per utente qualificato di computer DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER © 2024 Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (AICA). Tutti i diritti riservati. Questo materiale è protetto dalle leggi...

DigComp 2.2 per utente qualificato di computer DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER © 2024 Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (AICA). Tutti i diritti riservati. Questo materiale è protetto dalle leggi italiane ed internazionali sul diritto d’autore e può contene- re informazioni confidenziali di proprietà di AICA. La riproduzione, distribuzione, visualizzazione pubblica, esecuzione pubblica, trasmissione, comu- nicazione al pubblico, modifica, creazione di opere derivate, vendita, noleggio, prestito, cessione o qualunque altro uso di questo materiale, in tutto o in parte, è strettamente proibito senza il previo consenso scritto di AICA. L’autorizzazione a utilizzare qualsiasi parte di questo materiale può essere richiesta inviando una richiesta scritta a: Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (AICA) Indirizzo: piazzale Rodolfo Morandi, 2 - 20121 Milano Email: [email protected] Telefono: 02 7645501 Qualsiasi uso non autorizzato del materiale potrebbe costituire una violazione delle leggi sul copyright e soggetto a sanzioni civili e penali. Marchi e Brevetti I nomi, loghi e marchi di AICA sono marchi registrati e non registrati di AICA. L’uso non autorizzato di questi marchi è espressamente vietato e può violare le leggi sui marchi, i diritti d’autore e altre normative. Copyright © 2024 AICA 2|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER Certificazione AICA DigComp 2.2 per utente qualificato di comput PREMESSA In Italia c’è una crescente richiesta di certificazioni accreditate secondo il Framework DigComp 2.2, dichino il livello di padronanza delle competenze. Per rispondere a questa esigenza, AICA ha accreditato un nuovo schema: DigComp 2.2 per utente qualificato di computer. Questo schema include un test di conformi permette a chi possiede la certificazione ICDL Full Standard, accreditata da Accredia nel 2014, per il profilo “Utente qualificato di computer”, di conseguire anche la certificazione AICA DigComp 2.2, con l’indicazione livello per ciascuna delle cinque aree DigComp. Questo eBook è progettato per preparare i candidati al test di conformità DigComp 2.2. COS’È DIGCOMP 2.2 DigComp, o Quadro Europeo per le Competenze Digitali dei Cittadini, è l’insieme dei documenti definiti dal C Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea relativi alle competenze digitali necessarie ai cittadini ropei per operare con successo nella vita pubblica e privata. La prima versione (DigComp 1.0) è stata elaborata a partire dal 2005 e pubblicata nel 2013; la versione più cente (DigComp 2.2) è un aggiornamento, portato a termine nel 2022, della seconda versione, pubblicata p prima volta nel 2016. DigComp 2.2 - qui la versione italiana - riprende la definizione contenuta nella Raccomandazione del Con Europeo sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente (22 maggio 2018): “La competenza digitale implica l’uso sicuro, critico e responsabile delle tecnologie digitali e il loro im- piego nell’apprendimento, nel lavoro e nella partecipazione alla società. Comprende l’alfabetizzazi all’informazione e ai dati, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione ai media, la creazione d contenuti digitali (compresa la programmazione), la sicurezza (compreso il benessere digitale e le compe tenze relative alla sicurezza informatica), le questioni relative alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero critico.” Copyright © 2024 AICA 3|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER Al re su fab ve i in etiz DigComp individua 5 aree di competenza digitale: s ol lem fo z Ri rob e rm azi da a on p ti zio e 1. Alfabetizzazione su informazioni e dati ni 2. Comunicazione e collaborazione one bor zione DigComp azi 3. Creazione di contenuti digitali Sic e c unica ure 4. Sicurezza olla Com zza 5. Risolvere problemi Creazione di contenuti digitali Ogni area raggruppa alcune competenze per un totale di 21 competenze e otto livelli di padronanza pe ciascuna competenza: 1.1. Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali Alfabetizzazione 1.2. Valutare dati, informazioni e contenuti digitali su informazioni e dati 1.3. Gestire dati, informazioni e contenuti digitali 2.1. Interagire con gli altri attraverso le tecnologie 2.2. Condividere informazioni attraverso le tecnologie digitali Comunicazione 2.3. Esercitare la cittadinanza attraverso le tecnologie digitali e collaborazione 2.4. Collaborare attraverso le tecnologie digitali 2.5. Netiquette 2.6. Gestire l’identità digitale 3.1. Sviluppare contenuti digitali Creazione 3.2. Integrare e rielaborare contenuti digitali di contenuti digitali 3.3. Copyright e licenze 3.4. Programmazione 4.1. Proteggere i dispositivi 4.2. Proteggere i dati personali e la privacy Sicurezza 4.3. Proteggere la salute e il benessere 4.4. Proteggere l’ambiente 5.1. Risolvere problemi tecnici 5.2. Individuare bisogni e risposte tecnologiche Risolvere problemi 5.3. Utilizzare in modo creativo le tecnologie digitali 5.4. Individuare i divari di competenze digitali Copyright © 2024 AICA 4|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER Dominio Livelli Dettaglio Complessità dei compiti Autonomia cognitivo Base 1 Compiti semplici Con guida Ricordo 2 Compiti semplici Autonomia e guida in caso di Ricordo necessità Intermedio 3 Compiti ben definiti e In autonomia Comprensione sistematici, problemi diretti 4 Compiti e problemi ben Indipendente e in base alle mie Comprensione definiti e non sistematici necessità Avanzato 5 Compiti e problemi diversi Guida per gli altri Applicazione 6 Compiti più opportuni Capacità di adattarsi agli altri Valutazione in un contesto complesso Altamente 7 Risoluzione di problemi Integrazione per contribuire Creazione specializzato complessi con soluzioni alla prassi professionale e per limitate guidare gli altri 8 Risoluzione di problemi Proposta di nuove idee e Creazione complessi con molti fattori di processi nell’ambito specifico interazione Infine, per ogni competenza la versione 2.2 offre “esempi” di: Conoscenze, intese come il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. La conoscenza è l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un campo di lavoro o di studi Abilità, intese come la capacità di applicare le conoscenze e di utilizzare il know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Attitudini, concepite come fattori motivanti della prestazione, la base per una prestazione costant e competente. Comprendono valori, aspirazioni e priorità. DigComp è un quadro di competenze, non uno schema di certificazione. In Italia spetta ad Accredia l’accreditamento di schemi di certificazione in conformità a DigComp 2.2. Copyright © 2024 AICA 5|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER AICA E DIGCOMP 2.2 Aica – Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico - nasce nel 1961 ed è ente promotore e garante delle certificazioni informatiche europee: la patente europea del computer ECDL - che dal 1997 ha coinvolto nel nostro Paese oltre 2 milioni di persone - e le certificazioni EUCIP , rivolte ai professionisti dell’IC oltre al modello europeo e-Citizen , dedicato alle fasce di popolazione a rischio di esclusione digitale in un’o di riduzione di digital divide. Nel 2019 ECDL (European Certification of Driving Licence) è diventata ICDL (International Certification of Digital Literacy) spostando l’attenzione dal semplice utilizzo del computer alla consapevolezza del valore d ll’alfabetizzazione e dell’uso del digitale. Le certificazioni ICDL dal 1997 si sono diffuse e affermate in tutto il mondo come standard internazionale ri- conosciuto dai principali enti e organismi. Le persone certificate da allora sono oltre 2 milioni in Italia ne e 1 milioni in tutto il mondo. Ne è proprietaria la Fondazione ICDL di cui AICA è licenziataria in Italia, con una ret di oltre 2000 sedi d’esame su tutto il territorio nazionale e la possibilità di sostenere gli esami sia in presenz in remoto. Nel 2014 AICA ha accreditato con Accredia la certificazione ICDL Full Standard, per il profilo di “Utente quali cato di computer”. Questa tabella indica la corrispondenza tra i 7 moduli ICDL Full standard e le 21 competenze DigComp. Le c petenze 5.3 e 5.4 le consideriamo coperte, considerando l’insieme dei sette moduli, in quanto al termine de esami si è in grado di utilizzare in modo creativo le varie tecnologie digitali (5.3) e di capire quando ci si trov fronte a un divario di competenze digitali proprie e di altri (5.4). 1 3 2 4 5 AREE DI COMPETENZA ALFABETIZZAZIONE DIGCOMP CREAZIONE DI CONTENUTI SU INFORMAZIONI COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE SICUREZZA RISOLVERE PROBLEMI DIGITALI E DATI COMPETENZE 1.1 1.2 1.3 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3.1 3.2 3.3 3.4 4.1 4.2 4.3 4.4 5.1 5.2 5.3 5.4 Computer Essentials Online Essentials Word Processing Spreadsheet Presentation Online Collaboration IT Security/Cybersecurity In base alla definizione dei livelli in DigComp sopra citata, riteniamo che una persona certificata ICDL Full St dard possa essere considerata prossima al livello Avanzato 5 in quanto: è in grado di applicare, ovvero di operare concretamente con gli strumenti digitali e con i principali software è in grado di affrontare compiti e problemi diversi è in grado di farlo non solo in modo autonomo e indipendente, ma anche aiutando gli altri in quanto ha una visione ampia delle problematiche e delle soluzioni. Per ottenere l’accreditamento di ICDL Full Standard in conformità a DigComp 2.2, abbiamo dovuto definire u nuovo schema di certificazione: “DigComp 2.2 per utente qualificato di computer”. Lo schema è stato accre to da Accredia in data 13 maggio 2024. Copyright © 2024 AICA 6|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER In base a questo nuovo schema chi è in possesso di una certificazione ICDL Full Standard in corso d validità e sostiene il Test di conformità consegue la certificazione DigComp 2.2 e ottiene il relativo certificato. Quindi, chi acquisisce la certificazione ICDL Full standard: ha una certificazione accreditata Accredia quale “utente qualificato di computer”, sostenendo il Test di conformità consegue anche la certificazione accreditata Accredia per DigComp 2.2 (DigComp 2.2 per utente qualificato di computer). Copyright © 2024 AICA 7|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER IL TEST DI CONFORMITÀ AICA DIGCOMP 2.2 Il test di conformità è stato progettato a partire da un’analisi delle differenze tra i 7 moduli rispetto a quanto richiesto da DigComp 2.2 e ha identificato conoscenze e abilità non presenti o presenti solo parzialmente ne syllabus dei moduli che compongono ICDL Full Standard. Il risultato è stato la definizione di un Syllabus definito secondo le 21 competenze DigComp, organizzate in aree. Per ciascun argomento, il syllabus indica a quale livello di padronanza si colloca. Grazie a questa indic ne, chi vuole raggiungere solo il livello 2, puoi ignorare gli argomenti dei livelli 3, 4 e 5, chi vuole arrivare al 3, non deve preoccuparsi degli argomenti dei livelli 4 e 5, e così via. In pratica, ci si può focalizzare sul livell si vuole conseguire e concentrarsi sugli argomenti fino a quel livello. Il test non risponde ad una logica “superamento/non superamento” ma “fotografa” il livello di padronanza d competenze previste da DigComp con il limite massimo del livello Avanzato 5 in quanto non può superare q corrispondente alla certificazione ICDL Full standard. L’esame prevede domande a scelta multipla, che vengono proposte al Candidato in modo incrementale per fino al livello Avanzato 5 compreso e non oltre, essendo questo il livello più prossimo alle competenze cer ficate da ICDL Full Standard. Sono previste per ogni area: 1 domanda iniziale per ciascuna Area; se il candidato risponde correttamente potrà accedere p quell’Area al successivo Livello Base 2, in caso contrario sarà certificato, per quella specifica Area livello Base 1. 