Biologia - Membrane Cellulari e Evoluzione

Un gruppo di individui della stessa specie che si riproducono tra loro.

Il cambiamento graduale delle caratteristiche genetiche di una popolazione nel tempo.

Una serie di organismi capaci di riprodursi tra loro e generare prole fertile.

I figli nati dall'incrocio tra due specie diverse.

Teoria di Lamarck che sostiene che le caratteristiche acquisite durante la vita di un individuo vengono trasmesse alla sua prole.

Teoria di Darwin che afferma che gli individui con tratti più adatti all'ambiente hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi, trasmettendo i loro tratti ai figli.

Teoria secondo la quale l'uso frequente di un organo porta al suo sviluppo, mentre il disuso porta al suo indebolimento.

Ogni cellula figlia riceve un filamento di DNA originale e un filamento di nuova produzione.

Gli amminoacidi con catene laterali cariche, positive o negative, sono idrofilici e interagiscono con molecole cariche di segno opposto.

Gli amminoacidi con catene laterali polari, ma senza carica, sono idrofilici e tendono a legarsi con altre molecole polari.

Gli amminoacidi con catene laterali apolari sono idrofobici e tendono ad aggregarsi tra loro all'interno della proteina.

La cisteina è un amminoacido che contiene un atomo di zolfo nel suo gruppo R, che può legarsi con un altro atomo di zolfo (della cisteina) formando un ponte di solfuro.

La glicina è un amminoacido molto semplice, con solo un atomo di idrogeno nel suo gruppo R, che le permette di posizionarsi in qualsiasi parte della proteina.

La prolina è un amminoacido il cui gruppo R è legato direttamente al gruppo amminico, formando un anello. Questo conferisce alla prolina una maggiore rigidità.

Il legame peptidico è un legame covalente forte che unisce gli amminoacidi nelle proteine.

Il primo amminoacido di una catena polipeptidica ha un gruppo amminico libero chiamato N-terminale, mentre l'ultimo amminoacido ha un gruppo carbossilico libero chiamato C-terminale.

La struttura terziaria di una proteina è determinata dalle interazioni tra i gruppi R degli amminoacidi. Questi legami possono essere di vario tipo, tra cui legami disolfuro covalenti, legami a idrogeno e interazioni idrofobiche.

La struttura quaternaria si forma quando due o più catene polipeptidiche si uniscono per creare una proteina più grande. I legami che tengono insieme queste subunità sono simili a quelli della struttura terziaria, con l'aggiunta di interazioni ioniche.

Le proteine interagiscono con altre molecole in base alla loro forma e alle proprietà chimiche dei loro gruppi R. Questa interazione è cruciale per la funzione delle proteine.

La denaturazione è il processo che altera la struttura tridimensionale di una proteina, rompendo i legami che la stabilizzano. Questo può essere causato da calore, pH estremi o altri fattori.

La struttura primaria di una proteina è la sequenza lineare degli amminoacidi che la compongono. Questa sequenza determina la struttura tridimensionale finale della proteina.

Il processo di cottura delle proteine ne altera la struttura, rompendo molti dei legami deboli che la stabilizzano. Questo rende le proteine più digeribili poiché gli enzimi digestivi possono lavorare più facilmente.

La struttura secondaria delle proteine è formata da strutture regolari e ripetitive, come alfa-eliche e beta-foglietti, che sono stabilizzate da legami a idrogeno tra gli atomi di ammide e di carbonile del backbone polipeptidico.

I filamenti intermedi sono una classe di proteine ​​che formano cordoni resistenti e flessibili all'interno del citoplasma cellulare di molte cellule. Sono responsabili di dare forma e resistenza alla cellula e di ancorare organelli. Alcuni esempi di filamenti intermedi includono la cheratina (nei capelli, nella pelle e nelle unghie), la vimentina (nei tessuti connettivi, nel muscolare e nei neuroni) e la lamina (nell'involucro nucleare).