2 domande per ciascuna Area; se il candidato risponde correttamente a entrambe le domande p trà accedere per quell’Area al successivo Livello Intermedio 3, in caso contrario sarà certificato, p quella specifica Area, al livello Base 2. 4 domande per ciascuna Area; se il candidato risponde ad almeno 3 domande, potrà accedere p quell’Area al successivo Livello Intermedio 4, in caso contrario sarà certificato, per quella specific Area, al livello Intermedio 3. 4 domande per ciascuna Area; se il candidato risponde ad almeno 3 domande, potrà essere cer- tificato al Livello Avanzato 5, in caso contrario sarà certificato, per quella specifica Area, al livello Intermedio 4. Quindi, per ogni area saranno poste al candidato da 1 a 11 domande; una sola nel caso la fallisca, 11 nel ca arrivi alle domande relative al livello 5. In totale il test, per le 5 aree andrà da un minimo di 5 domande (per si fermi al livello Base 1 in tutte le 5 aree) a 55 domande per chi acquisisca almeno il livello 4 su tutte le are domande aumentano in corrispondenza dei livelli più alti di competenze DigComp, dove tuttavia è sufficient rispondere correttamente al 75% di domande (3 su 4). Per attestare le proprie competenze ai primi livelli, cioè al Livello Base 2 e al Livello Intermedio 3, le domand sono in numero ridotto (rispettivamente 1 e 2 per ciascuna Area), ma bisogna rispondere correttamente a t quindi si suggerisce di dedicare particolare attenzione e il tempo necessario alle prime domande proposte. S gliare infatti la risposta a queste domande, per fretta o distrazione, può precludere l’attestazione dei livelli p alti di competenze DigComp. La durata del test è di 90 minuti, indipendentemente dal numero di domande che possono venir sottopo al candidato in base ai superamenti di livello. Si suggerisce di dedicare il tempo necessario per rispondere con calma alle prime domande proposte, senza timore di non avere abbastanza tempo per le domande corrispondenti ai livelli più alti di competenza. Famil rizzare con lo stile delle domande proposte ai livelli di competenza più bassi consente di diventare più rapid rispondere alle domande proposte per i due livelli più alti, dove è possibile sbagliare una risposta su 4. Copyright © 2024 AICA 8|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER IL CERTIFICATO AICA DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DEL COMPUTER Dopo il test di conformità i candidati riceveranno un certificato che: riporta la dizione “Certificato DigComp 2.2 per utente qualificato di computer” indica il livello raggiunto dal candidato per ciascuna delle 5 aree di competenza, riporta anche il valore medio dei livelli di padronanza, calcolato come media approssimata per arr tondamento all’intero più prossimo (il “5” è approssimato all’inferiore). Il certificato è pubblico ed è inserito nel registro pubblico di Accredia, pertanto chiunque può verificare la ve dicità di quanto dichiarato dalla persona certificata. Ecco un esempio di certificato: Certificato DigComp 2.2 per utente qualificato di computer Marco Rossi Nato/a il 29/02/1971 a Chiavari C.F.:AAABBB00C12D123E in conformità al “Regolamento per la certificazione delle Competenze Digitali” di AICA, ha dimostrato di possedere competenze conformi a DigComp 2.2, con i seguenti livelli di padronanza, per le aree qui di seguito specificate: 1 2 3 4 5 AREE DI ALFABETIZZAZIONECOMUNICAZIONE E CREAZIONE DI RISOLVERE COMPETENZA SU INFORMAZIONI COLLABORAZIONE CONTENUTI SICUREZZA PROBLEMI DIGCOMP E DATI DIGITALI LIVELLO RAGGIUNTO DAL INTERMEDIO 3 INTERMEDIO 4 AVANZATO 5 AVANZATO 5 BASE 2 CANDIDATO e pertanto la persona è certificata secondo il profilo Data di prima emissione: 01/01/2024 Digital Competence Framework for Citizens DigComp 2.2 Data di emissione corrente: 02/01/2025 al livello 4 di padronanza generale delle competenze. Data di scadenza: 01/01/2029 IT-1234567 Numero Antonio Piva CCe errttiif fiiccaaz ziioon ne e IInntteerrnnaazzi io onnaallee ddi i AAllffaab beet tiizzz zaazzi io onnee Diiggiitta Dallee Presidente AICA ai sensi della Dichiarazione Congiunta n. 5, allegata al CCNL del 18 gennaio 2024 Prerequisito per tale certificazione è il possesso di un certificato ICDL Full Standard in corso di validità. Per verificare l’integrità dei dati riportati nel presente Premesso che i livelli di padronanza delle competenze previsti dal modello DigComp 2.2 sono 8, il livello certificato usare il qr-code qui a fianco. massimo che può essere attestato dal presente certificato è il livello di padronanza Avanzato 5 SC 24-5 rev. 1 del 23/05/2024 Copyright AICA 2024 - Tutti i diritti sono riservati Prerequisito per tale certificazione è il possesso di un certificato ICDL Full Standard in corso di validità. Premesso che i livelli di padronanza delle competenze previsti dal modello DigComp 2.2 sono 8, il livello massimo che può essere attestato dal presente certificato è il livello di padronanza Avanzato 5 Copyright © 2024 AICA 9|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER SOMMARIO 1. ALFABETIZZAZIONE SU INFORMAZIONE E DATI 17 1.1 NAVIGARE, RICERCARE E FILTRARE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI 17 1.1.1 Essere consapevoli della distinzione tra dati/informazioni liberamente disponibili e dati/informazioni che richiedono un pagamento o la sottoscrizione di un servizio 1.1.2 Essere consapevoli che i dati dell’utente vengono usati come pagamento per i contenuti online offerti gratuitamente 1.1.3 Sapere come scegliere il motore di ricerca maggiormente adatto alle proprie necessità e quali metodi di ricerca applicare a seconda dello scopo e del tipo di informazioni desiderati. Sapere quali sono i fattori che influenzano i risultati di una ricerca, quali il contesto, il dispositivo, le normative locali, il comportamento di altri utenti e il comportamento pregresso dell’utente. 1.1.4 Essere consapevoli del ruolo dell’intelligenza artificiale nel generare risposte personalizzate 1.1.5 Sapere che gli algoritmi di IA operano con modalità non visibili o comprensibili, come se fossero una “scatola nera” 1.1.6 Sapere come formulare le richieste verso un agente conversazionale, quale Siri, Alexa, Cortana, per ovviare alle problematiche di interazione 1.1.7 Sapere come gestire il sovraccarico di informazioni e la “infodemia”, utilizzando metodi e strategie di ricerca personali 1.2 VALUTARE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI 19 1.2.1 Essere consapevoli che le informazioni presenti in rete non sono necessariamente vere. Conoscere la distinzione tra disinformazione e misinformazione 1.2.2 Essere consapevoli delle principali problematiche relative all’intelligenza artificiale, quali “deepfake”, reiterazione di stereotipi, misinformazioni, pregiudizi e distorsioni, “bolle di filtraggio” 1.2.3 Saper distinguere le diverse tipologie di contenuti disponibili in rete, saperne identificare le fonti e valutarne la credibilità e l’attendibilità 1.3 GESTIRE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI 21 1.3.1 Sapere che in rete esistono archivi di dati “aperti” da cui ottenere dati per le proprie necessità 1.3.2 Essere consapevoli che applicazioni su internet o sui dispositivi mobili raccolgono dati dell’utente che vengono elaborati e che possono essere esaminati e utilizzati dall’utente per monitorare le proprie attività online e offline 1.3.3 Essere consapevoli che i sensori utilizzati da varie tecnologie, quali telecamere, assistenti virtuali, tecnologie indossabili, telefoni cellulari, generano una grande quantità di dati 1.3.4 Essere in grado di scegliere i luoghi di archiviazione più appropriati per le proprie esigenze, quali il cloud, la rete locale o i dispositivi locali 1.3.5 Sapere come utilizzare strumenti di trattamento dei dati, quali database, strumenti di estrazione dei dati/data mining, software di analisi, per gestire e organizzare informazioni complesse, al fine di prendere una decisione o risolvere un problema 2. COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE 25 2.1 INTERAGIRE CON GLI ALTRI ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE 25 2.1.1 Essere consapevoli che molti servizi di comunicazione e social media sono gratuiti poiché in parte retribuiti attraverso la pubblicità e i dati degli utenti Copyright © 2024 AICA 10|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 2.1.2 Essere consapevoli che molti servizi di comunicazione e ambienti digitali utilizzano meccanismi come il “nudging”, la gamification e la manipolazione per influenzare il comportamento degli utenti 2.1.3 Essere in grado di affrontare le problematiche relative alla comunicazione con una IA: riconoscere quando si interagisce con una IA, saper fornire feedback ad una IA 2.1.4 Essere in grado di comunicare utilizzando strumenti digitali in modalità asincrona, ad esempio per condividere idee, scrivere report, programmare riunioni. 2.1.5 Saper utilizzare gli strumenti digitali per la comunicazione informale con i colleghi durante il lavoro in remoto 2.1.6 Essere in grado di fare un uso consapevole delle comunicazioni sincrone e asincrone 2.2 CONDIVIDERE INFORMAZIONI ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI 27 2.2.1 Essere consapevoli che quanto condiviso pubblicamente online può essere utilizzato per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale, con potenziali violazioni della privacy 2.2.2 Sapere quali sono il ruolo e le responsabilità del facilitatore online per strutturare e guidare un gruppo di discussione 2.2.3 Conoscere le modalità per segnalare la disinformazione e la misinformazione nei social media 2.2.4 Sapere quali sono le modalità di identificazione e citazione della fonte originale e degli autori dei contenuti condivisi 2.3 ESERCITARE LA CITTADINANZA ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI 28 2.3.1 Essere consapevoli che su Internet sono presenti diversi tipi di servizi digitali 2.3.2 Sapere che sono disponibili per i cittadini dei sistemi di identificazione digitale sicura, quali la carta d’identità elettronica che contiene un certificato digitale, o lo SPID 2.3.3 Essere consapevoli delle problematiche relative a decisioni, concernenti la vita delle persone, prese da sistemi di IA, e del diritto per i cittadini europei di non essere soggetti a processi decisionali completamente automatizzati 2.3.4 Essere in grado di identificare le aree in cui l’IA può apportare benefici in diversi aspetti della vita quotidiana. Comprendere che la positività o negatività dei risultati di un sistema di IA risiede nelle modalità con cui quel sistema di IA è stato progettato e con quali scopi viene usato 2.3.5 Essere consapevoli dell’esistenza di piattaforme online che offrono ai cittadini l’opportunità di partecipare ad azioni finalizzate a innovazioni per raggiungere obiettivi di sostenibilità a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale 2.3.6 Essere consapevoli del ruolo dei media tradizionali, quali quotidiani e televisione, e dei nuovi media, quali social media e Internet, nelle società democratiche 2.3.7 Sapere come monitorare la spesa pubblica del governo locale e nazionale, ad esempio attraverso i dati aperti sul sito web del governo e i portali di dati aperti 2.3.8 Sapere come impegnarsi con gli altri tramite le tecnologie digitali per lo sviluppo sostenibile della società e la consapevolezza del potenziale della tecnologia sia per l’inclusione o partecipazione, sia per l’esclusione 2.4 COLLABORARE ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI 32 2.4.1 Conoscere i vantaggi del lavoro a distanza ed essere in grado di utilizzare ambienti e strumenti per il lavoro condiviso, quali lavagne o fogli digitali condivisi 2.4.2 Sapere che per lavorare a distanza con altre persone sono necessarie buone abilità sociali, e la capacità di utilizzare ambienti e strumenti per la generazione di idee e di contenuti digitali condivisi, quali mappe mentali, lavagne virtuali o sondaggi condivisi 2.5 NETIQUETTE 32 2.5.1 Conoscere e applicare le regole di buona educazione nei diversi contesti del web, quali email, Copyright © 2024 AICA 11|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER forum, social network, con la consapevolezza che il loro uso può variare in diversi contesti socio-culturali, Paesi o ambiti professionali 2.5.2 Essere consapevoli della necessità di assumere comportamenti adeguati a seconda del contesto, ad esempio quando si è sul lavoro o tra amici 2.5.3 Sapere che comportamenti inappropriati negli ambienti digitali possono danneggiare gli aspetti sociali e personali anche nella vita reale e saper riconoscere attività ostili online indirizzate a determinate persone o gruppi di persone 2.5.4 Essere consapevoli dei requisiti di accessibilità in ambito digitale per consentire a tutti di essere raggiunti dalle comunicazioni di tipo digitale 2.6 GESTIRE L’IDENTITÀ DIGITALE 34 2.6.1 Essere consapevoli del duplice significato di identità digitale quale metodo di autenticazione e insieme di dati personali e di contesto dell’utente 2.6.2 Essere consapevoli del ruolo dell’IA nel raccogliere e collegare dati degli utenti e di quali impostazioni modificare nelle app o nelle piattaforme digitali per consentire o impedire il tracciamento, la raccolta e l’analisi dei dati da parte di un sistema di IA 2.6.3 Conoscere la legislazione che regola la protezione dei dati personali 2.6.4 Conoscere le modalità che consentono di limitare e gestire il tracciamento delle proprie attività 2.6.5 Sapere quali pratiche utilizzare per creare profili per scopi diversi, quali personali o professionali, e costruire un’identità online positiva 2.6.6 Sapere come controllare la propria “impronta digitale” eseguendo una ricerca sul proprio nome o cognome 2.6.7 Conoscere le strategie da utilizzare per controllare, gestire o cancellare i dati raccolti/curati dai sistemi online, anche verificando e modificando il tipo di metadati inseriti nelle proprie immagini 3. CREAZIONE DI CONTENUTI DIGITALI 39 3.1 SVILUPPARE CONTENUTI DIGITALI 39 3.1.1 Essere consapevoli che i contenuti digitali, quali ad esempio audio e video, vengono archiviati come file; saper utilizzare tecniche e strumenti per creare contenuti digitali accessibili e in grado di supportare le proprie idee 3.1.2 Essere consapevoli che è possibile produrre contenuti tramite Intelligenza Artificiale 3.1.3 Conoscere il significato di “accessibilità digitale” 3.1.4 Essere consapevoli di cosa si intende per “realtà aumentata” e “realtà virtuale” e in quali casi vengono utilizzate 3.1.5 Essere in grado di utilizzare dispositivi di tipo Internet of Things (IoT) per la produzione di contenuti digitali, quali immagini o video 3.2 INTEGRARE E RIELABORARE CONTENUTI DIGITALI 41 3.2.1 Essere consapevoli che si possono realizzare robot programmabili e altri artefatti non digitali (ad esempio Lego Mindstorms, Micro:bit, Raspberry Pi, EV3, Arduino e ROS) 3.2.2 Essere in grado di utilizzare strumenti dedicati alla produzione di infografiche e poster digitali 3.2.3 Essere in grado di utilizzare strumenti per aggiungere contenuti ad audio e video al fine di migliorarne l’accessibilità 3.2.4 Essere in grado di integrare hardware e software per creare nuovi artefatti digitali e non digitali 3.2.5 Essere in grado di utilizzare contenuti prodotti da una IA integrandoli nei propri lavori 3.3 COPYRIGHT E LICENZE 42 Copyright © 2024 AICA 12|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 3.3.1 Essere consapevoli dei diritti di proprietà intellettuale disponibili, quali copyright, marchi, brevetti, e delle eccezioni al copyright, quali l’uso a scopo illustrativo per insegnamento, per caricatura, parodia, pastiche, per citazione, per uso privato 3.3.2 Sapere quali sono i meccanismi che consentono di limitare o bloccare l’accesso ai contenuti digitali; essere in grado di utilizzare e condividere i contenuti digitali utilizzando licenze aperte quali le Creative Commons, scegliendo la strategia più idonea da applicare alle proprie creazioni originali 3.4 PROGRAMMAZIONE 43 3.4.1 Sapere cosa si intende con “algoritmo” e che gli algoritmi sono progettati per aiutare a risolvere problemi 3.4.2 Sapere che i linguaggi di programmazione permettono la costruzione di software, costituito da istruzioni che vengono interpretate ed eseguite automaticamente dai dispositivi informatici 3.4.3 Sapere che i linguaggi di programmazione hanno regole ben precise che devono essere seguite quando si scrive un programma, e che permettono di organizzare le istruzioni in diversi modi 3.4.4 Sapere cosa si intende con “input” e “output” nell’ambito della programmazione e quali sono le modalità per ottenerlo e utilizzarlo 3.4.5 Essere in grado di rilevare problemi in una sequenza di istruzioni ed eseguire le modifiche opportune per risolverli 3.4.6 Essere in grado di riconoscere in un programma l’ordine di esecuzione delle istruzioni e combinare blocchi di istruzioni in modo da poter risolvere un problema 4. SICUREZZA 48 4.1 PROTEGGERE I DISPOSITIVI 48 4.1.1 Essere in grado di attivare l’autenticazione a due fattori 4.1.2 Sapere come verificare a quali dati personali può accedere un’applicazione sul proprio cellulare, e come configurare le impostazioni appropriate 4.1.3 Sapere come cifrare i dati sensibili memorizzati su un dispositivo personale o in un servizio di archiviazione cloud 4.2 PROTEGGERE I DATI PERSONALI E LA PRIVACY 49 4.2.1 Essere consapevoli dell’esistenza del Regolamento Europeo Generale sulla Protezione dei Dati o GDPR e a cosa si applica 4.2.2 Essere in grado di applicare le misure di sicurezza fondamentali nei pagamenti online 4.2.3 Essere in grado di utilizzare i vari tipi di identificazione elettronica e acquisire e usare i certificati emessi dalle autorità di certificazione 4.3 PROTEGGERE LA SALUTE E IL BENESSERE 50 4.3.1 Essere consapevoli delle problematiche della dipendenza digitale e dei relativi possibili danni psicologici e fisici. 4.3.2 Essere consapevoli che si deve fare un uso consapevole delle app dedicate alla salute e dei rischi che possono comportare, in quanto non sottoposte a procedure ufficiali di autorizzazione 4.3.3 Sapere cosa si intende con “disinibizione online” e conoscere le possibili conseguenze, quali il “flaming” online 4.3.4 Essere in grado di riconoscere le tecniche volte a manipolare e a indebolire la capacità di controllo nelle decisioni di un utente, quali nudging, gamification, clickbait 4.3.5 Essere in grado di applicare le modalità di protezione contro le persecuzioni online Copyright © 2024 AICA 13|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 4.4 PROTEGGERE L’AMBIENTE 52 4.4.1 Essere consapevoli delle problematiche di impatto ambientale legate all’uso di energia e alle emissioni di anidride carbonica associate al funzionamento dei dispositivi dell’utente o di chi fornisce i servizi 4.4.2 Conoscere il concetto di “obsolescenza programmata” e sapere che alcuni dispositivi potrebbero essere stati progettati in modo da dover essere sostituiti dopo un certo tempo 4.4.3 Essere consapevoli dei comportamenti ecologici da seguire nell’acquisto di dispositivi digitali, ad esempio scegliendo apparati meno energivori, meno inquinanti e meno tossici 4.4.4 Sapere che il commercio online ha un impatto sull’ambiente dovuto a diverse pratiche, quali la consegna a casa o lo smaltimento degli imballaggi 4.4.5 Essere consapevoli delle potenzialità delle tecnologie digitali, incluse quelle basate sull’IA, sull’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale 4.4.6 Essere consapevoli che determinate tecnologie di IA, quali l’addestramento delle IA o la produzione di criptovalute, hanno un elevato consumo energetico e un conseguente impatto ambientale 4.4.7 Essere in grado di applicare strategie efficienti, semplici e a ridotto apporto tecnologico (lowtech) per proteggere l’ambiente 4.4.8 Essere in grado di utilizzare degli