I microtubuli sono strutture cilindriche che formano parte dello scheletro cellulare, il citoscheletro, e quindi partecipano alla forma e al movimento della cellula. Formati da dimeri di tubulina (alfa e beta), agiscono come binari per il trasporto di organelli all'interno della cellula e per la separazione dei cromosomi durante la divisione cellulare (mitosi).

La teoria endosimbiotica spiega l'origine dei mitocondri e dei cloroplasti. Si pensa che questi organelli siano derivati da batteri che sono stati inglobati da cellule primitive. Questi batteri sono diventati parte della cellula ospite e hanno sviluppato una relazione simbiotica con essa, fornendo energia (mitocondri) o fotosintesi (cloroplasti).

La compartimentazione cellulare negli eucarioti è la suddivisione del citoplasma in compartimenti membrane-bound. Ogni compartimento, detto organello, svolge una funzione specifica e aumenta l'efficienza della cellula. La teoria dell'invaginazione della membrana plasmatica e la teoria endosimbiotica sono due teorie che spiegano l'origine della compartimentazione cellulare.

Il processo di invaginazione della membrana plasmatica è una teoria che spiega l'origine della compartimentazione cellulare negli eucarioti. Secondo questa teoria, la membrana plasmatica delle cellule primitive si è ripiegata verso l'interno, formando sacchi e vescicole che poi si sono evoluti negli organelli che osserviamo oggi.

Due atomi di carbonio nel nucleotide dell'RNA e del DNA. Il carbonio 1 si lega alla base azotata attraverso un legame glicosidico, mentre il carbonio 5 si lega al gruppo fosfato attraverso un legame fosfodiesterico.

Le basi azotate si distinguono in due categorie: le pirimidine (citosina, timina e uracile) e le purine (adenina e guanina).

Il legame che unisce la base azotata al carbonio 1 dello zucchero nel nucleotide. Questo legame si forma con la perdita di una molecola d'acqua.

Il legame che unisce il gruppo fosfato al carbonio 5 dello zucchero nel nucleotide. Anche questo legame si forma con la perdita di una molecola d'acqua.

La formazione di un legame tra due molecole con la perdita di una molecola d'acqua. È il processo di formazione del legame glicosidico e fosfodiesterico.

La rottura di un legame tra due molecole con l'aggiunta di una molecola d'acqua.

I nucleotidi sono le unità di base degli acidi nucleici (DNA e RNA). Si formano mediante la polimerizzazione di nucleotidi legati da un legame fosfodiesterico.

L'ATP e l'ADP sono nucleotidi con più gruppi fosfato legati allo zucchero. La base azotata rimane la stessa, ma lo zucchero può legarsi ad un massimo di tre gruppi fosfato.

I fosfolipidi sono molecole anfipatiche, ovvero presentano una testa idrofila e una coda idrofobica. La testa è carica positivamente o negativamente e interagisce con l'acqua, mentre la coda è non polare e respinge l'acqua.

I fosfolipidi formano il doppio strato delle membrane cellulari, con le code idrofobiche rivolte verso l'interno e le teste idrofile rivolte verso l'esterno.

Gli steroidi sono lipidi con una struttura a 4 anelli carboniosi. Il colesterolo è uno steroide importante per le membrane cellulari e per la produzione di ormoni steroidei.

Le vitamine sono molecole organiche necessarie per il metabolismo, ma non sintetizzate dal nostro organismo. Molte vitamine sono derivate da acidi grassi e quindi rientrano nella categoria dei lipidi.

Le cere sono sostanze altamente non polari che ricoprono le superfici, rendendole impermeabili.

I carotenoidi sono pigmenti che assorbono la luce. Il beta-carotene è un carotenoide importante perché il nostro organismo lo può convertire in vitamina A, fondamentale per la vista.

Gli acidi nucleici sono polimeri costituiti da monomeri chiamati nucleotidi. Sono responsabili dell'immagazzinamento, della trasmissione e dell'utilizzo dell'informazione genetica.

I nucleotidi sono i monomeri degli acidi nucleici. Sono formati da uno zucchero pentoso, una base azotata e un gruppo fosfato.