strumenti digitali per migliorare il proprio impatto ambientale e sociale 5. RISOLVERE PROBLEMI 57 5.1 RISOLVERE PROBLEMI TECNICI 57 5.1.1 Essere consapevoli delle funzioni principali di tablet e smartphone e dei motivi per cui potrebbero non riuscire a collegarsi alla rete, quali password errata o modalità aereo attiva 5.1.2 Essere consapevoli delle strategie che si possono adottare per fronteggiare l’obsolescenza dell’hardware, quali l’acquisto di servizi per aumentare la potenza di calcolo o la capacità di archiviazione 5.1.3 Essere consapevoli che l’utilizzo di dispositivi IoT e mobili è legato alla disponibilità della rete, all’autonomia della batteria e alla capacità di calcolo, e sapere quali metodi utilizzare per identificare e risolvere i problemi legati al loro utilizzo 5.1.4 Essere consapevoli che l’IA è prodotta a partire da intelligenza e processi decisionali umani e non può esistere indipendentemente da essi 5.1.5 Essere in grado di adottare metodologie per la ricerca di malfunzionamenti tecnici 5.1.6 Essere in grado di utilizzare la ricerca in Internet per cercare soluzioni a problemi tecnici 5.2 INDIVIDUARE BISOGNI E RISPOSTE TECNOLOGICHE 59 5.2.1 Essere in grado di riconoscere le tecnologie di intelligenza artificiale applicate a diversi ambiti, quali acquisti online, riconoscimento di immagini o riconoscimento facciale 5.2.2 Essere consapevoli che le stampanti 3D si possono usare per realizzare oggetti fisici 5.2.3 Essere consapevoli che i comandi vocali con cui si possono comandare diversi dispositivi digitali sono gestiti tramite l’IA, anche se non vengono riconosciute necessariamente tutte le lingue 5.2.4 Essere in grado di utilizzare applicazioni di traduzione automatica e riconoscere le situazioni in cui tali applicazioni non sono sufficientemente accurate 5.2.5 Sapere che è possibile utilizzare Internet per acquistare beni e servizi attraverso transazioni commerciali e non commerciali, sapere come farlo e sapere che le regole applicate negli acquisti da aziende non sono le stesse applicate negli acquisti da privati Copyright © 2024 AICA 14|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 5.3 UTILIZZARE IN MODO CREATIVO LE TECNOLOGIE DIGITALI 61 5.3.1 Essere consapevoli che il digitale può essere di supporto all’innovazione di prodotti e di processi 5.3.2 Essere consapevoli che le applicazioni IoT possono essere utilizzate in molti settori diversi, quali sanità, agricoltura, industria o sicurezza 5.3.3 Essere in grado di utilizzare le tecnologie digitali per supportare esperienze di collaborazione online 5.3.4 Saper riconoscere le piattaforme online utilizzabili per lo sviluppo di applicazioni per IoT 5.3.5 Essere in grado di definire strategie per applicare soluzioni IoT a settori diversi 5.3.6 Saper risolvere problemi sociali utilizzando dispositivi e applicazioni digitali e ibridi, quali banche del tempo online o piattaforme di condivisione delle risorse 5.4 INDIVIDUARE I DIVARI DI COMPETENZE DIGITALI 63 5.4.1 Sapere come ottenere una valutazione delle proprie competenze digitali attraverso strumenti di assessment delle competenze 5.4.2 Sapere che difficoltà incontrate nell’uso delle tecnologie digitali possono essere dovute a diversi fattori, tra cui il proprio divario di competenze, ed essere consapevoli che l’apprendimento online può offrire diverse opportunità di aggiornamento, cercando in rete le opportunità di formazione che possano soddisfare il proprio fabbisogno di formazione o di miglioramento del proprio livello di competenza 5.4.3 Essere consapevoli del fatto che l’IA è in continua evoluzione 5.4.4 Essere in grado di riconoscere le “fake news” e spiegare ad altri come distinguerle dalle notizie vere Copyright © 2024 AICA 15|65 1. Alfabetizzazione su informazioni e dati 1.1 Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e contenuti digitali 1.2 Valutare dati, informazioni e contenuti digitali 1.3 Gestire dati, informazioni e contenuti digitali DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 1. ALFABETIZZAZIONE SU INFORMAZIONE E DATI La prima area di competenza del quadro di riferimento delle competenze digitali per i cittadini DigComp 2.2 riguarda competenze riconducibili ad attività e utilizzi specifici, in particolare: articolare le esigenze informative individuare e recuperare dati, informazioni e contenuti digitali giudicare la rilevanza della fonte e del suo contenuto archiviare, gestire e organizzare dati, informazioni e contenuti digitali. 1.1 NAVIGARE, RICERCARE E FILTRARE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI Questa competenza consiste nel saper articolare i fabbisogni informativi, ricercare i dati, le informazioni e i tenuti in ambienti digitali, accedervi e navigare al loro interno; creare e aggiornare strategie di ricerca perso 1.1.1 Essere consapevoli della distinzione tra dati/informazioni liberamente disponibili e dati/ informazioni che richiedono un pagamento o la sottoscrizione di un servizio Nell’era digitale, è fondamentale saper distinguere tra dati e informazioni che sono liberamente accessibili dati e informazioni che richiedono un pagamento o l’iscrizione a un servizio specifico. Mentre si naviga online, si potrebbero incontrare articoli di ricerca, report di analisi, giornali e molte altre ris che sembrano utili. Tuttavia, alcuni di questi contenuti potrebbero essere visualizzabili solo dopo aver effett un pagamento o aver sottoscritto un abbonamento. L’accesso a questi contenuti non è soltanto una questione di pagamento, ma anche legato alle specifiche l cenze sotto cui sono pubblicati. Queste licenze determinano come e fino a che punto l’utente può utilizzare i contenuti: ad esempio, alcuni dati potrebbero essere utilizzati liberamente per scopi non commerciali, mentre altri potrebbero permettere un utilizzo più ampio. Sapere navigare tra queste distinzioni consente di utilizzare le risorse digitali in modo efficace e conforme alle normative vigenti. 1.1.2 Essere consapevoli che i dati dell’utente vengono usati come pagamento per i contenut online offerti gratuitamente Quando si accede a contenuti gratuiti online, spesso l’utente paga con i suoi dati personali invece che con d naro. Servizi di questo tipo raccolgono varie informazioni sugli utenti, come i siti visitati, le ricerche effettuate e p sino i dettagli di acquisto, associando gli utenti a “cluster” ovvero a tipologie di profili utenti con le medesim caratteristiche. Questi profili permettono poi di personalizzare la pubblicità che l’utente vede. Si tratta di un modello di busi molto comune, che sfrutta i dati raccolti per specificare al meglio il target per le campagne pubblicitarie, au tando così l’efficacia degli annunci. Per tutelare la privacy mentre si utilizzano questi servizi gratuiti, è fondamentale prendere misure proattive possono utilizzare tecnologie come VPN (Virtual Private Network) che nascondono il tuo indirizzo IP e criptano il tuo traffico online, ren- dendo più difficile per i servizi tracciare le tue attività browser orientati alla privacy, che limitano l’uso dei cookie e massimizzano l’anonimato Copyright © 2024 AICA 17|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER proxy per nascondere la vera posizione dell’utente. Questi strumenti aiutano a mantenere il controllo sui propri dati personali mentre si naviga online. 1.1.3 Sapere come scegliere il motore di ricerca maggiormente adatto alle proprie necessità e quali metodi di ricerca applicare a seconda dello scopo e del tipo di informazioni desiderati. Sapere quali sono i fattori che influenzano i risultati di una ricerca, quali il contesto, il dispositivo, le normative locali, il comportamento di altri utenti e il comportamento pregresso dell’utente. Diversi fattori influenzano i risultati delle ricerche online. Ad esempio, se due persone utilizzano Google da Google Chrome per effettuare la stessa ricerca, i risultat possono variare notevolmente a causa di diversi elementi, come le ricerche precedenti effettuate da chi sta cercando la posizione geografica, le preferenze culturali e le normative locali il dispositivo utilizzato (fisso, mobile ecc.) altre personalizzazioni del motore di ricerca Oltre a questo, va considerato che utilizzando motori di ricerca differenti, si avranno risultati differenti anch l’algoritmo differente usato da un motore di ricerca rispetto ad un altro. Comprendere queste dinamiche è cruciale per poter scegliere il motore di ricerca più adatto alle propri necessità. Ad esempio, un professionista alla ricerca di dati specifici e non filtrati potrebbe preferire DuckDu Go, che non personalizza i risultati in base alle attività passate dell’utente. Invece, un utente che desidera c gli personalizzati potrebbe optare per Google, che adatta i risultati alle abitudini di navigazione. Imparare a utilizzare queste informazioni può migliorare significativamente l’efficacia delle ricerche online, s disfacendo sia esigenze personali che professionali. 1.1.4 Essere consapevoli del ruolo dell’intelligenza artificiale nel generare risposte personalizzate L’intelligenza Artificiale (IA) gioca un ruolo cruciale nella personalizzazione dei contenuti digitali che tutti inc triamo ogni giorno. Ad esempio, immaginiamo di utilizzare TikTok: se durante la navigazione nel feed ci fermiamo a guardare u deo senza proseguire lo scrolling, magari perché distratti da altro, l’algoritmo di IA può interpretare questa p come un segnale di interesse specifico per quel tipo di contenuto. Di conseguenza, è probabile che in seguit vengano proposti video simili. Questa pratica di personalizzazione si basa sull’impiego di algoritmi avanzati e sull’apprendimento auto tico, tecnologie che permettono all’IA di imparare dalle nostre azioni online. Di fatto, ogni volta che interagi con contenuti digitali, forniamo indizi sui nostri gusti e preferenze, che gli algoritmi utilizzano per affinare la selezione dei contenuti che ci vengono mostrati. 1.1.5 Sapere che gli algoritmi di IA operano con modalità non visibili o comprensibili, come se fossero una “scatola nera” Gli algoritmi di IA sono spesso descritti come una “scatola nera” perché la loro operatività interna non è dire tamente osservabile o facilmente intellegibile per gli utenti. Questo si verifica perché tali algoritmi elaboran grandi quantità di dati attraverso processi complessi che non sono immediatamente trasparenti. Per esempio, quando usiamo un servizio di streaming video che suggerisce film o serie tv basati sulle nostre precedenti visualizzazioni, l’algoritmo che sta dietro queste raccomandazioni è un esempio di “scatola nera possiamo vedere direttamente quali fattori specifici l’algoritmo considera per fare queste raccomandazioni, Copyright © 2024 AICA 18|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER comprendere facilmente come combina questi fattori per arrivare al risultato finale. La natura opaca di questi algoritmi può rendere difficile per gli utenti capire come e perché vengano offerte te informazioni o suggerimenti, limitando la possibilità di prevedere o contestare le decisioni prese dall’algo stesso. Si tratta sicuramente di una questione aperta: le tecnologie basate su IA influenzano diversi aspetti nostra vita digitale, ma il loro funzionamento non è del tutto comprensibile, soprattutto ai non tecnici, che le potrebbero interpretare come fantascientifiche o, addirittura, magiche. 1.1.6 Sapere come formulare le richieste verso un agente conversazionale, quale Siri, Alexa, Cortana, per ovviare alle problematiche di interazione Quando interagiamo con agenti conversazionali come Siri, Alexa o Google Assistant, è fondamentale saper f mulare correttamente le richieste per ottenere risposte precise e utili. Prima di tutto, ogni interazione deve iniziare attivando l’assistente con una parola chiave specifica, come “H Siri” o “Ok Google”, che può variare a seconda del dispositivo utilizzato, essendo personalizzabile. Una volta attivato l’assistente, è importante formulare domande chiare e dirette. È consigliabile limita ciascuna interazione a una sola richiesta per evitare confusione e garantire che l’assistente possa elaborare curatamente l’informazione. Ad esempio, invece di chiedere “Qual è il meteo e puoi ricordarmi l’appuntame di domani?”, è più efficace fare due domande separate: “Come sarà il meteo domani?” seguita da “Qual è il primo appuntamento di domani?” Utilizzare parole chiave pertinenti nell’interrogazione aiuta inoltre gli assistenti a filtrare e prioritizzare le inf mazioni, migliorando la qualità delle risposte. Per esempio, se necessiti di un promemoria, specifica chiaram l’azione desiderata dicendo qualcosa come “Imposta un promemoria per le 9 del mattino per chiamare il do Seguendo queste semplici linee guida, si può massimizzare l’efficacia e l’efficienza delle interazioni con gli a conversazionali, rendendo la tecnologia un utile supporto nella gestione quotidiana delle attività digitali. 1.1.7 Sapere come gestire il sovraccarico di informazioni e la “infodemia”, utilizzando metod strategie di ricerca personali Nell’era digitale, specialmente durante eventi critici come un’epidemia sanitaria, gestire il sovraccarico di in formazioni e contrastare la diffusione di notizie false o fuorvianti, conosciuto anche come “infodemia”, diven cruciale. Un metodo efficace per affrontare questi problemi consiste nell’uso di strategie di ricerca personali che priv legiano fonti affidabili e verificate: è importante acquisire informazioni da enti riconosciuti e pubblicazion accreditate. Quando una notizia appare ripetutamente nei propri feed social, è essenziale non cedere al sensazionalismo rificare la veridicità e le fonti di una notizia aiuta a discernere se si sta cadendo vittime di una “bolla di filtra (filter bubble: è il risultato della personalizzazione dei risultati di ricerca dei filtri di cui si parla al paragrafo 1 come ad esempio posizione, siti già visitati ecc.) o di una “camera dell’eco” (echo chamber, dove le stesse i vengono continuamente ripetute senza un adeguato esame critico). Usare queste tecniche non solo migliora la qualità delle informazioni a cui accediamo ma contribuisce attiva mente a un ambiente informativo più sano e informato. 1.2 VALUTARE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI Questa competenza comprende: analizzare, confrontare e valutare in maniera critica la credibilità e l’affidab delle fonti dei dati, delle informazioni e dei contenuti digitali; analizzare, interpretare e valutare in maniera c dati, informazioni e contenuti digitali. Copyright © 2024 AICA 19|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 1.2.1 Essere consapevoli che le informazioni presenti in rete non sono necessariamente vere. Conoscere la distinzione tra disinformazione e misinformazione Nell’era digitale, ognuno di noi è costantemente bombardato da una vasta gamma di informazioni che circo tramite Internet (web, social ecc.). Tuttavia, non tutte le informazioni che incontriamo online sono accurate affidabili. È fondamentale sviluppare una critica alfabetizzazione mediatica per distinguere efficacemente tra real e falsità. Questa competenza ci permette di essere consapevoli che, nonostante la popolarità o la diffusion certi contenuti, questi potrebbero non essere veritieri. Capire la differenza tra disinformazione e misinformazione è cruciale. La disinformazione si riferisce alle informazioni false create intenzionalmente per ingannare o manipolare pubblico. Per esempio, durante una campagna elettorale, potrebbero circolare storie inventate per dannegg l’immagine di un candidato. La misinformazione invece si verifica quando le informazioni false vengono diffuse senza intenzione di fuo viare, come nel caso di un errore di trascrizione o una cattiva interpretazione di fatti o eventi. La competenza nel valutare i dati e le informazioni che riceviamo attraverso i media digitali è quindi essenz per navigare in modo sicuro e informato il mondo digitale. La capacità di identificare e criticare questi contenuti non solo ci protegge personalmente, ma rafforza anch il tessuto informativo della nostra società, contribuendo a combattere la problematica sempre più diffusa de disinformazione online. 1.2.2 Essere consapevoli delle principali problematiche relative all’intelligenza artificiale, quali “deepfake”, reiterazione di stereotipi, misinformazioni, pregiudizi e distorsioni, “bolle di filtraggio” L’Intelligenza Artificiale (IA) influenza la nostra interazione con l’informazione e i dati. Un esempio significativo è rappresentato dai deepfake, tecnologia IA che crea contenuti audiovisivi così ve simili da essere difficilmente distinguibili dalla realtà. Questo può includere video di politici che pronunciano scorsi mai detti o celebrità in contesti inappropriati. Queste manipolazioni possono causare notevoli distorsi della realtà e confondere il pubblico. Un altro problema legato all’IA è la tendenza di alcuni algoritmi a inserire messaggi pubblicitari o politici nei contenuti che fornisce, spesso senza che l’utente ne sia consapevole. Questo può portare a una reiterazion di stereotipi o alla diffusione di informazioni errate, impattando negativamente la percezione del mond reale da parte dell’utente. Bisogna anche essere consapevoli che i dati utilizzati per addestrare l’IA possono contenere pregiudizi intrin che l’algoritmo può poi amplificare. Per esempio, una ricerca sugli stereotipi di genere nelle professioni potr perpetuare concezioni errate, come l’associazione di specifici lavori a un determinato sesso. Infine, gli algoritmi possono contribuire a creare bolle di filtraggio o camere dell’eco di cui abbiamo già parlato nel paragrafo 1.1.7. Si tratta di situazioni in cui le piattaforme digitali mostrano agli utenti contenuti rafforzano le loro convinzioni preesistenti, evitando quelle contrarie, isolando gli individui in una eco camera informazioni omogenee. Questo fenomeno può limitare la comprensione e l’accettazione di prospettive dive impoverendo il dibattito pubblico e sociale. Essere consapevoli di questi aspetti dell’IA è fondamentale per navigare criticamente nel mondo digitale e p sviluppare una capacità di giudizio indipendente e informata. 1.2.3 Saper distinguere le diverse tipologie di contenuti disponibili in rete, saperne identificare le fonti e valutarne la credibilità e l’attendibilità Copyright © 2024 AICA 20|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER Oggi è fondamentale saper navigare e interpretare correttamente la vasta gamma di contenuti a cui abbiam accesso quotidianamente online. Una competenza chiave è riuscire a distinguere le diverse tipologie di contenuti digitali e valutarne la c bilità. Questa abilità comprende la capacità di differenziare un messaggio promozionale da informazioni neu anche quando non sono esplicitamente etichettati come tali. Ad esempio, è importante riconoscere quando post su un social media potrebbe avere intenti commerciali piuttosto che informativi. Per fare ciò, è essenziale analizzare e valutare criticamente i risultati di ricerca e i flussi d’attività sui s media. Si deve tentare di identificarne l’origine e distinguere i fatti dalle opinioni, valutando se i contenuti s influenzati da interessi economici, politici o religiosi. Un metodo efficace per verificare la credibilità di una fo è esaminare la frequenza con cui questa viene citata da altre fonti reputate affidabili. Un altro passo cruciale è identificare chi è l’autore o la fonte di un’informazione. Visitare la sezione “Chi s di un sito web o di un profilo social può fornire dettagli vitali riguardo l’autenticità e l’esperienza dell’editore dell’autore. Queste informazioni sono importanti per determinare se si può fidarsi del contenuto in question se ulteriori verifiche sono necessarie. Sviluppare queste competenze non solo arricchisce la propria competenza digitale ma garantisce anche una navigazione più sicura ed informativa nel vasto mare delle informazioni digitali. 1.3 GESTIRE DATI, INFORMAZIONI E CONTENUTI DIGITALI Questa competenza riguarda l’organizzare, archiviare e recuperare dati, informazioni e contenuti negli amb digitali; organizzarli ed elaborarli in un ambiente strutturato. 1.3.1 Sapere che in rete esistono archivi di dati “aperti” da cui ottenere dati per le proprie necessità Gli open data sono dati liberamente accessibili e utilizzabili da chiunque. Questi archivi di dati aperti sono una risorsa preziosa per chiunque desideri sfruttarli per comporre nuove in mazioni, generare mappe tematiche, o supportare varie attività di problem solving. Ad esempio, i dati aperti offerti da enti pubblici possono essere usati per analizzare tendenze sociali o econo che, effettuare ricerche ambientali o semplicemente migliorare la comprensione di fenomeni specifici. È importante distinguere gli open data dall’open source: mentre open data sono dati che possono essere lib ramente accessi e riutilizzati da chiunque, open source si riferisce al software il cui codice sorgente è stato r pubblico, permettendo così agli sviluppatori di modificarlo o migliorarlo. Entrambi i concetti giocano un ruol fondamentale nel promuovere una cultura di trasparenza e collaborazione nel mondo digitale, ma servono s distinti e complementari. 1.3.2 Essere consapevoli che applicazioni su internet o sui dispositivi mobili raccolgono dati dell’utente che vengono elaborati e che possono essere esaminati e utilizzati dall’utent per monitorare le proprie attività online e offline Molte delle applicazioni che utilizziamo quotidianamente su internet e sui dispositivi mobili raccolgono una vasta gamma di dati personali, comportamentali e contestuali. Questi dati possono includere, ad esempio, le attività online come i click sui social media e le ricerche effett su motori di ricerca come Google, ma anche attività offline come il conteggio dei passi, percorsi di cammina viaggi tramite mezzi pubblici. Queste informazioni vengono elaborate dalle app per offrire servizi personaliz o per fini statistici. Se un utente desidera ricostruire i propri spostamenti di una data specifica, esiste ad esempio una soluzione semplice ed efficace: consultare la cronologia delle posizioni sul proprio software di mappe, come Google M Copyright © 2024 AICA 21|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER o Mappe di Apple. Queste applicazioni memorizzano i dati relativi agli spostamenti e permettono agli utenti accedere facilmente a questi dati per visualizzare i percorsi fatti in date e orari specifici. Non tutti i dati recuperabili ex post dall’utente vengono raccolti dalle applicazioni. Ad esempio gli argoment discussi nelle conversazioni su applicazioni di instant messaging (come le chat di WhatsApp) sono disponibi l’utente, ma per ovvie ragioni di privacy non fanno parte dei dati analizzati dalle applicazioni. 1.3.3 Essere consapevoli che i sensori utilizzati da varie tecnologie, quali telecamere, assistenti virtuali, tecnologie indossabili, telefoni cellulari, generano una grande quantità di dati Ogni dispositivo che utilizziamo è dotato di sensori che captano e registrano informazioni. Ad esempio negli smartphone, quando l’utente scatta una foto, il sensore della fotocamera registra non solo l’immagine, ma a che dati come la localizzazione e l’ora. Allo stesso modo, gli assistenti virtuali come Alexa o Google Assistan raccolgono dati attraverso i comandi vocali che ricevono, apprendendo dalle nostre richieste per mig l’assistenza. Anche le tecnologie indossabili (wearable device), come gli smartwatch, monitorano continuam dati personali legati alla salute, come il battito cardiaco o i passi fatti. Questi sensori sono fondamentali per l’accumulo dei cosiddetti big data, grandi volumi di dati che, se ana zati appropriatamente, possono suggerire intuizioni preziose. Ad esempio, i dati raccolti dagli wearable devi possono essere utilizzati per studi avanzati sul benessere fisico a livello globale o per personalizzare consigl salute. Le telecamere, tramite il riconoscimento facciale, possono migliorare sistemi di sicurezza o di marke personalizzato. È dunque essenziale essere consapevoli che ogni dispositivo con sensori non fa solo parte della nostra quot nità, ma contribuisce costantemente alla generazione di dati che possono essere utilizzati in molti modi, inc la formazione di sistemi di intelligenza artificiale. Conoscere e gestire questi dati è fondamentale per proteg la nostra privacy e sfruttare al meglio le potenzialità del mondo digitale. 1.3.4 Essere in grado di scegliere i luoghi di archiviazione più appropriati per le proprie esigenze, quali il cloud, la rete locale o i dispositivi locali Nel mondo digitale odierno, sapere dove archiviare i propri dati è fondamentale, come ad esempio: dispositivi locali, come il proprio computer o hard disk esterno, rete locale, come un server nella LAN aziendale cloud Ogni opzione può presentare vantaggi specifici a seconda delle proprie esigenze. In particolare il cloud: offre un accesso ai dati sempre disponibile, consentendo di averli a disposizione in pochi secondi su tutti i dispositivi connessi, praticamente ovunque ci si trovi; questo è particolarmente utile, ad esem pio, per chi lavora frequentemente in mobilità o per chi necessita di collaborare a distanza con colle o clienti offre una sicurezza aggiuntiva rispetto agli archivi locali; salvare i dati sul cloud riduce i rischi di per a causa di guasti hardware, come potrebbe accadere con il proprio computer o un hard disk esterno che si danneggiano Scegliere il luogo di archiviazione giusto implica quindi valutare aspetti quali la necessità di accesso remoto sicurezza dei dati e la praticità nell’uso quotidiano. Considerare l’importanza che il singolo utente dà a ques variabili aiuterà a prendere decisioni informate su come e dove salvare le proprie informazioni digitali. 1.3.5 Sapere come utilizzare strumenti di trattamento dei dati, quali database, strumenti di estrazione dei dati/data mining, software di analisi, per gestire e organizzare Copyright © 2024 AICA 22|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER informazioni complesse, al fine di prendere una decisione o risolvere un problema Nell’ambito della gestione e organizzazione delle informazioni complesse, gli strumenti di trattamento dei d come i database e i software di data mining sono essenziali per la presa di decisioni informate e la risoluzion problemi. Il data mining, in particolare, va oltre la semplice interrogazione di un database, consentendo di scoprire p tern e correlazioni nascoste nei dati che non sarebbero immediatamente evidenti. Ad esempio, mediante l’analisi data mining, è possibile identificare quali categorie di clienti mostrano una m giore propensione all’acquisto di certi prodotti o quali sono più influenzate da specifiche campagne pubblici Il principale obiettivo dell’utilizzo di strumenti di data mining e analisi dei dati è l’estrazione di informazio pertinenti e significative. Questi strumenti permettono agli analisti di trasformare grandi volumi di dati grezzi (big data) in intuizioni p ticabili, che possono guidare decisioni aziendali strategiche. Ad esempio, un’azienda potrebbe utilizzare l’an dei dati per ottimizzare le sue strategie di marketing, migliorare la customer experience o aumentare l’effic operativa, individuando esattamente dove e come intervenire per massimizzare i risultati e minimizzare i co Copyright © 2024 AICA 23|65 2. Comunicazione e collaborazione 2.1 Interagire con gli altri attraverso le tecnologie 2.2 Condividere informazioni attraverso le tecnologie digitali 2.3 Esercitare la cittadinanza attraverso le tecnologie digitali 2.4 Collaborare attraverso le tecnologie digitali 2.5 Netiquette 2.6 Gestire l’identità digitale DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 2. COMUNICAZIONE E COLLABORAZIONE La seconda area di competenza del quadro di riferimento delle competenze digitali per i cittadini DigComp 2 riguarda competenze riconducibili ad attività e utilizzi specifici, in particolare: interagire, comunicare e collaborare tramite le tecnologie digitali, tenendo conto della diversità cul rale e generazionale partecipare alla società attraverso i servizi digitali pubblici e privati e la cittadinanza attiva gestire la propria presenza, identità e reputazione digitale. 2.1 INTERAGIRE CON GLI ALTRI ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE Questa competenza riguarda il sapere interagire tramite diverse tecnologie digitali e capire quali sono gli st menti di comunicazione più appropriati in un determinato contesto. 2.1.1 Essere consapevoli che molti servizi di comunicazione e social media sono gratuiti poiché in parte retribuiti attraverso la pubblicità e i dati degli utenti I servizi di comunicazione e social media che utilizziamo quotidianamente, come la messaggistica istantane (instant messaging) o le piattaforme di condivisione foto e video, sembrano offerti gratuitamente. Tuttavia è fondamentale comprendere che questi servizi “gratuiti” sono in realtà finanziati in maniera ind retta. La chiave economica di tali servizi risiede nei dati degli utenti e nella pubblicità. Con ogni clic, ogni p e interazione, contribuiamo con informazioni preziose che consentono alle aziende di profilare gli utenti e di personalizzare la pubblicità e il target in modo estremamente accurato. In pratica, non paghiamo un prezzo netario diretto, ma “paghiamo” condividendo dettagli della nostra navigazione e dei nostri interessi. Questo scambio di dati per servizi solleva questioni importanti riguardo la privacy e la gestione dei d personali. È essenziale essere consapevoli di questi aspetti quando interagiamo online, valutando con atten quali informazioni scegliamo di condividere. 2.1.2 Essere consapevoli che molti servizi di comunicazione e ambienti digitali utilizzano meccanismi come il “nudging”, la gamification e la manipolazione per influenzare il comportamento degli utenti La comunicazione e l’interazione attraverso ambienti online sono diventate una parte fondamentale della no vita quotidiana. Importante è però essere consapevoli di come alcune piattaforme utilizzino specifici meccan per influenzare il nostro comportamento. Questi meccanismi sono: il nudging, una forma di incoraggiamento sottile che ci spinge a compiere determinate azioni senz un comando diretto; ad esempio dopo aver interagito con determinati contenuti su un social netwo vengono suggeriti post simili, spingendo l’utente a trascorrere più tempo sulla piattaforma la gamification, che applica elementi tipici dei giochi, come punti e badge, per rendere più coinvo genti le attività online Nota: bisogna distinguere tra le tecniche che mirano ad influenzare attivamente il nostro comportamento e quelle che si occupano dell’analisi dei dati, come il data mining; quest’ultimo, infatti, si concentra sulla racc e l’analisi di grandi quantità di informazioni per scoprire modelli e tendenze, ma di per sé non è progettato p modificare direttamente il comportamento degli utenti. 2.1.3 Essere in grado di affrontare le problematiche relative alla comunicazione con una IA: riconoscere quando si interagisce con una IA, saper fornire feedback ad una IA Copyright © 2024 AICA 25|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER Oggi è essenziale saper gestire l’interazione con le tecnologie basate su Intelligenza Artificiale (IA). Nelle int razioni con chatbot, sia testuali che vocali, dove può emergere l’esigenza di distinguere se si sta comunica con un umano o un sistema IA. Un indicatore chiave può essere la velocità e la coerenza delle risposte: i cha tendono a rispondere quasi istantaneamente e con modalità molto uniformi. Per guidare le prestazioni migliorative della IA è fondamentale fornire feedback dettagliati e specifici. Ad e pio, se stai utilizzando un sistema di raccomandazione di film basato su IA, non limitarti a like generici; piutt spiega cosa esattamente hai apprezzato di un film, o cosa avresti voluto vedere migliorato. Questo tipo di in mazioni aiuta l’IA a capire meglio gli interessi e le preferenze, affinando le sue proposte future. Essere speci nel feedback non solo arricchisce l’esperienza utente, ma contribuisce anche al perfezionamento delle tecno gie IA che stiamo sempre più integrando nella nostra quotidianità. 2.1.4 Essere in grado di comunicare utilizzando strumenti digitali in modalità asincrona, ad esempio per condividere idee, scrivere report, programmare riunioni. La comunicazione asincrona attraverso strumenti digitali offre una libertà incredibile nella gestione del temp delle interazioni lavorative. Ad esempio, l’utilizzo di Google Documenti rappresenta un ottimo modo per coll borare. Creando un documento condiviso, possiamo impostare i permessi di accesso per altri utenti sceglien tra “commentatore” o “editor”. Questo permette a ciascun utente di contribuire secondo i propri tempi, sen necessità di essere online contemporaneamente. Uno dei principali vantaggi di questa modalità di comunicazione è la flessibilità. Non dovendo rispondere in tempo reale, ogni partecipante può organizzare il proprio lavoro in maniera più efficiente e produttiva. Ques si traduce in una gestione del tempo ottimale e meno stressante. Ad esempio, se un team sta lavorando su un progetto, un membro può aggiungere le proprie idee o modific documento condiviso quando trova il momento più adatto durante la giornata. Inoltre, mediante l’impostazi di commenti su parti specifiche del documento, i membri del team possono fornire feedback dettagliati e co struttivi, arricchendo il lavoro con nuove prospettive senza necessità di riunioni immediate. 2.1.5 Saper utilizzare gli strumenti digitali per la comunicazione informale con i colleghi durante il lavoro in remoto Nell’era del lavoro a distanza, mantenere un clima lavorativo amichevole e collaborativo è fondamentale. U lizzare strumenti digitali per la comunicazione informale è un ottimo modo per colmare le distanze fisiche tr colleghi. Un esempio pratico è l’utilizzo di app di instant messaging come WhatsApp. Queste applicazioni permettono replicare le interazioni faccia a faccia che solitamente avviene durante le pause caffè. Attraverso applic zioni di questo tipo, i colleghi possono facilmente inviare messaggi, condividere immagini o anche organizza videochiamate informali per discutere di argomenti non strettamente legati al lavoro, mantenendo così vive relazioni sociali all’interno del team. Implementare questa pratica all’interno di un team remoto può contribuire a sviluppare un ambiente di lavo più coeso e meno isolato. 2.1.6 Essere in grado di fare un uso consapevole delle comunicazioni sincrone e asincrone La comunicazione può essere resa più efficace se si utilizzano le tecnologie appropriate. Quando si interagisce con colleghi o collaboratori, è essenziale sapere quando optare per forme di comunicazione sincrone, come videoconferenze o chat in tempo reale, modalità asincrone, come l’email o i forum di discussione È importante considerare il bilanciamento tra queste due forme per diversi motivi. L’uso eccessivo delle comunicazioni sincrone può portare a un fenomeno sempre più diffuso noto come “aff Copyright © 2024 AICA 26|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER camento da videoconferenza”. Questo può essere minimizzato alternando le videochiamate con comunicazi via email o altri strumenti asincroni, che permettono alle persone di rispondere secondo i propri tempi e ritm lavorativi. Inoltre, rispettare i tempi preferiti di lavoro dei colleghi evidenzia sensibilità e rispetto per il loro s e tempo personale. Quando si tratta di discussioni che non richiedono una risposta immediata o una deliberazione di gruppo in po reale, optare per strumenti di comunicazione asincrona come l’email è una scelta appropriata. Questo no solo garantisce che tutti abbiano il tempo di riflettere e rispondere adeguatamente, ma aiuta anche a conse un archivio delle comunicazioni che può essere utile per riferimenti futuri. La chiave per una comunicazione efficace nel lavoro digitale è quindi la capacità di scegliere lo strumento g al momento giusto, bilanciando le esigenze di interazione immediata con il rispetto per il lavoro autonomo e benessere di tutti i partecipanti. 2.2 CONDIVIDERE INFORMAZIONI ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI Questa competenza comprende il condividere dati, informazioni e contenuti digitali con altri attraverso tec- nologie digitali appropriate; agire da intermediari, conoscendo le prassi adeguate per la citazione delle fonti attribuzione di titolarità. 2.2.1 Essere consapevoli che quanto condiviso pubblicamente online può essere utilizzato pe addestrare i sistemi di intelligenza artificiale, con potenziali violazioni della privacy Condividere contenuti online come immagini, video e testi può sembrare innocuo, ma è essenziale essere c sapevoli dei potenziali rischi per la privacy. Una delle principali preoccupazioni è che questi contenuti, una volta pubblicati sul web, possono essere uti- lizzati per addestrare algoritmi di intelligenza artificiale (IA), spesso senza il consenso esplicito dell’utente. A esempio, aziende che sviluppano software per il riconoscimento facciale potrebbero raccogliere fotografie c cate pubblicamente su piattaforme sociali per migliorare la capacità dei loro sistemi di riconoscere visi in di condizioni di illuminazione e angolazione. Questo significa che le proprie fotografie personali potrebbero indirettamente aiutare a perfezionare tecnolo che in futuro potrebbero essere usate in modi che non approvi o che violano la tua privacy. Il problema fondamentale è la perdita di controllo sull’utilizzo delle proprie informazioni personali: una volta hai condiviso qualcosa online, è difficile prevedere e gestire come queste informazioni possano essere racco e utilizzate da terzi, inclusi sviluppatori di IA. Questa consapevolezza deve guidare ogni utente a una riflessione più attenta su cosa, come e dove condivi informazioni personali su internet. 2.2.2 Sapere quali sono il ruolo e le responsabilità del facilitatore online per strutturare e guidare un gruppo di discussione Il facilitatore online ha un ruolo cruciale nel guidare efficacemente un gruppo di discussione, assicurando ch informazioni vengano condivise in modo corretto e costruttivo. Uno degli aspetti fondamentali di questo ruolo consiste nell’agire come mediatore tra i partecipanti, face in modo che la comunicazione rimanga fluida e che tutti abbiano la possibilità di esprimersi. Il facilitatore de anche stabilire le regole di comportamento all’interno del gruppo e intervenire in caso di necessità, per man nere un ambiente rispettoso e inclusivo. Tuttavia, è importante capire che ci sono certe attività che non rientrano nelle sue responsabilità. Ad esemp facilitatore online non dovrebbe occuparsi dell’assistenza tecnica relativa ai problemi di connessione o al fu namento dell’hardware come malfunzionamenti del Wi-Fi o della LAN. Questi aspetti dovrebbero essere ges Copyright © 2024 AICA 27|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER da tecnici specializzati, permettendo al facilitatore di concentrarsi esclusivamente sulla dinamica e sulla qua della discussione. 2.2.3 Conoscere le modalità per segnalare la disinformazione e la misinformazione nei social media Nell’era dell’informazione digitale, riconoscere e contrastare la diffusione di notizie false sui social media è c ciale. Quando ci si imbatte in post che sembrano dubbi o fuorvianti, è importante sapere come agire respo bilmente. La maggior parte dei social network ha inserito funzioni specifiche per combattere questo fenom Se si incontra una notizia che sembra una disinformazione (un’intenzionale falsità per ingannare) o una misinformazione (informazione errata ma non intenzionalmente falsa), si può utilizzare l’opzione “Segnala il post” o “Richiedi controllo”. Queste opzioni sono generalmente access attraverso i menù a tendina situati vicino ai post, permettendo agli utenti di indicare il motivo della segnala che potrà poi essere valutata dalla piattaforma. Ecco un esempio pratico: se si trova un articolo che afferma una cura miracolosa non approvata per una ma tia, prima di condividerlo, verifica la fonte e il contenuto. Se dopo una ricerca risulta essere non affidabile, v utilizzata la funzione “Segnala il post” per informare i gestori della piattaforma, contribuendo così a ridurre circolazione di informazioni potenzialmente dannose. Agire in questo modo non solo tutela il singolo utente, anche la comunità online più ampia. 2.2.4 Sapere quali sono le modalità di identificazione e citazione della fonte originale e degli autori dei contenuti condivisi Condividere informazioni in modo etico ed efficace è fondamentale. Quando si utilizzano contenuti altrui, essenziale sapere come identificare e citare correttamente la fonte originale e gli autori di tali contenuti. Qu pratica non solo rispetta i diritti di proprietà intellettuale, ma arricchisce anche la propria credibilità e quella proprie informazioni. Quando si condivide un contenuto, bisogna assicurarsi sempre di includere i seguenti dettagli: Nome dell’Autore: chi ha creato il contenuto originale; Titolo dell’Opera: quale lavoro o opera stai citando o utilizzando nel tuo contenuto; Fonte: dove è stato originariamente pubblicato o distribuito il contenuto (ad esempio, il nome del si web, del giornale, della rivista ecc.); Data di Pubblicazione: quando il contenuto è stato originariamente rilasciato o pubblicato. Ad esempio, se si vuole citare un articolo trovato online, la citazione potrebbe apparire così: “Secondo Mario Rossi, in un articolo dal titolo ‘Imparare dalle Tecnologie Digitali’, pubblicato su ‘Tecnologia il 5 marzo 2024 (…)” Seguire queste linee guida non solo è una questione di legalità, ma è anche un segno di rispetto verso il lav altrui: una pratica che arricchirà il proprio contributo informativo nel mondo digitale. 2.3 ESERCITARE LA CITTADINANZA ATTRAVERSO LE TECNOLOGIE DIGITALI Questa competenza comprende il saper partecipare alla vita sociale attraverso l’utilizzo di servizi digitali pu e privati; trovare opportunità di self-empowerment e cittadinanza partecipativa attraverso le tecnologie dig più appropriate. Copyright © 2024 AICA 28|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER 2.3.1 Essere consapevoli che su Internet sono presenti diversi tipi di servizi digitali Internet offre una vasta gamma di servizi che facilitano numerose attività quotidiane, dallo shopping online gestione delle proprie finanze. Ecco alcune categorie di servizi: Servizi pubblici: questi sono forniti da enti governativi o istituzioni pubbliche e possono includere funzionalità come la consultazione di informazioni fiscali o la prenotazione di appuntamenti in centr sanitari; attraverso questi portali, gli utenti possono accedere a servizi essenziali comodamente da casa, evitando lunghe attese e spostamenti. Siti basati sulla collaborazione di comunità virtuali: tali piattaforme sfruttano il contributo collettiv dei loro utenti per creare e condividere conoscenze o dati. Ecco alcuni esempi: — Wikipedia è un’enciclopedia libera e accessibile dove volontari da tutto il mondo condividono in- formazioni verificate — OpenStreetMap è un servizio di cartografia digitale costruito collaborativamente che permette a chiunque di visualizzare e modificare mappe dettagliate di qualsiasi parte del mondo — Sensor Community contribuisce al monitoraggio ambientale fornendo dati raccolti dagli utenti su vari parametri ambientali, come la qualità dell’aria o le emissioni di rumore. Servizi privati: questi includono piattaforme di commercio online dove gli utenti possono acquistar prodotti o servizi da tutto il mondo, e servizi bancari online che permettono di gestire le proprie fina ze direttamente da un computer o smartphone, garantendo alta efficienza e sicurezza. 2.3.2 Sapere che sono disponibili per i cittadini dei sistemi di identificazione digitale sicura, quali la carta d’identità elettronica che contiene un certificato digitale, o lo SPID Nell’ambito della cittadinanza digitale, è fondamentale conoscere e utilizzare sistemi di identificazione sicur come la Carta d’Identità Elettronica (CIE) lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Questi strumenti incrementano la sicurezza nell’accesso ai servizi online sia pubblici che privati, salvaguard l’identità digitale dei cittadini. La CIE, dotata di un certificato digitale, e lo SPID, fortemente promosso dalla blica Amministrazione, sono esempi di come la tecnologia possa facilitare le interazioni quotidiane mantene alti standard di protezione. Alcune operazioni che non possono essere completate esclusivamente con lo SPID: ad esempio, non permet di firmare contratti a distanza: per queste operazioni è necessaria la firma digitale, un tipo di firma elettroni qualificata che offre livelli superiori di sicurezza e legalità. 2.3.3 Essere consapevoli delle problematiche relative a decisioni, concernenti la vita delle persone, prese da sistemi di IA, e del diritto per i cittadini europei di non essere sogget a processi decisionali completamente automatizzati Nel contesto delle tecnologie digitali e in particolare dell’Intelligenza Artificiale (IA), è fondamentale essere c sapevoli delle implicazioni etiche e legali che possono emergere quando l’IA è impiegata in processi decision che influenzano direttamente la vita delle persone. L’Unione Europea salvaguarda i diritti dei suoi cittadini stabilendo che nessuno debba essere completam te soggetto a decisioni prese da sistemi automatizzati senza la possibilità di un intervento umano. Esempi di applicazioni IA che possono sollevare questioni etiche includono l’uso di algoritmi per selezionare candidati in processi di reclutamento o assegnare punteggi in esami. Anche se l’IA può aumentare l’efficienz Copyright © 2024 AICA 29|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER e ridurre i bias (distorsioni nella valutazione), la mancanza di trasparenza e responsabilizzazione può portar decisioni infondate o ingiuste. L’IA è impiegata in molti settori senza problematiche significative, come nel campo della sostenibilità ambie tale per combattere i cambiamenti climatici. Tuttavia, quando interviene direttamente sulla vita degli indivi cittadini hanno il diritto di opporsi ai processi decisionali totalmente automatizzati. Ad esempio, se un algori nega automaticamente un prestito bancario, il cliente può richiedere che tale decisione sia riesaminata da u essere umano, per assicurarsi che sia giusta e corretta. In sintesi, sebbene l’automazione possa apportare benefici significativi, è cruciale mantenere un equilibrio a ché la tecnologia agisca come un supporto e non come un sostituto del giudizio umano, rispettando i diritti dignità di ogni persona. 2.3.4 Essere in grado di identificare le aree in cui l’IA può apportare benefici in diversi aspett della vita quotidiana. Comprendere che la positività o negatività dei risultati di un sistema di IA risiede nelle modalità con cui quel sistema di IA è stato progettato e con quali scopi viene usato L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia potente che, se utilizzata correttamente, può apportare signific miglioramenti in molteplici settori della vita quotidiana. È fondamentale comprendere che l’IA non è intrin secamente buona o cattiva; il valore etico e sociale dei suoi risultati dipende dal modo in cui è progettata, d intenzioni di chi la usa e dagli scopi per cui viene impiegata. Alcuni esempi: nel settore sanitario, l’IA può rivoluzionare il modo in cui vengono diagnosticati e trattati i pazienti, facilitando la diagnosi precoce di malattie grazie all’analisi rapida e accurata di grandi volumi di dat medici in agricoltura, l’utilizzo dell’IA per monitorare le colture e rilevare tempestivamente le infestazioni d parassiti può portare a un uso più efficiente delle risorse e a un impatto ambientale ridotto. È importante riconoscere che non tutti gli impieghi dell’IA sono automaticamente benefici. Prendiamo, ad es pio, il settore del credito al consumo: delegare completamente a un sistema di IA la gestione di un processo decisionale potrebbe non essere vantaggioso. Questo perché, senza un adeguato controllo umano, l’IA potre basare le sue decisioni su criteri non etici o discriminatori, derivanti dai dati su cui è stata addestrata. Quind mentre l’IA può ottimizzare l’elaborazione delle informazioni, il suo impiego in contesti che richiedono consi razioni etiche complesse, come nel credito al consumo, necessita di una supervisione umana attenta per ga tire che le decisioni siano giuste e equilibrate. Ciò evidenzia la cruciale necessità di progettare e utilizzare sistemi di IA con un chiaro focus sull’etica e sull responsabilità sociale. 2.3.5 Essere consapevoli dell’esistenza di piattaforme online che offrono ai cittadini l’opportunità di partecipare ad azioni finalizzate a innovazioni per raggiungere obiettivi di sostenibilità a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale EU Green Week ed EU Citizens’ Initiative Platform sono piattaforme digitali che facilitano l’engagement civic verso la sostenibilità. Queste piattaforme non solo uniscono cittadini interessati a temi di sostenibilità, ma o no anche uno spazio per partecipare attivamente attraverso eventi, workshop e discussioni. EU Green Week, ad esempio, è una piattaforma che promuove una vasta gamma di eventi incentrati sulla stenibilità ambientale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di apprendere, discutere e contribuire alle polit ambientali a ogni livello - locale, regionale, nazionale ed europeo. Similmente, l’EU Citizens’ Initiative Platform permette ai cittadini di proporre iniziative legali che posson influenzare le leggi e le politiche a scala europea, dimostrando l’importanza e l’impatto del coinvolgimento Copyright © 2024 AICA 30|65 DIGCOMP 2.2 PER UTENTE QUALIFICATO DI COMPUTER attraverso i canali digitali. Partecipare a queste piattaforme significa contribuire attivamente alle innovazioni e alle politiche che miran al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. La cittadinanza digitale, quindi, trascende il semplice uso della tecnologia per la comunicazione personale, estendendosi verso un impegno più ampio e profondo che mira benessere collettivo e al futuro sostenibile del nostro pianeta. 2.3.6 Essere consapevoli del ruolo dei media tradizionali, quali quotidiani e televisione, e dei nuovi media, quali social media e Internet, nelle società democratiche Nell’era digitale, è fondamentale comprendere il ruolo che i media svolgono nelle società democratiche. I m tradizionali come i quotidiani e la televisione hanno da sempre giocato un ruolo chiave nell’informare il pubb e nello stimolare il dibattito pubblico. Tuttavia, con l’avvento dei nuovi media, quali i social media e Internet abbiamo assistito a una trasformazione significativa nel modo in cui le informazioni vengono distribuite consumate. Una delle caratteristiche distintive dei nuovi media rispetto ai media tradizionali è la loro capacità di diffon- dere informazioni rapidamente attraverso reti digitali. Questo significa che notizie, dati e opinioni posso raggiungere un pubblico globale in tempo reale, migliorando l’accessibilità all’informazione e consentendo u partecipazione più ampia. In una società democratica, questa rapidità e ampiezza di diffusione possono pot ziare l’engagement civico, ma richiedono anche un’acuta consapevolezza critica verso le fonti e la veridicità informazioni condivise. 2.3.7 Sapere come monitorare la spesa pubblica del governo locale e nazionale, ad esempio attraverso i dati aperti sul sito web del governo e i portali di dati aperti Una delle vie più semplici e immediate per tenere sotto controllo la spesa pubblica è utilizzare i dati apert forniti dai siti web della pubblica amministrazione. Questi portali offrono accesso libero e gratuito a una vas gamma di informazioni sulle operazioni finanziarie effettuate dalle entità governative. Ad esempio, è possib controllare quanto e come vengono spesi i fondi per la sanità, l’istruzione o per la manutenzione delle infras ture nella tua regione o nel tuo comune semplicemente accedendo al portale di open data del tuo governo l o nazionale. Grazie a questi dati, i cittadini possono non solo restare informati, ma anche partecipare attivamente alla vi politica e civica del paese, esercitando così una forma di vigilanza e contribuendo al miglioramento della ge ne delle risorse pubbliche. 2.3.8 Sapere come impegnarsi con gli altri tramite le tecnologie digitali per lo sviluppo sostenibile della società e la consapevolezza del potenziale della tecnologia sia per l’inclusione o partecipazione, sia per l’esclusione Le tecnologie che facilitano l’inclusione sociale e la partecipazione civica possono avere un impatto diretto s sviluppo sostenibile. Ad esempio, piattaforme come Eventbrite possono essere utilizzate per organizzare eventi in presenza o we nar su tematiche di questa natura. Questi eventi non solo sensibilizzano sulla sostenibilità urbana, ma offrono, se online, anche uno spazio co- mune per un’azione congiunta tra diverse comunità e settori. Tali iniziative digitali possono unire persone d diverse regioni e settori, promuovendo una collaborazione trasversale e creando consapevolezza su come la tecn